Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  novembre 20 Mercoledì calendario

In Sardegna il ciclone Cleopatra ha fatto sedici morti • L’Italia dei disastri • Letta costringe il Pd a sostenere la Cancellieri • Nella classifica dei Paesi migliori per i bambini l’Italia è penultima in Europa • Un cinema su 4 rischia di sparire • Scientology ha inaugurato una cattedrale da 107 milioni di euro

Sardegna 1 In Sardegna, dove il ciclone Cleopatra ha fatto sedici morti (tra cui due bambini), dieci dispersi, novanta feriti e tremila sfollati, sono caduti in un giorno 440 millimetri di pioggia, più della metà delle precipitazioni annue. Tuttavia il professor Angelo Aru, 83 anni, decano dei geologi sardi, dice che non bisogna prendersela solo con l’acqua caduta dal cielo: «Queste piogge convettive scaricano una immensa massa d’acqua in spazi di solito più vasti di quanto sia accaduto in queste ore. Ma non sono eventi straordinari, a mia memoria si sono verificati diverse volte. Il punto è l’uso, anzi l’abuso, del territorio: privo di programmazione e di attenzione verso le leggi naturali che lo regolano. Si costruisce ovunque, in particolare sulle aree di recenti alluvioni ai lati dei fiumi. Quelle aree rappresentano le casse di espansione di un corso d’acqua. Dovrebbe essere rigorosamente vietato costruire lì. Invece non si fa altro. Ed è una follia, lo vediamo proprio nel caso delle alluvioni» (Conti, Cds) [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Sardegna 2 Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera: «Nel periodo 1900-2002, scrive il geologo Claudio Margottini nel volume in uscita su L’Italia dei disastri curato da Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise, “si sono verificati 4.016 eventi con gravi danni e ci sono state 5.202 vittime per frane e 2.640 per alluvioni”. Cioè 39 frane e inondazioni gravi con 77 morti l’anno. Ai quali bisogna aggiungere i disastri successivi a Ischia, Giampilieri, Borca di Cadore, Vicenza, Genova... Dice l’ultima risoluzione votata alla Camera poche settimane fa da tutti (tutti) i gruppi della Commissione Ambiente che “le aree a elevata criticità idrogeologica (rischio frana e/o alluvione) rappresentano circa il 10% della superficie del territorio nazionale (29.500 chilometri quadrati) e riguardano l’89% dei Comuni”. Di più: in un Comune su cinque “sono state costruite in aree a rischio idrogeologico strutture pubbliche sensibili come scuole e ospedali”. Di più ancora: “Il 68% delle frane europee si verifica in Italia”. Sfortuna? È una tesi indifendibile. Alla fragilità naturale del territorio, già esposto come pochi altri ai terremoti, si son sommati errori e orrori. I disboscamenti selvaggi, i quartieri costruiti negli alvei, l’oblio infastidito sui disastri del passato, i rinvii di spese indispensabili (aspettiamo la carta geologica in scala 1:50.000 dal lontano 1988), il taglio progressivo dei fondi per il rischio idrogeologico: da 551 a 84 milioni tra il 2009 e il 2012. Solo 20 quest’anno. Un quarto dei soldi buttati per convertire l’ospedale militare alla Maddalena in un hotel mai aperto per il G8 mai fatto. Una miopia fatale: i quattrini risparmiati prima si spendono, moltiplicati, dopo. Con l’aggiunta, intollerabile, dei lutti. Non lo dicono gli ambientalisti in sandali infradito, lo dice l’Ance: “Il costo complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti, frane e alluvioni, dal 1944 al 2012, è pari a 242,5 miliardi di euro”. Quanti ne avremmo risparmiati, con una saggia prevenzione? E quanti morti non avremmo pianto?» (Stella, Cds).

Sardegna 3 I venti milioni di euro stanziati dal governo per la Sardegna potranno coprire solo un decimo dei danni.

Cancellieri Alla Camera si vota alle 13, per appello nominale, sulla mozione di sfiducia individuale presentata dal M5S contro Annamaria Cancellieri. Il ministro della Giustizia - che non è indagato anche se ieri il procuratore di Roma Pignatone, ricevuti gli atti da Torino, ha aperto per competenza un fascicolo senza ipotesi di reato - prenderà la parola al termine di un dibattito presumibilmente molto acceso ma, alla fine, dovrebbe poter contare su quasi tutti i voti della maggioranza delle larghe intese nonostante qualche forte maldipancia all’interno del Pd. Ieri sera, all’assemblea di gruppo del Pd, il presidente del Consiglio Enrico Letta non ha concesso alternative ai suoi compagni di partito: la mozione di sfiducia contro il ministro Cancellieri «è frutto di una campagna aggressiva molto forte e slegata dal merito. Vi chiedo di considerarla per quello che è: un attacco politico al governo. E la risposta deve esser un atto politico. Un rifiuto».

Cinema 1 Il 31 dicembre prossimo le sale cinematografiche nazionali dovrebbero passare al digitale, altrimenti rischiano di non avere più film da proiettare, da quella data disponibili solo in formato digitale. E a quaranta giorni dalla scadenza, chi ha già sostituito i vecchi proiettori con il digitale non copre il 70 per cento del mercato. Al 31 ottobre scorso, infatti, erano passati al digitale 2.434 schermi sui 3.936 in attività, cioè il 61,8 per cento del totale. Nelle ultime settimane l’ammodernamento delle strutture sta crescendo con più intensità e «alla fine dell’anno dovremmo arrivare al 70-75 per cento» sostiene Lionello Cerri, presidente dell’Associazione degli esercenti (Anec). Il restante 25%, cioè una sala su 4, rischia la chiusura (Mereghetti, Cds).

Cinema 2 La proiezione digitale fa risparmiare il costo della stampa delle copie: 800/1.000 euro ognuna. (ibidem)

Bambini 1 Nel giorno in cui il mondo celebra i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la classifica dei Paesi migliori per i bambini — stilata da Save the Children sulla base degli indici Eurostat — svela che l’Italia è penultima in Europa. Dopo c’è solo la Bulgaria. Se si considerano le singole voci (12 in tutto, che misurano dall’istruzione alla povertà), il nostro Paese si piazza per 7 volte oltre il ventesimo posto. In cima alla classifica c’è la Finlandia, seguita da Svezia, Danimarca, Olanda e Lussemburgo. (Elena Tebano, Cds)

Bambini 2 La Danimarca usa il 5,3 per cento della ricchezza nazionale per proteggere famiglie e minori, l’Italia solo l’1,1 per cento (meno di noi solo Grecia e Lettonia, con lo 0,7%). (ibidem)

Bambini 3 Nel 2012 abbiamo raggiunto un milione di bambini e adolescenti in povertà assoluta (ibidem)

Bambini 4 In Calabria e Campania meno di 3 bambini su 100 hanno un posto in un nido pubblico (ibidem)

Scientology Inaugurata in Florida alla presenza di Tom Cruise e John Travolta la più grande cattedrale di Scientology. Realizzata in quindici anni, è costata 107 milioni di euro. Nell’edificio, alto sette piani, oltre alle stanze per gli ospiti, che pagheranno migliaia di euro per i corsi spirituali, ci sono una camera antigravitazionale, una pista di atletica, palestre, saune, cucine eccetera (Guastella, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)