19 novembre 2013
Tags : Andrea Battistoni
Biografia di Andrea Battistoni
• Verona 2 luglio 1987. Direttore d’orchestra. Nel triennio 2014-2016 è stato nominato Primo direttore ospite del Teatro Carlo Felice di Genova, nel biennio 2011-2012 lo è stato per il Regio di Parma. Nel 2012, con Le nozze di Figaro di Mozart, è il più giovane direttore d’orchestra a esibirsi alla Scala. Un libro: Non è musica per vecchi (Rizzoli, 2012).
• «(...) Diplomato in violoncello e tuffatosi nello studio della direzione d’orchestra nel 2004, è figlio di madre pianista e di padre melomane: “Ogni estate, papà mi portava a vedere le opere all’Arena. Quante Aide e Rigoletti nella mia infanzia! All’epoca però la mia preferita era Turandot, che considero il titolo più adatto all’immenso spazio areniano (...)”. Con fervida immodestia il giovane maestro confessa che il suo modello è Toscanini, “complice il mio lavoro a Parma, dove visito spesso la sua casa, come in pellegrinaggio, e discuto delle sue esecuzioni con studiosi toscaniniani. Tutto quel che ha fatto, non solo le sue letture delle grandi opere verdiane, ma anche quelle dei pezzi sinfonici, ha la capacità di abbinare la rigorosa organizzazione della materia musicale a una formidabile energia espressiva. È un interprete non legato al gusto della sua epoca, ma incredibilmente preveggente”. A proposito delle caratteristiche del suo mestiere, sostiene che il cambiamento più notevole, rispetto alle figure del passato, riguarda il rapporto con il tempo, “che si è compresso in modo folle per tutti noi, e quindi anche per il montaggio delle produzioni operistiche. Per questo sia il direttore che l’orchestra devono avere un livello di preparazione più che mai elevato”. Con slancio democratico, spiega di considerare gli orchestrali “colleghi paritari: persone fidate e rispettate con cui fare musica, e non delle quali servirsi per fare sfoggio della propria bravura” (...) Non trascura la sua passione per il rock, “perché la buona musica mi piace tutta, in ogni sua declinazione”. Così nel suo raro tempo libero, suona “come un bassista della domenica” con un gruppo rock di ex compagni del Conservatorio» (Leonetta Bentivoglio) [Rep 20/7/2011].
• «Lo hanno definito “il nuovo Toscanini”. Non soltanto perché quando è sul podio richiama in maniera impressionante lo stile “fisico” del mitico direttore parmigiano, ma soprattutto perché la vita di Battistoni ha incredibili rassomiglianze con quella del giovane Toscanini. Andrea Battistoni ha iniziato a studiare musica al Conservatorio a sette anni, come Toscanini. Ha sempre amato il violoncello, proprio come il giovane Toscanini, e si è diplomato in questo strumento a 18 anni, esattamente come lui. Assieme agli studi del violoncello, Battistoni ha intrapreso quelli di direzione d’orchestra, seguendo corsi di specializzazione in Italia, in Germania e in Russia. E quindi ha debuttato sul podio a San Pietroburgo nel 2008, a 21 anni. Toscanini al debutto ne aveva 19. (…) E, come Toscanini, Battistoni dirige a memoria, senza leggere lo spartito, ma guardando sempre in faccia gli orchestrali» (Renzo Allegri) [Chi 27/4/2011].
• «Quando avrà tolto il troppo e il vano dal suo gestire e dalla sua capigliatura potrà partire verso la grandezza (...)» (Paolo Isotta) [Cds 19/10/2010].
• Non vuole essere chiamato maestro («È un titolo che bisogna conquistarsi. Preferisco Andrea»). Non indossa il frac: «Mi sento ridicolo come in un abito non mio. Mi sono fatto fare una serie di camicie di seta nera di foggia vagamente orientale. Belle larghe, per sbracciarmi senza problemi» (Giuseppina Manin) [Cds16/3/2012].