22 novembre 2013
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Biografia di Alberto Bonanni
• Tivoli (Roma) 29 maggio 1982. Musicista. La notte del 25 giugno 2011 fu aggredito e massacrato a calci e pugni nel cuore del rione Monti, in pieno centro storico della capitale, da un gruppo di bulli. Due degli aggressori, Cristian Perozzi e Carmine D’Alise, poco più che ventenni, sono stati condannati nel maggio 2012 a 9 anni di reclusione. Per altri tre la condanna è arrivata nell’aprile del 2013: 9 anni e 3 mesi a Massimiliano Di Perna, indicato come promotore dell’aggressione, e 9 anni ciascuno a Gaetano Brian Bottigliero e Gianluca Biscossi. Assolto, invece, per non aver commesso il fatto, Emiliano Brugnoli, ultimo componente del gruppo (Cds 13/4/2013).
• «Frequenta la scuola musicale St. Louis di via del Boschetto, era andato a sentire un gruppo di amici che suonavano al Saylor’s bar di via Leonina, una strada diventata punto di ritrovo di comitive di ragazzi arrivate da tutta Roma, un’invasione rumorosa e spesso aggressiva che ha provocato proteste ed esposti dei residenti. Il concerto finisce all’1,30 e Alberto si attarda con gli altri in strada. Una mezz’ora più tardi Massimiliano Di Perna, un pittore che abita accanto al bar, torna a casa, incrocia il gruppo e si arrabbia. “Non voglio sentire una mosca”. Poi sale nel suo appartamento, si affaccia alla finestra e comincia a inveire. Dal crocchio di giovani partono insulti e cori di “scemo, scemo”. L’uomo, esasperato, scende in strada impugnando un frustino e comincia a colpire i cassonetti dell’immondizia ma a parte uno scambio di invettive, la cosa sembra finita lì. I musicisti e i loro amici si allontanano di qualche centinaio di metri e arrivano all’incrocio con via dei Serpenti. A poca distanza, a piazza Santa Maria ai Monti, c’è una comitiva stanziale di ragazzi che, quasi ogni notte, tira tardi chiacchierando e bevendo birra. “Qualcuno è corso in piazzetta urlando: Massimo sta facendo a botte, correte – ricorda una ragazza che ha assistito alla scena – all’improvviso, da dietro, sono arrivati due ragazzi che hanno tirato schiaffi e pugni. Poi, subito dopo, è accorso un altro tizio che ha sferrato un colpo col casco alla testa di un giovane piuttosto robusto ed è scappato di corsa per via della Madonna ai Monti. Intorno c’erano almeno quaranta persone e nessuno ha mosso un dito”. Alberto Bonanni è stato atterrato a pugni e bottigliate, colpito mentre era in ginocchio e massacrato di calci in faccia. Il referto dell’ospedale San Giovanni parla di frattura bilaterale delle mascelle, setto nasale rotto, abrasioni al viso provocate dalle suole delle scarpe ed edema al cervello. La notizia della morte cerebrale, diramata da polizia e vigili urbani, è stata fortunatamente smentita» (Massimo Lugli) [Rep 30/6/2011].