20 novembre 2013
Tags : La morte di JFK • Lee Oswald
Biografia di Lee Oswald
New Orleans, 18 ottobre 1939 – Dallas, 24 novembre 1963. Figlio di un piazzista, il padre muore poco della sua nascita e la madre Marguerite si trova a dover crescere da sola lui e i fratelli John Pic e Robert. Infanzia tra la strada e i collegi, a scuola viene giudicato di carattere «esplosivo e aggressivo». A 17 anni entra nei Marines e ha dei guai che lo portano anche davanti alla Corte marziale. Ossessionato dal marxismo viene arruolato dal Kgb e collocato a Minsk dove resta deluso dall’esperienza del paradiso sovietico che dal matrimonio con Marina Prusakova (dalla quale ha una bambina, June Lee, nata il 15 febbraio 1962). Torna nel 62 negli Stati Uniti con moglie e figlia, fa l’operaio, poi si licenzia e se la cava con lavori saltuari. Simpatizza pubblicamente per la Cuba di Castro entrando così nel novero di quelli che vengono tenuti sotto controllo dall’ Fbi. Il suo impegno diventa «uccidere un nemico del popolo». Tocca a John Kennedy, venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, alle 12.30 ora locale. Due giorni dopo, mentre viene trasferito dalla Centrale della polizia di Dallas alla prigione della contea, Jack Ruby, gestore di un night club apparentemente affetto da turbe psichiche ma collegato a potenti mafiosi, gli spara urlandogli: «Hai ucciso il mio presidente, sei una canaglia». [Sergio De Benedetti, Lib 7/11/2013; Alessandro Gilioli, Eur 1/9/2011]