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 2013  novembre 14 Giovedì calendario

La Commissione europea ammonisce la Germania: esporta troppo • Gli stranieri in Italia pagano 13,3 miliardi di tasse • Indagata la Apple Italia per frode fiscale • Quanto rendono le spiagge allo Stato • Nessun colpevole per il disastro della Prestige • Il successo della musica classica • Nuovi record nelle aste Christie’s • L’encefalopatia colpisce gli ex giocatori di football americano


Germania/1 La Commissione europea ha aperto un’indagine sulla Germania per gli squilibri macroeconomici provocati dalle sue eccessive esportazioni. Dal 2007 l’export tedesco ha un avanzo delle partite correnti del 6% rispetto al Pil e a settembre è diventato il primo al mondo superando quello della Cina. A Bruxelles e a Washington molti ritengono che questo squilibrio della Germania vada corretto ridimensionando il peso dell’export nell’economia nazionale e aumentando i consumi dei tedeschi. Secondo il Tesoro Usa, l’eccessivo surplus determina «una propensione alla deflazione nell’eurozona e nell’economia globale». Il risultato della verifica di Bruxelles è atteso il prossimo anno. Al momento la Germania sostiene di aver già notevolmente ridotto il suo surplus con la zona euro.

Germania/2 In Germania solo in settembre le esportazioni hanno superato le importazioni di oltre 20 miliardi di euro (Lepri, CdS).

Italia La Commissione europea ha anche contestato gli squilibri macroeconomici dell’Italia: l’alto debito pubblico che continua a salire, l’impoverimento di ampie fasce della popolazione, la minore competitività dell’export, l’aumento della disoccupazione e l’alta tassazione sul lavoro.

Stranieri L’ultimo rapporto del Centro studi Idos rivela che, tra contributi previdenziali e tasse, gli stranieri regolari in Italia hanno versato 13,3 miliardi, più dei 11,9 miliardi spesi nello stesso periodo per loro (uno dei quali per i vari Centri di espulsione, primo soccorso e accoglienza ai rifugiati). Nel 2012 erano già oltre 5 milioni, molti dei quali «soggiornanti di lungo periodo», ossia con permesso a tempo indeterminato. La metà proviene dall’Europa (50,3%, con una forte componente rumena), sceglie di vivere di preferenza al nord (61,8%, con le province di Milano e Roma che sole accolgono un sesto dei residenti), molti sono giovanissimi. Il calcolo comprende anche un milione e 150mila minori (900mila non comunitari) tra ricongiungimenti famigliari e nati in Italia (27mila figli di coppie miste). Gli immigrati fanno gli imprenditori, come dimostra il circa mezzo milione di imprese straniere registrate (il 7,8% del totale) che producono un valore aggiunto di 7 miliardi di euro. Sono impiegati nelle cooperative, dove rappresentano il 22% dei 550mila addetti complessivi, ma soprattutto nei campi (il 20% di tutta la manodopera). La Confederazione agricoltori stima che nell’ultimo anno sono stati creati 7mila nuovi posti (320mila in totale di cui oltre 128mila extracomunitari) (Paci, Sta).

Apple Il legale rappresentante di Apple Italia, Enzo Biagini, e il direttore finanziario, Mauro Cardaio, sono indagati dopo che l’area antifrode dell’Agenzia delle Dogane ha sottoposto a giugno alla Procura di Milano l’ipotesi che Apple abbia frodato il fisco pagando 225 milioni di tasse meno del dovuto negli ultimi due anni: nel 2011 circa 50 milioni dichiarando 206 milioni in meno rispetto al reale, e nel 2012 altri 175 milioni di euro omettendo di dichiarare 853 milioni. L’attività commerciale del gruppo Apple in Italia è stata, secondo l’Agenzia delle Dogane, artificiosamente attribuita alla società irlandese Apple Sales International che, pur provvedendo agli adempimenti Iva attraverso il proprio rappresentante fiscale, in Italia non è soggetto alla tassazione diretta: il risultato è che così Apple avrebbe trasferito il reddito prodotto in Italia alla competenza fiscale della ben più favorevole tassazione offerta dalla legge in Irlanda (Ferrarella, CdS).

Spiagge Le spiagge italiane, con le 30mila concessioni demaniali assegnate a imprenditori privati per la gestione di 15mila stabilimenti balneari che insistono su 600 Comuni costieri, rendono allo Stato circa 100 milioni di euro all’anno, in base a canoni irrisori e spesso anche clientelari, mentre fruttano agli esercenti incassi che si aggirerebbero su 10 miliardi di euro (2 miliardi secondo i dati ufficiali) (Valentini, Rep).

Prestige Il 13 novembre 2002 la petroliera Prestige affondò al largo delle coste galiziane, in Spagna, provocando la più grande catastrofe ambientale della storia d’Europa. Una tempesta squarciò il fondo dello scafo ma, nella speranza di arrivare a consegnare almeno parte del carico, il comandante Apostulos Mangouras rifiutò per ore il rimorchiamento che gli chiedeva la Capitaneria di porto. Per sei giorni la Prestige perse carico tra le onde, fino a che si spezzò e andò a fondo. Intrappolate nei serbatoi restavano almeno 40mila delle 77mila tonnellate iniziali e ne finirono in mare altre 13 mila. Solo 20 mesi dopo il naufragio cominciò il recupero del petrolio. Il greggio che zampillò per mesi dalle cisterne della nave sporcò 1.700 chilometri di costa tra Spagna e Francia, uccise migliaia di uccelli marini, soffocò tonnellate di pesci e delfini e mandò in rovina tanti pescatori. Per anni si dovette ripulire la sporcizia. Ieri la sentenza: assolti dall’accusa di disastro ambientale il comandante, il macchinista e il direttore della Marina Mercantile responsabile del soccorso. Solo l’ufficiale Mangouras, oggi 78enne, è stato condannato a 9 mesi per «grave disobbedienza» e data l’età, non sconterà la pena (Nicastro, Cds).

Musica Nei primi nove mesi dell’anno in Italia le vendite di dischi di musica classica sono cresciute del 53% e ormai rappresentano il 12% del mercato nazionale. In attesa delle vendite natalizie (che rappresentano un quarto del fatturato annuale), Viva Verdi, con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, è stato il disco più venduto.

Arte Ieri, a New York, è stato battuto all’asta, da Christie’s, il trittico di Francis Bacon, Three Studies of Lucian Freud, per la cifra di 142,4 milioni di dollari: nessuna opera aveva mai raggiunto una tale quotazione. Freud ha frantumato il record (maggio 2012) di 119,9 milioni pagati per una versione del ben più famoso Urlo di Munch da Sotheby’s. Sempre ieri, ancora da Christie’s, Ballon Dog di Jeff Koons è stato venduto per 58,4 milioni di dollari, superando il Domplatz, Mailand di Gerhard Richter (37 milioni di dollari): Ballon Dog è diventata l’opera di un artista vivente più cara al mondo. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Riconoscibilità A proposito dei prezzi raggiunti da Koons e Freud alle aste, Bonami sulla Sta: «La vera domanda è: c’è un criterio in questa follia? Proviamo a rispondere senza cadere in oziosi moralismi. Sì, un criterio c’è, anche se fuori controllo. Il criterio è la riconoscibilità e la qualità delle opere. Gli artisti che nel corso della loro carriera riescono a creare opere “logo”, inconfondibili, sono quelli che più probabilmente raggiungeranno prezzi molto alti. (…) Ad esempio due lavori, mediocri, di Koons nella stessa asta non hanno trovato nessun acquirente. Questo per dire che non necessariamente chi ha un Koons in casa o un Bacon o un Wool ha virtualmente decine di milioni in banca, dovesse decidere di venderli. Il che conferma che sono le opere a fare il mercato e non i nomi degli artisti».

Cervello Brett Favre, giocatore di football americano, 44 anni, 525 placcaggi, decine di commozioni cerebrali, sta perdendo la memoria per le troppe botte in testa. Un documentario testimonia che gli ex giocatori di questo sport sono afflitti da encefalopatia cronica traumatica che rende le strutture del cervello di un cinquantenne simili a quelli di un ottantacinquenne. Ad agosto la lega Nfl di football si è accordata con 18mila ex giocatori che hanno subito in carriera commozioni cerebrali e ha versato a un fondo per le loro cure mediche un risarcimento di 765 milioni di dollari (Persivale, CdS).

(a cura di Daria Egidi)