Fior da fiore, 13 novembre 2013
Bocciata in Senato l’ipotesi del doppio turno • Vertice a Roma per l’emergenza lavoro in Europa • La nuova dottrina cinese promette «più mercato meno Stato» • A trentacinque anni dalla legge, in Italia gli aborti sono più che dimezzati • In Inghilterra le donne che allattano ricevono un premio in denaro • All’asta i gioielli di casa Savoia • Oscar alla carriera per il costumista Piero Tosi
Riforma elettorale Si allungano i tempi della riforma elettorale. La commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato di misura l’ordine del giorno di Pd, Sel e Scelta civica che puntava ad arrivare a un doppio turno di coalizione. La proposta ha ricevuto 11 voti a favore (Pd, Sel e Sc) sui 27 della Commissione: ai 10 contrari (Pdl, Lega e Gal) si sono aggiunte le 4 astensioni decisive (al Senato valgono come un voto contrario) dei rappresentanti del M5S e del gruppo Autonomie. I partiti, su richiesta del Pd, si sono presi qualche giorno di tempo. Tutti in pausa fino a mercoledì della prossima settimana, quando in un ufficio di presidenza della commissione si decideranno le prossime tappe della riforma.
Disoccupati 1 Uscendo dall’Eliseo, Letta ha annunciato che «la prossima conferenza europea per l’occupazione dei giovani si terrà a Roma nella prima parte del 2014. È il segno che l’Europa ha finalmente messo la lotta alla disoccupazione giovanile al centro delle sue preoccupazioni, è una vittoria che consideriamo nostra». La seconda conferenza europea di ieri a Parigi si è conclusa con lo volontà di proseguire nella linea già inaugurata nel primo incontro di luglio a Berlino, quando venne lanciata l’«iniziativa europea per i giovani»: 6 miliardi del budget europeo da spendere da adesso al 2015, altri 6 miliardi l’anno stanziati dalla Banca europea per gli investimenti e 7 miliardi di euro l’anno forniti dal Fondo sociale europeo, per un totale di circa 45 miliardi.
Disoccupati 2 I giovani disoccupati in tutta Europa sono sei milioni.
Cina Dopo quattro giorni di conclave segreto a Pechino, il Terzo Plenum del 18° Comitato centrale s’è impegnato a far giocare al mercato un «ruolo decisivo» nell’economia e a varare nuove «storiche» riforme che «libereranno fattori di crescita di cui tutto il mondo trarrà vantaggio». Queste le promesse, ancora vaghe, del Comitato centrale del Pcc, dominato dal nuovo gruppo dirigente di Xi Jinping. Oltre le promesse una certezza: «Rimane comunque più importante mantenere l’autorità del Partito sul Paese».
Aborti A trentacinque anni dalla legge 194 per l’interruzione di gravidanza, in Italia si abortisce molto di meno. Nel 2012 abbiamo raggiunto il minimo storico: 105.968 interruzioni, meno 4,9% rispetto al 2011, meno 54,9% rispetto all’inizio. Inoltre abbiamo il tasso di abortività fra le minorenni più basso del mondo sviluppato: 4,5 per mille. (Gramaglia, Sta)
Allattamento 1 Nelle aree depresse dell’Inghilterra, dove molte ragazze si vergognano di allattare, anche in casa, l’Università di Sheffiel, con il governo, ha promesso a quelle che allatteranno i loro bambini fino al sesto mese dopo il parto 200 sterline (236 euro) per lo shopping. L’esperimento, se funzionerà, verrà esteso su scala nazionale. Il sistema sanitario ha calcolato un risparmio di 40 milioni di sterline grazie agli effetti positivi dell’allattamento, che vanno dalla diminuzione di problemi come asma e allergie, al miglioramento delle difese immunitarie e delle capacità visive, oltre alla prevenzione sulla madre per quello che riguarda il tumore al seno (Serra, Cds).
Allattamento 2 Dall’ultima indagine Istisan risulta che a pochi giorni dal parto il 91,7 delle italiane allatta al seno. Poi però si torna in ufficio e le percentuali crollano: a sei mesi dal parto quelle che allattano al seno sono il 56,4 per cento (ibidem).
Allattamento 3 Il latte artificiale costa 1.200 euro l’anno per bambino (ibidem).
Asta Sono andati all’asta, nella sede di Christie’s a Ginevra, gli smeraldi e gli ori di casa Savoia. La gara al rialzo più serrata s’è scatenata per un orologio da tavolo art déco in madreperla incastonato di diamanti e pietre preziose: se l’è portato a casa per 185 mila franchi svizzeri - 150 mila euro - un italiano di nome Filippo che si è anche aggiudicato una collana di perle e una spilla di diamanti, staccando rispettivamente assegni per 32 mila e 38 mila franchi (Del Frate, Cds).
Tosi 1 Sabato a Los Angeles assegneranno l’Oscar alla carriera al costumista Piero Tosi, 86 anni, che ha lavorato con Visconti, De Sica, Fellini, Pasolini, Bolognini, Zeffirelli. Tosi non andrà in America (il premio lo ritirerà per lui Claudia Cardinale) perché «non amo viaggiare, ho fatto una sola vacanza, negli Anni 60, a parte gli spostamenti per lavoro. Ho il terrore dell’aereo, e detesto muovermi dal mio covo» (Cappelli, Cds).
Tosi 2 Quando si parla di lei, la prima immagine a cui si pensa è Claudia Cardinale nel Gattopardo. «Sopportò il busto strettissimo di 53 centimetri. Claudia era una clessidra. L’abito è di madreperla, con undici sottogonne di colore diverso contenute da un’organza di Dior, qua e là piccoli disordinati pois di oro leggero e d’argento. A rendere l’abito più “aereo” erano, al fondo, i nastri di organza satinata impalpabile. La bellezza del vestito sta nella sua leggerezza. La sartoria aveva lavorato d’ingegneria, le crinoline e la gonna erano legate in modo che, nel ballo, tutto si spostava, restando incatenato. Ho fatto otto film con Claudia. Una donna plasmabile, timida, dolce: al ciak si anima. È come lavorare una creta» È quello l’abito che ama di più? «No, quando li rivedo vorrei rifarli. Con gli anni scopri solo i difetti, il tempo segna tutto. Se ho una preferenza, è per quelli fatti in miseria. Perché è una sfida. I costumi non devono vestire il corpo: vi si devono adattare come una seconda pelle». (ibidem).
(a cura di Roberta Mercuri)