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 2013  novembre 13 Mercoledì calendario

Biografia di Giovannino Antonini

• Castel Ritardi (Perugia) 12 luglio 1952. Banchiere. Per oltre dieci anni presidente della Banca popolare di Spoleto, nel 2011 la Banca d’Italia lo costrinse alle dimissioni. In seguito si fece eleggere al vertice della cooperativa Spoleto credito e servizi, azionista al 51% della Spoleto, quotata a Piazza Affari (Massimo Sideri) [Cds 10/7/2012]. Il 22 luglio 2013 è stato arrestato per corruzione di un giudice del Tar del Lazio.
• «Piccola per modo di dire perché con 104 sportelli e 400 dipendenti solo a Spoleto, su 4 mila abitanti, la Bps è un centro nevralgico nella vita della città. Su cui il padre-padrone Antonini, consigliere di Bps dal 1988 e presidente da dieci anni, vigila e decide. E vorrebbe continuare a farlo. Se non che la Banca d’Italia, al termine di un lunga ispezione, ha ritenuto che la gestione di Antonini fosse troppo pervasiva e gli ha chiesto un passo indietro e una nuova governance. Sulla richiesta avrebbe pesato anche il ruolo che alcune intercettazioni hanno attribuito al banchiere e a Bps in un affare eolico della cosiddetta P3 di Flavio Carboni. Ruolo che Antonini ha sempre smentito con fermezza. Il banchiere, classe 1952, una simpatia nota per il centrodestra e ambizioni politiche, ai rilievi di Banca d’Italia ha reagito gridando al complotto, anche mediatico (...) un piano per consegnare Bps al Montepaschi, socio della banca con il 24%» (Federico De Rosa) [Cds 10/2/2011].
• Nel febbraio 2013 la Popolare di Spoleto è stata commissariata; il 22 luglio Antonini è stato arrestato «per la corruzione in atti giudiziari del giudice del Tar del Lazio Franco Angelo Maria De Bernardi: 50 mila euro per l’aiutino necessario a ottenere l’annullamento del commissariamento della banca e della Scs (cooperativa Spoleto crediti e servizi)» (Giorgio Meletti) [Fat 24/7/2013].