20 novembre 2013
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Biografia di John Fitzgerald Kennedy
Brookline (Massachussetts) 29 maggio 1917 - Dallas, 22 novembre 1963.
• Secondogenito di nove figli, nacque a Brookline il 29 maggio 1917 da Joe Kennedy e Rose Fitzgerald, di origini irlandesi. Il padre, che aveva accettato un impiego da diecimila dollari all’anno come agente di cambio, giurò a se stesso di mettere su il primo milione di dollari entro i trentacinque anni: rispettò la puntualità sfruttando informazioni riservate nella compravendita di azioni e all’età stabilita si mise in proprio investendo i soldi prima nell’industria cinematografica e, con la fine del proibizionismo, nel 1933, nel commercio dei liquori. Donnaiolo impenitente portava le sue amanti a casa presentandole agli ospiti come amiche delle figlie. Rose, umiliata dal marito che le impediva anche di lavorare, se ne tornò dai suoi, ma fu rispedita indietro dal padre dopo appena tre settimane. Si accontentò allora di una separazione in casa dichiarando "niente più sesso" e trasferendosi in un’altra camera da letto. In cambio si prese la libertà di fare lunghe gite turistiche e comprare abiti all’ultima moda senza badare a spese [Robert Dallek, JFK, John Fitzgerald Kennedy, una vita incompiuta, Mondadori, 2004]
• Al college JFK non spiccava per rendimento, ma era il più informato di tutti sull’attualità (nel quiz radiofonico ”Information, Please” era imbattibile). Era pure indisciplinato e trasandato: "Jack (il suo soprannome, ndr) studia all’ultimo minuto, è sempre in ritardo agli appuntamenti, ha scarso senso del valore materiale e raramente riesce a trovare le sue cose", scriveva il direttore del convitto ai genitori. Quando rientrava a casa per le vacanze si sistemava nella prima camera che trovava libera e quando usciva non portava mai contanti, facendo pagare agli amici, che poi erano rimborsati dai domestici [Robert Dallek, Cit.].
• Ad Harvard patì la superiorità del fratello maggiore, John jr, più bravo e più forte di lui. Alto un metro e 83 per 68 chili, JFK non arrivò oltre la formazione giovanile del secondo anno di football e perse anche nelle selezioni per la squadra ufficiale di nuoto. Ma con le donne aveva più successo. Dall’ospedale in cui era stato ricoverato nel 1934 scrisse all’amico Billings: "Una bella bionda mi ha fatto un clistere. E questo, mio caro, è il massimo delle emozioni a buon mercato” [Robert Dallek, Cit.].
• Nel settembre 1941 l’America entra in guerra e Jfk, 24enne, dopo la laurea ad Harvard si arruola in Marina. Il 2 agosto ‘43 la motosilurante di cui ha il comando viene affondata dai giapponesi. Kennedy, ferito, trae in salvo alcuni membri dell’ equipaggio. Riceve due medaglie [Cds 16/11/2003].
• Lettera inviata da JFK ai genitori il 14 maggio 1943: «Cari Papà e Mamma, qui le cose vanno avanti come al solito. Oggi abbiamo effettuato un raid, ma nel complesso le ultime settimane sono state fiacche. Usciamo in pattugliamento a notti alterne. Quando il tempo è bello, uscire di notte è magnifico: l’acqua è straordinaria, fosforescente, i pesci volanti brillano luminosi e ci sfrecciano tutto intorno e di solito ci sono sempre due o tre delfini che nuotano sotto la prua. A prescindere dalla nostra velocità, conservano sempre un vantaggio di una ventina di centimetri rispetto a noi. Abbiamo molti indigeni intorno e sto iniziando a ricevere alcuni gonnellini di paglia, mazze da guerra e così via. Oggi uno di loro ci ha parlato dell’ultimo uomo che ha mangiato: “I giapponesi sono buoni” ha detto. (...)Un caro saluto a tutti, Jack [John Fitzgerald Kennedy, la Repubblica 17/11/2013]
• Afflitto da problemi all’intestino e alla schiena JFK non avrebbe potuto arruolarsi in marina nella Seconda guerra mondiale senza l’intervento del padre, che lo raccomandò ad Alan Kirk, capo dell’Office of Naval Intelligence[Robert Dallek, Cit.].
• «Con quello che sto spendendo riuscirei a fare eleggere anche il mio autista» (Joe Kennedy, che finanziò la candidatura del figlio Jack al Congresso nel 1946, spendendo tra i 250 mila e i 300 mila dollari). JFK vinse contro ogni previsione. Uno dei primi meeting a cui aveva partecipato si era tenuto nel salone dell’impresa di pompe funebri di Dan O’Brian, che vedendolo come un "ragazzino appena uscito da scuola, privo di qualunque esperienza politica", alla fine gli aveva promesso il posto di segretario di un altro candidato, purché si ritirasse. Ma lo stesso Joe gli aveva risposto: "Perbacco, voi ragazzi siete matti. Mio figlio nel 1960 sarà presidente"[Robert Dallek, Cit.].
• 1952 Nel ‘ 52 Jfk sconfigge il repubblicano Henry Cabot Lodge e diventa senatore del Massachusetts. La sinistra del partito democratico non gli perdonerà mai il suo atteggiamento ambiguo nei confronti del senatore McCarthy, ideologo della «caccia alle streghe» e amico di famiglia [Cds 16/11/2003].
• Il 12 settembre 1953 Jfk sposa Jacqueline Lee Bouvier, newyorkese, giornalista di costume. John e Jackie avranno due figli: Caroline e John John (morto in un incidente aereo nel 1999). [Cds 16/11/2003].
• Nel 1954 inizia la sua relazione con Marilyn Monroe.
• Di lui si raccontano imprese erotiche sbalorditive: durante la permanenza alla Casa Bianca si sarebbe accoppiato con tremila donne [Mdt novembre 2004].
• Secondo Sarah Bradford, biografa della moglie, Kennedy «confessò al primo ministro britannico Harold Macmillan: se non faccio sesso almeno una volta al giorno mi viene un terribile mal di testa ». A un certo punto «diventò molto più chic, tra le donne d’America, non essere andate a letto con il presidente, per quanta gente ci era andata» [ Cristiano Gatti, Il Giornale 21/10/2013].
• Nel luglio 1960 Kennedy ottiene la candidatura democratica alla presidenza. Il 26 settembre surclassa il rivale repubblicano Richard Nixon in uno storico duello tv e l’8 novembre viene eletto presidente con 113 mila voti di scarto. Sulla sua elezione penderà il sospetto di un «interessamento» decisivo della mafia di Chicago [Cds 16/11/2003].
• Nel 1960, quando un giornalista gli chiese che cosa ricordasse della Grande Depressione: «L’unico episodio di cui sono stato direttamente testimone è stato quando mio padre ha assunto altri giardinieri, in modo da dare loro un lavoro perché potessero mangiare. In pratica non ho saputo niente finché non ne ho letto ad Harvard» [Robert Dallek, JFK, John Fitzgerald Kennedy, una vita incompiuta, Mondadori, 2004].
• Il 20 gennaio 1961, John Kennedy diventa il 35esimo presidente degli Stati Uniti: il più giovane della storia e il primo di religione cattolica. Nel suo discorso di insediamento disse: «Pertanto, miei concittadini, non chiedetevi cosa il vostro Paese potrà fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro Paese» [Cds 16/11/2003].
• Il giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, chiese al poeta Robert Frost di mettere in versi il giuramento. Portò con sé cinque cani, più i criceti di suo figlio John e il pony Macaroni della piccola Caroline. [Mdt novembre 2004].
• L’ inizio della presidenza è segnato dal fiasco dell’invasione di Cuba tentata alla Baia dei Porci da un migliaio di esuli con l’appoggio della Cia (17 aprile ‘61). Nell’ ottobre ‘62 Jfk otterrà la sua rivincita convincendo l’Urss di Krusciov a ritirare i suoi missili da Cuba dopo aver sfiorato una nuova guerra mondiale [Cds 16/11/2003].
• L’11 aprile ‘61 l’Urss manda il primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin). Kennedy si lancia nella rincorsa: il 5 maggio Alan Shepard compie un primo volo spaziale di 15 minuti. Il 20 febbraio ‘62 John Glenn compie tre orbite attorno alla Terra. Poi, Kennedy lancia la sfida della Luna, che sarà vinta dall’ America nel ’69 [Cds 16/11/2003].
• Cresce il movimento di lotta per i diritti civili, cioè per la fine della segregazione razziale negli Stati del Sud. Nel ‘62 Jfk impiega l’esercito per far ammettere lo studente nero James Meredith all’Università del Mississippi. Nel giugno ‘63 presenta un progetto di legge sui diritti civili: sarà approvato dopo la sua morte [Cds 16/11/2003].
• Jfk, assassinato a Dallas il 22 novembre 1963. La commissione Warren, istituita dal suo successore Lyndon Johnson, conclude che l’omicidio è stato opera di un solo uomo: Lee Harvey Oswald, arrestato il 22 novembre e ucciso due giorni dopo da un proprietario di night club, Jack Ruby, legato alla mafia.
• Nel romanzo di Stephen King «22/11/’63», data dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, il protagonista Jack Epping trova una «porta» per viaggiare nel tempo e cerca di salvare a Dallas il giovane presidente americano, bloccando Lee Oswald. Dall’11 aprile 2016, in onda su Fox, in prima serata, l’omonima serie in otto puntate ispirata al libro, prodotta da J.J. Abrams (l’autore di Lost) e Stephen King, con la partecipazione di James Franco.