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 2013  novembre 17 Domenica calendario

È rinata Forza Italia • Berlusconi soffre per Alfano «come per un figlio» • Alfano non si sente un traditore per aver lasciato «la casa del padre» • Gli alfaniani cercano una nuova sede • Per gli aiuti alle Filippine la Cina ha dato meno dell’Ikea • Gli investitori stranieri che si stanno comprando via Veneto • Il boom dei nonni in affitto • Il Festival del cinema di Roma premia Tir e la voce (senza volto) di Scarlett Johansson

 

Berlusconi Silvio Berlusconi, al Palazzo dei Congressi all’Eur, ha dato il via con i suoi fedelissimi alla rinascita di Forza Italia, senza il suo ex delfino Angelino Alfano che, poche ore dopo nella sede della stampa estera, ha ufficializzato la formazione dei gruppi parlamentari del Nuovo Centrodestra. Il Cavaliere, che alla fine di un discorso durato un’ora e mezza ha avuto un malore, ha ripetuto più volte che lo strappo col figlioccio è stato «doloroso» («non me l’aspettavo, non da lui, ci sto male come per un figlio») e tuttavia ha chiesto ai suoi di collaborare col Nuovo Centrodestra: «Niente dichiarazioni contro questo nostro nuovo gruppo che farà parte del centrodestra come Lega e Fratelli d’Italia», perché ci si ritroverà «nel contenitore Pdl quando andremo alle elezioni». Paola Di Caro sul Cds: «Non c’è intenzione di tagliare i ponti, non ora almeno, per almeno due motivi. Primo, perché se il governo cadesse a breve anche non per sua mano (“Non abbiamo i voti, ci sono almeno 20 grillini pronti, senatori a cui piace prendere 14 mila euro di stipendio”) davvero bisognerebbe ripresentarsi alle elezioni uniti, magari con un Porcellum rivisto che “se noi moderati non ci riuniamo tutti” porterebbe comunque “anche nella prossima legislatura a dover fare larghe intese”. Secondo, perché il Cavaliere spera ancora che Alfano e i suoi possano fare qualcosa per impedire o ritardare il più possibile il voto sulla sua decadenza, in vista di una revisione del suo processo per “nuove carte in arrivo”. Ma se decadenza invece sarà, niente sconti: “È molto difficile pensare che si possa sedere allo stesso tavolo e in Consiglio dei ministri con qualcuno che vuole uccidere politicamente il tuo leader”. E’ il nodo inestricabile, che sommato all’attacco ad un governo che non riesce ad incidere in un’Europa di “burocrati che ci stanno assassinando” e che sta varando una legge di Stabilità che “non porterà nessun risultato”, fa capire come Forza Italia sia un partito che sta preparandosi a passare all’opposizione» (Di Caro, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Alfano 1 La decisione di staccarsi, ha spiegato Alfano, è perché «nel nostro movimento ha prevalso l’orientamento per il voto anticipato». Secondo Alfano in Fi «è arrivata la stagione di un’area estrema, ma anche rassegnata alla sconfitta». Lui, invece, vuole andare avanti col governo («sarà stabile») e propone «un patto agli italiani: fra 12 mesi, alla nuova legge di Stabilità, vediamo quali obiettivi avremo centrato». Il vicepremier ha parlato di «decisione amara», di una scelta «che mai avrei creduto di dover assumere», di «profondo affetto» per il Cavaliere. Sulla decadenza dell’ex premier: «Voteremo contro. La legge Severino non può essere retroattiva».

Alfano 2 Replica di Alfano a chi gli chiede se non si senta un traditore: «A Silvio Berlusconi sono molto riconoscente. Lui mi ha dato tanto e io, nel mio piccolo, gli ho dato tutto. Ma noi siamo il futuro». A chi gli chiede se Berlusconi per lui sia come un padre: «Col mio papà ho anche litigato. Spesso aveva ragione lui, a volte io. Ma abbiamo sempre mantenuto l’amore e il rispetto. Spero che con Berlusconi questo vincolo rimanga saldo». E ancora: «Se io, proprio io, ho dovuto lasciare la casa del padre, vuol dire che non c’era più alcuna possibilità di correggere la linea del partito».

Sede Fatto il divorzio dal Pdl, gli alfaniani dovranno trovarsi una nuova sede. Lunedì si visiteranno alcuni immobili in affitto in centro. Si pensa a una sede non faraonica ma che diventi un punto di ritrovo riconoscibile. Niente loft, che fa troppo sinistra. Nelle riunioni di queste ore, c’è chi ha proposto un locale tra via del Corso e largo Goldoni e chi un altro dietro piazza di Pietra, tra Montecitorio e Palazzo Grazioli. «Ma serviranno lavori di ristrutturazione e mobili. Su quali forze può contare il nuovo partito? Si partirà con un’autotassazione e la prima mossa sarà precipitarsi in banca e fermare i rid, che mensilmente prelevavano dai conti bancari dei parlamentari 800 euro da trasferire al Pdl. Ma non basteranno di certo. Sperare in un’eredità del Pdl è inutile. Si è già capito nei giorni scorsi al suono delle battute del tesoriere Maurizio Bianconi: “Se c’è qualcuno che vuole un po’ di debiti si faccia pure avanti che li dividiamo volentieri”. I 18 milioni di finanziamento pubblico che devono arrivare nei prossimi tre anni sono già impegnati in debiti con i fornitori, pagamenti vari e utenze. C’è il personale, ma bisogna pagarlo. E si sta studiando come trasferirlo in Forza Italia. E allora?A breve sarà lanciata una campagna di adesione e sottoscrizione. Si pensa ad una sorta di manifesto appello, in fase di stesura ad opera di Gaetano Quagliariello ed altri, da stampare su opuscoli da diffondere sul territorio da dove, spiegano i governativi, sono arrivate montagne di mail, sms, telefonate di sostegno ad Alfano. Si tratta di farli passare ai fatti. Ma il clima è di entusiasmo. Un consigliere comunale salernitano ha già offerto la propria impresa per la ristrutturazione della sede. Altri si mettono a disposizione. Ma il caos organizzativo parte dal fatto che non c’è attualmente il soggetto giuridico a cui intestare la sede. Le pratiche delle prossime ore partiranno da partite Iva e conti bancari da creare dal nulla. Si naviga a vista e si fronteggiano le difficoltà sul momento» (Piccolillo, Cds).

Filippine Mentre l’Onu chiedeva agli Stati membri 300 milioni di dollari di donazioni per le Filippine devastate dal ciclone Haiyan (oltre quattromila morti e seicentomila senza casa), il governo della Cina rispondeva offrendo 100 mila dollari. Una cifra indecorosa anche secondo il Global Times, quotidiano di Pechino controllato dal partito comunista, che ha avuto il coraggio di protestare. Il governo ha cercato di riparare, alzando l’impegno a 1,6 milioni di dollari, ma la stampa internazionale, che ormai s’era impadronita della vicenda, ha fatto notare che la seconda potenza del mondo ha dato meno dell’Ikea. I mobilieri svedesi hanno infatti messo a bilancio 2,6 milioni di dollari di aiuti umanitari (Santevecchi, Cds).

Alberghi A Roma gli stranieri si stanno comprando i più celebri e prestigiosi alberghi di via Veneto. Il Baglioni, rimasto in gestione alla storica famiglia Polito, fondatrice del gruppo, ora è di proprietà dei sovrani del Qatar, che lo hanno acquistato meno di un anno fa attraverso il fondo sovrano Mayhoola, lo stesso che nel 2012 aveva sborsato 850 milioni di dollari per la maison Valentino. A poche decine di metri di distanza, sia pure in posizione defilata rispetto a via Veneto, un altro gioiello della corona alberghiera romana è appena passato di mano: è il Sultano del Brunei il nuovo proprietario dell’Hotel Eden, acquistato attraverso il gruppo Dorchester, si sussurra al prezzo di 1 milione di euro per ognuna delle 121 stanze. Solo un chilometro più in là, in Via Vittorio Emanuele Orlando, il St.Regis Grand, oggi di proprietà di Starwood, sarebbe oggetto di attenzione da parte di fondi sovrani degli emirati. E un gruppo asiatico con sede a Hong-Kong sembra fortemente interessato a rilevare il Café de Paris, il caffè della Dolce Vita, passato negli anni da Fellini, Mastroianni e Tazio Secchiaroli alla ‘ndrangheta, sequestrato a più riprese e oggi gestito dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati (Valentino, Cds).

Nonni in affitto Sempre più numerosi gli over 65 che cercano un lavoro su Internet. Su Kijiji.it (grande sito di annunci gratuiti online) a fronte di un aumento del numero generale di annunci pari al 10% nei mesi di settembre e ottobre 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli annunci che vedono protagonisti i pensionati in cerca di nuova occupazione sono cresciuti del 54%. Alcuni sono ex manager che offrono consulenze ma la maggior parte si propone come baby sitter, ad esempio un pensionato di Ancona scrive su Kijiji: «Mi offro come nonno in affitto a ore per assistere bambini o anche ragazzi più grandi. Disponibile anche nelle ore serali o notturne». Altro annuncio: «Cerco lavoro saltuario come babysitter, zona Viareggio e Versilia. Sono un nonno molto paziente, pratico e amante dei bimbi, che ha necessità di arrotondare la pensione». (Polchi, Rep).

Cinema Il Marc’Aurelio d’oro del Festival del cinema di Roma va a Tir, secondo docu-film di un ex fonico, Alberto Fasulo, che racconta come vive un camionista. Come migliore attrice vince l’invisibile Scarlett Johansson, che ha prestato solo la voce in Her di Spike Jonze (è il computer che fa perdere la testa a Joaquin Phoenix).

(a cura di Roberta Mercuri)