13 novembre 2013
Tags : Lamberto Andreotti
Biografia di Lamberto Andreotti
• Roma 6 luglio 1950. Manager. Dal 2 marzo 2010 amministratore delegato della Bristol-Myers Squibb Company, uno dei principali gruppi farmaceutici mondiali. Figlio di Giulio.
• Dal 1998 alla Bms, «dal 2002 al 2005 ha ricoperto gli incarichi di vicepresidente senior e presidente internazionale del Worldwide Medicines Group, dal 2005 al 2007 è stato vicepresidente esecutivo di Worldwide Pharmaceuticals. E a maggio 2007 è stato nominato vicepresidente esecutivo e chief operating officer dell’azienda» (Marco Patucchi) [Rep 5/3/2009].
• «L’“altro” Andreotti riporta al padre Giulio per la somiglianza del volto, la battuta pronta e i lampi di ironia che spesso gli incendiano gli occhi. (…) vive da tempo a New York ed è un big dell’industria farmaceutica che ha passato buona parte dei suoi (…) anni all’estero. È stato in Recordati, Farmitalia-Carlo Erba, Pharmacia & UpJohn, e infine Bristol-Myers Squibb, colosso americano del settore da oltre 20 miliardi di dollari di cui (…) è diventato il capo operativo. (…) “La vita è davvero imprevedibile: uno studia da ingegnere civile per poi ritrovarsi a capo di un colosso della farmaceutica (…) Mentre facevo l’università a Roma avevo già capito che i cantieri e le costruzioni non avrebbero fatto per me. Ma ligio al dovere mi sono laureato per poi andare in America a fare un master che mi ha convertito al management. (…) molto dipende dagli incontri che uno fa. Il mio mi cambiò la vita. Mentre ero in Finmeccanica a New York mi chiamò Arrigo Recordati offrendomi di occuparmi di prodotti e sviluppo della sua azienda. (…) In quegli anni mi leggevo i manuali di farmacologia per infermieri perché quelli per i medici erano troppo difficili. Ma in seguito sono sempre stato a contatto con gente che si occupa di ricerca avanzata. (…) Vedo e seguo la genesi dei nuovi farmaci, ovvero ciò che un medico e i suoi pazienti vedranno tra cinque, sei anni. (…) La Recordati era italiana, così come la Farmitalia-Carlo Erba di cui sono stato amministratore delegato fino a quando non mi hanno venduto. Anzi, svenduto. (…) Nel ’92 Farmitalia-Carlo Erba fu comprata dagli svedesi di Pharmacia, Montedison aveva un disperato bisogno di fare cassa. Di recente Fulvio Conti, che all’epoca era il suo direttore finanziario, mi ha detto che non devo usare il termine svenduto. Invece ci svendettero. Fu allora che, deluso, decisi di diventare un manager internazionale. (…) Mi sarei aspettato una più energica difesa dell’azienda che era un fiore all’occhiello della ricerca italiana. (…) In famiglia non abbiamo mai dato peso al fatto che mio padre fosse una figura pubblica. Ciò è servito anche negli anni delle avversità, quando sono successe quelle che io ho definito mascalzonate politico-giudiziarie che hanno colpito mio padre. E come non ci avevano fatto effetto le sviolinate di prima, altrettanto è successo quando gli sviolinatori sono scomparsi”» (Paolo Madron) [S24 27/3/2009].
• Il suo compenso: 13.732.048 dollari (secondo la classifica stilata nel 2012 dal New York Times con l’azienda specializzata Equilar).