11 novembre 2013
Tags : La matematica dietro lo sport
100 cose che non sapevi di non sapere sullo sport
Tratto da 100 cose che non sapevi di non sapere sullo sport
di John D. Barrow, Mondadori, 2012
• Usain Bolt, primatista mondiale nei 100 meri con 9,58 secondi, potrebbe ottenere un tempo migliore senza necessariamente correre più veloce. Alle Olimpiadi di Pechino il giamaicano ha avuto infatti uno dei tempi di reazione allo starter più lenti (0,165 secondi contro 0,134, 0,142, 0,145 dei migliori). Se Bolt riducesse il suo tempo di reazione a 0,13, che è ottimo ma non eccezionale, potrebbe portare il suo record a 9,56 secondi; se lo portasse al minimo consentito dal regolamento, ovvero 0,1 secondi, avrebbe come risultato 9,53 secondi. Inoltre ai velocisti è permesso correre con un vento a favore di 2 m/s, ma Bolt ha realizzato il primato mondiale con soli +0.6 m/s. Con le condizioni climatiche favorevoli e il miglior tempo di reazione potrebbe abbassare il record mondiale a 9.51. Il tutto senza correre più veloce.
• Quale tra tennis, baseball e cricket richiede rifelssi più rapidi? Nel cricket i lanciatori più forti raggiungono velocità di oltre 160 km/h, equivalenti a 45 m/s e lanciano con una breve rincorsa; se il lancio viene effettuato a 19,12 metri di distanza dal battitore, quest’ultimo ha 19,12/45=0,42 secondi di tempo prima che la palla colpisca la mazza. Nel baseball il lanciatore non prende rincorse e si trova a 18,44 metri dal battitore. I lanciatori più forti possono scagliare la palla a 160 km/h. Ne va che il tempo di reazione a disposizione del battitore è di soli 18,44/45=0,41 secondi. E il tennis? Greg Rusedski ha battuto in servizio a 240 km/h nel 1998 a Indian Wells. Se postuliamo che un eccellente servizio venga battuto a 225 km/h (62,6 m/s) e ignoriamo le eventuali perdite di velocità che si registrano quando la palla rimbalza nell’area di servizio, chi riceve ha circa 25,16 (distanza in metri media tra i due giocatori)/62,6= 0,40 secondi per reagire. In conclusione i tre diversi sport hanno portato la reazione umana al limite allo stessa maniera.
• Per adolescenti che hanno un ritmo di crescita e un livello di maturità fisica diversi, le differenze di età sono molto significative. I bambini nati nel primo trimestre dell’anno scolastico (da settembre a dicembre) sono in media più alti e più forti di quelli nati negli ultimi trimestri e hanno un vantaggio concreto: tendono più stesso ad entrare nelle squadre scolastiche ed è più probabile che diventino atleti di successo.
• Durante le Olimpiadi di Parigi del 1900 una coppia di canoisti olandesi lasciò a terra il suo timoniere perché convinti che fosse troppo pesante e al suo posto prelevò tra la folla degli spettatori un bambino di 10 anni. Malgrado l’inesperienza del ragazzino i due vinsero la medaglia d’oro. Dopo la gara il bambino sparì nel nulla prima che si riuscisse a capire chi fosse.
• Quante figurine bisogna comprare per completare un album supponendo che ogni figurina venga prodotta in numero uguale e abbia la stessa probabilità di trovarsi nel pacchetto che compreremo? Supponendo una collezione di 50 figurine sportive, sarà necessario comprarne in media 225. Considerando la difficoltà a completare un album, poiché c’è sempre un tassello introvabile, viene da pensare che i produttori di figurine non facciano questi calcoli.
• La riduzione di massa di una ruota di una bicicletta da corsa darà un beneficio triplo o quadruplo al corridore rispetto alla stessa riduzione di massa nel telaio.
• Tuffandosi dalla pedana posta a 10 metri sul livello dell’acqua della piscina, un tuffatore raggiunge la velocità di 14 m/s (50 km/h). Questo vuol dire che il tempo a sua disposizione per effettuare capriole e avvitamenti in aria è di appena 1,4 secondi. Supponendo che l’atleta voglia fare tre capriole e mezzo in aria, ciò significa 3,5 rotazioni in 1,4 secondi o 2,5 rot/s. Sono 150 rotazioni al minuto ed equivalgono ai 200 rpm dell’orlo esterno di un CD che gira nel lettore. Un tuffatore che si lancia dal trampolino elastico posto a 3 metri invece, può sfruttare il balzo verso l’alto prima di cadere in piscina; ne va che la parte aerea del tuffo dura 1,8 secondi, un tempo maggiore rispetto a chi si tuffa da 10 metri.
• Qual è lo sport più estremo? Il pilota di dragster. Questi razzi a 4 ruote coprono una distanza di circa 400 metri in 4,5 secondi, partendo da fermi. Hanno un’accelerazione maggiore di un razzo della NASA e raggiungono una velocità massima di 530 km/h. Il pilota subisce una accelerazione e una decelerazione di 6g ed è gravemente esposto al rischio di distacco della retina.
• Secondo le statistiche il 90% della popolazione è destrimano, il 10% è mancino. Cosa succede quando destrimani e mancini si affrontano in sport come boxe, baseball, cricket, scherma o judo? I destrimani incontrano avversari destrimani nel 90% dei casi, mentre hanno l’esperienza insolita di confrontarsi con mancini solo nel 10% delle gare. I mancini invece si misurano con destrimani nel 90% dei casi e, forti della loro esperienza, sono meglio equipaggiati per vincerli di quanto non lo siano i destrimani per vincere loro. I mancini affrontano altri mancini solo nel 10% degli incontri, ma nessuno dei due contendenti risulterà in svantaggio rispetto all’altro. Però il confronto tra destrimani e destrimani e mancini e mancini è alla pari, mentre nella gara tra mancini e destrimani i primi hanno un notevole vantaggio a causa della maggiore esperienza di incontri con avversari che usano la destra.
• La maratona si compie in 42,195 chilometri. Ma non è sempre stato così. Dalla prima edizione di Atene del 1896 fino a quella del 1920 la distanza da percorrere non aveva un valore prestabilito, variò infatti tra i 40 e i 42 chilometri circa, l’importante era che tutti gli atleti gareggiassero alla pari. La distanza che oggi è ufficiale è da attribuirsi alla famiglia reale britannica. Il percorso di 42,195 chilometri fu utilizzato per la prima volta, e poi abbandonato fino al 1924, quando le Olimpiadi si tennero a Londra nel 1908. La famiglia reale chiese e ottenne che la maratona partisse di fronte alle porte del castello di Winsor e che terminasse sulla pista del White City Stadium, dove era stato collocato il palco reale dove sedeva re Edoardo VII.
• Le medaglie d’oro vennero assegnate per la prima volta alle Olimpiadi del 1904. Fino ad allora venivano consegnate ai vincitori coppe e altri trofei. Già nel 1912 l’oro puro venne rimpiazzato con argento sterling rivestito di sei grammi d’oro. Tocca ad ogni nazione ospite dei Giochi fabbricare le medaglie per gli atleti.
• Il vincitore dei 200 metri stile libero alle Olimpiadi parigine del 1900 ricevette come premio una statuetta equestre in bronzo.
• I portieri di calcio tendono a tuffarsi più a destra che a sinistra nel tentativo di parare un calcio di rigore. Secondo la teoria del premio Nobel per l’economia John Nash nota come “l’Equilibrio di Nash”, chi calcia il rigore dovrebbe tirare il 37% delle volte a sinistra, il 29% al centro e il 34% a destra; per chi para invece la strategia migliore sarebbe tuffarsi il 44% delle volte a sinistra, il 13% al centro e il 44% a destra. Se entrambi adottassero questa strategia ottimale sarebbero segnati l’80% dei rigori.
• La differenza dei record del nuoto tra uomini e donne nelle diverse discipline è costantemente di 3 secondi.
• Le norme riguardanti la simmetria di braccia e gambe nella rana sono oggi rigorose: perché lo stile sia considerato regolare queste devono infatti essere tenute sott’acqua e parte della testa deve sempre affiorare dall’acqua. Alle Olimpiadi di Melburne del 1956 parecchi ranisti coprirono lunghi tratti di vasca completamente sotto la superficie permettendo così una notevole riduzione della resistenza dell’acqua creata dall’attrito del continuo frangersi della superficie. Il nuotatore giapponese Masaru Furukawa gareggiò in ossequio alle regole dell’epoca e vinse i 200 metri percorrendo le tre prime vasche e buona parte dell’ultima interamente sott’acqua. In seguito le regole vennero cambiate.
• L’insolita punteggiatura del tennis proviene dalla Francia medievale dove è stato inventato l’antenato di questa disciplina. Game e set sono infatti decisi con il punteggi di 15, 30 e 40 e il sistema forse trae origine dai quarti d’ora battuti da un orologio posto a bordo campo. Quando un giocatore segnava un punto, si spostava la lancetta di un quarto d’ora. Probabilmente si passò da 45 a 40 minuti per permettere di usare i punteggi di 40, 50 e 60 e coprire così il “vantaggio”, la parità e il deuce.
• Molti termini del tennis derivano dal francese: deuce da “deux” (due), che significa che bisogna segnare altri due punti; “love” che sta per zero e che deriverebbe da “l’oeuf” (uovo, simbolo dello zero); forse la stessa parola tennis deriva da “tenez” (prendete), gridato all’avversario durante un servizio.
• Solo un quinto delle velocità di un giavellotto scagliato è dato dalla rincorsa del lanciatore: il resto è dato dalla velocità del braccio che lancia.
• Dal 1981 la Football Association, la lega calcistica inglese, modificò radicalmente il sistema di assegnazione dei punti passando dai 2 per la vittoria a 3 e mantenendo un punto per il pareggio. Questo ha fortemente spostato gli equilibri dei campionati verso quelle squadre votate alla vittoria piuttosto che al pareggio. Ai tempi dei 2 punti a vittoria si poteva vincere il campionato con 60 punti in 42 partite e questo faceva sì che una squadra che ipoteticamente pareggiasse tutte e 42 le partite giocate si trovasse nella prima metà della classifica. Oggi, con 3 punti a vittoria, alla squadra campione servirebbero oltre 90 punti in 38 partite e una squadra che otterrebbe tutte “ics” si troverebbe con i suoi 38 punti appena fuori dalla zona retrocessione.
• Così è andata la partita di calcio più bizzarra della storia: Nell’ultima partita del girone di qualificazione della Shell Caribbean Cup del 1994, le Barbados dovevano battere con almeno due gol di scarto Grenada per passare il turno. Gli organizzatori avevano introdotto una nuova regola per dare una differenza reti a quelle squadre che vincevano ai tempi supplementari segnando un “golden goal” poiché questi avrebbe messo fine alla partita e non si sarebbe potuto vincere con più di un goal di scarto; si decise così di assegnare al “golden goal” il valore di due reti. A sette minuti dal triplice fischio le Barbados vincevano solo 2-1 e capirono che era più proficuo segnare un autogol e provare a vincere ai supplementari grazie al “golden goal” doppio, e così segnarono nella propria porta a tre minuti dal novantesimo. Grenada si rese conto che se avesse realizzato un goal in una qualsiasi delle porte prima dello scadere dei minuti regolamentari si sarebbe qualificata per la differenza reti e iniziò ad attaccare la propria porta. Barbados si mobilitò in massa a difendere la porta di Grenada e portare così la partita ai supplementari. Alla fine, giunti ai supplementari, Barbados colse di sorpresa Grenada attaccando la porta degli avversari segnando il gol decisivo alla qualificazione.
• Nell’antica Grecia i velocisti che facevano falsa partenza venivano frustati dagli ufficiali di gara.
• Alcuni degli sport Cenerentola riconosciuti, come scacchi e bridge, non saranno mai ammessi alle Olimpiadi perché privi di una dimensione fisica.
• Il tiro alla fune è stato sport Olimpico dal 1900 al 1920 e la Gran Bretagna, ultima nazione a conquistare la medaglia d’oro, è al primo posto nel medagliere con due ori, due argenti e un bronzo.
• La disciplina del Triathlon si compone di una nuotata di 1,5 chilometri, di una pedalata in bicicletta di 40 chilometri e una corsa su strada di 10. Alcuni triatleti sono soprattutto velocisti, altri nuotatori o ciclisti nati, ma la quantità di tempo a disposizione per dare il meglio in una delle tre specialità è fortemente a favore dei ciclisti. Con le regole odierne il vincitore passa solo il 16,7% del suo tempo a nuotare, il 28,8% a correre e un incredibile 54,2% a pedalare. Vi è un evidente squilibrio in questa gara.
• I costumi in poliuretano idrorepellente banditi nel 2010 dalla Federazione Internazionale di Nuoto ma utilizzati per produrre record mondiali fino a qualche anno fa, riuscivano a ridurre l’attrito del nuotatore nell’acqua dell’8%. La resistenza che l’acqua oppone a un corpo umano in movimento al suo interno è circa 780 volte maggiore della resistenza dell’aria.
• I cinque sport previsti nel Pentathlon – tiro a segno, scherma, equitazione, nuoto e corsa – furono scelti in origine perché rappresentavano le abilità necessarie all’ideale soldato di cavalleria di fine Ottocento per sopravvivere dietro le linee nemiche.
• Le più lunghe battaglie degli atleti contro il caldo sono quelle dei maratoneti. I concorrenti fanno di tutto per mantenersi sempre idratati: se si aspetta di avere sete è troppo tardi. Ad Atene 2004 Paula Radcliffe, prima che iniziasse la corsa, indossò una giacca con le tasche piene di ghiaccio.
• Il corridore britannico Don Thompson vinse la medaglia d’oro nei 50 km di marcia alle Olimpiadi di Roma. Si preparò al clima caldo romano facendo ginnastica in bagno con 40 gradi usando condizionatori elettrici e pentole di acqua bollente per aumentare gradi e umidità. All’epoca gli atleti non avevano sponsor e Thomposon lavorava dalle 9 alle 17 in ufficio. Doveva alzarsi ogni mattina alle 4 per fare lunghe sessioni di allenamento e poi scappare a lavoro. Ma alle Olimpiadi di Roma le fatiche furono premiate. La temperatura durante la marcia superò i 30 gradi e i suoi avversari si afflosciarono uno dopo l’altro. Thompson finì in testa a metà percorso e non fu più superato vincendo con 17 secondi di vantaggio sul secondo in un tempo da record olimpico.
• Corridori bassi o magrolini fanno meno fatica a mantenersi freschi quando corrono in condizioni di grande calura.
• Alle Olimpiadi del 1932 un giudice di gara perse il conto delle piste che erano state percorse nei 3000 metri a ostacoli e fece segno agli atleti di fare un ulteriore giro. Il corridore che si trovava in seconda posizione alla fine dei 3000 metri concluse in terza posizione alla fine del giro in più.
• Una massa di 100 Kg pesa di più a latitudini alte che a latitudini basse e quindi occorre una forza maggiore per sollevarla sopra la testa. Un oggetto pesa circa lo 0,5% in più ai poli che all’equatore. Se si vuole battere un record, l’ideale sarebbe Città del Messico, che unisce caratteristiche favorevoli di altitudine e latitudine e fa sì che la gravità sia g=9,779 m/s2 mentre uno dei peggiori campi di atletica sarebbe Oslo o Helsinki, dove g=981,9 m/s2.
• In genere i velocisti espongono all’aria un’area frontale di circa 0,42 metri quadri con un coefficiente di resistenza di 1; questo fa sì che un velocista maschio di livello olimpionico che corre a 10 m/s in assenza di vento consumerà circa il 3% della sua energia per vincere la resistenza dell’aria.
• Tra gli sport olimpici il cui scopo è quello di segnare un goal dentro una porta, l’ordine di difficoltà crescente nel segnare un rigore in base alle dimensioni della porta e la distanza del dischetto è: hockey su prato, calcio, pallamano e pallanuoto.
• Un paracadutista del peso di 60 chilogrammi in caduta con braccia e gambe divaricate raggiunge la velocità terminale (chiamata così non perché il paracadute non si apre, ma perché è il risultato finale della caduta in un mezzo che oppone resistenza, in questo caso l’aria) di circa 50 m/s; supererebbe gli 80 m/s se cadesse a capofitto con la configurazione corporea più aerodinamica. La velocità terminale dipende dal peso dell’acrobata e decrementa rapidamente a soli 10 m/s all’apertura del paracadute.
• Il leggendario pilota dell’aviazione americana Joseph Kittinger, detentore per oltre 50 anni del record per il volo in caduta libera più lungo (prima che Felix Baumgartner realizzasse l’impresa di lanciarsi da 39 chilometri di altezza) è l’uomo che ha provato sul proprio corpo la forza centrifuga più alta: oltre 20G. Durante uno dei suoi spettacolari salti, il mancato funzionamento del paracadute lo ha fatto cadere a vite piatta a circa 120 giri al minuto.
• Nelle gare di fondo di oltre 800 metri è molto difficile correre ad altitudine elevata perché l’assorbimento dell’ossigeno da parte degli organismi non acclimatati diminuisce del 10-15%.
• Le Olimpiadi di Città del Messico del 1968 furono le prime in cui vennero utilizzati cronometri elettrici completamente automatici con precisione di 0,01 secondi. Da allora in poi nelle tabelle delle performance si distinsero quelle cronometrate a mano (che parevano sempre più veloci) da quelle cronometrare elettricamente.
• Nel 2002 si diffuse la preoccupata voce che gli euro belgi tendessero a cadere di “testa”, il lato in cui era raffigurato re Alberto II, per via della distribuzione del peso. Per fortuna non c’era nulla di cui preoccuparsi quando si lanciavano gli euro belgi all’inizio delle partite di calcio. Rendere un lato più pesante dell’altro non crea alcuna pre-tendenza di rilievo: la moneta continua a ruotare in aria attorno a un asse che passa per il suo baricentro, indipendentemente da quanto asimmetrica essa sia in termini di peso.
• Usain Bolt, primatista mondiale nei 100 meri con 9,58 secondi, potrebbe ottenere un tempo migliore senza necessariamente correre più veloce. Alle Olimpiadi di Pechino il giamaicano ha avuto infatti uno dei tempi di reazione allo starter più lenti (0,165 secondi contro 0,134, 0,142, 0,145 dei migliori). Se Bolt riducesse il suo tempo di reazione a 0,13, che è ottimo ma non eccezionale, potrebbe portare il suo record a 9,56 secondi; se lo portasse al minimo consentito dal regolamento, ovvero 0,1 secondi, avrebbe come risultato 9,53 secondi. Inoltre ai velocisti è permesso correre con un vento a favore di 2 m/s, ma Bolt ha realizzato il primato mondiale con soli +0.6 m/s. Con le condizioni climatiche favorevoli e il miglior tempo di reazione potrebbe abbassare il record mondiale a 9.51. Il tutto senza correre più veloce.
• Quale tra tennis, baseball e cricket richiede rifelssi più rapidi? Nel cricket i lanciatori più forti raggiungono velocità di oltre 160 km/h, equivalenti a 45 m/s e lanciano con una breve rincorsa; se il lancio viene effettuato a 19,12 metri di distanza dal battitore, quest’ultimo ha 19,12/45=0,42 secondi di tempo prima che la palla colpisca la mazza. Nel baseball il lanciatore non prende rincorse e si trova a 18,44 metri dal battitore. I lanciatori più forti possono scagliare la palla a 160 km/h. Ne va che il tempo di reazione a disposizione del battitore è di soli 18,44/45=0,41 secondi. E il tennis? Greg Rusedski ha battuto in servizio a 240 km/h nel 1998 a Indian Wells. Se postuliamo che un eccellente servizio venga battuto a 225 km/h (62,6 m/s) e ignoriamo le eventuali perdite di velocità che si registrano quando la palla rimbalza nell’area di servizio, chi riceve ha circa 25,16 (distanza in metri media tra i due giocatori)/62,6= 0,40 secondi per reagire. In conclusione i tre diversi sport hanno portato la reazione umana al limite allo stessa maniera.
• Per adolescenti che hanno un ritmo di crescita e un livello di maturità fisica diversi, le differenze di età sono molto significative. I bambini nati nel primo trimestre dell’anno scolastico (da settembre a dicembre) sono in media più alti e più forti di quelli nati negli ultimi trimestri e hanno un vantaggio concreto: tendono più stesso ad entrare nelle squadre scolastiche ed è più probabile che diventino atleti di successo.
• Durante le Olimpiadi di Parigi del 1900 una coppia di canoisti olandesi lasciò a terra il suo timoniere perché convinti che fosse troppo pesante e al suo posto prelevò tra la folla degli spettatori un bambino di 10 anni. Malgrado l’inesperienza del ragazzino i due vinsero la medaglia d’oro. Dopo la gara il bambino sparì nel nulla prima che si riuscisse a capire chi fosse.
• Quante figurine bisogna comprare per completare un album supponendo che ogni figurina venga prodotta in numero uguale e abbia la stessa probabilità di trovarsi nel pacchetto che compreremo? Supponendo una collezione di 50 figurine sportive, sarà necessario comprarne in media 225. Considerando la difficoltà a completare un album, poiché c’è sempre un tassello introvabile, viene da pensare che i produttori di figurine non facciano questi calcoli.
• La riduzione di massa di una ruota di una bicicletta da corsa darà un beneficio triplo o quadruplo al corridore rispetto alla stessa riduzione di massa nel telaio.
• Tuffandosi dalla pedana posta a 10 metri sul livello dell’acqua della piscina, un tuffatore raggiunge la velocità di 14 m/s (50 km/h). Questo vuol dire che il tempo a sua disposizione per effettuare capriole e avvitamenti in aria è di appena 1,4 secondi. Supponendo che l’atleta voglia fare tre capriole e mezzo in aria, ciò significa 3,5 rotazioni in 1,4 secondi o 2,5 rot/s. Sono 150 rotazioni al minuto ed equivalgono ai 200 rpm dell’orlo esterno di un CD che gira nel lettore. Un tuffatore che si lancia dal trampolino elastico posto a 3 metri invece, può sfruttare il balzo verso l’alto prima di cadere in piscina; ne va che la parte aerea del tuffo dura 1,8 secondi, un tempo maggiore rispetto a chi si tuffa da 10 metri.
• Qual è lo sport più estremo? Il pilota di dragster. Questi razzi a 4 ruote coprono una distanza di circa 400 metri in 4,5 secondi, partendo da fermi. Hanno un’accelerazione maggiore di un razzo della NASA e raggiungono una velocità massima di 530 km/h. Il pilota subisce una accelerazione e una decelerazione di 6g ed è gravemente esposto al rischio di distacco della retina.
• Secondo le statistiche il 90% della popolazione è destrimano, il 10% è mancino. Cosa succede quando destrimani e mancini si affrontano in sport come boxe, baseball, cricket, scherma o judo? I destrimani incontrano avversari destrimani nel 90% dei casi, mentre hanno l’esperienza insolita di confrontarsi con mancini solo nel 10% delle gare. I mancini invece si misurano con destrimani nel 90% dei casi e, forti della loro esperienza, sono meglio equipaggiati per vincerli di quanto non lo siano i destrimani per vincere loro. I mancini affrontano altri mancini solo nel 10% degli incontri, ma nessuno dei due contendenti risulterà in svantaggio rispetto all’altro. Però il confronto tra destrimani e destrimani e mancini e mancini è alla pari, mentre nella gara tra mancini e destrimani i primi hanno un notevole vantaggio a causa della maggiore esperienza di incontri con avversari che usano la destra.
• La maratona si compie in 42,195 chilometri. Ma non è sempre stato così. Dalla prima edizione di Atene del 1896 fino a quella del 1920 la distanza da percorrere non aveva un valore prestabilito, variò infatti tra i 40 e i 42 chilometri circa, l’importante era che tutti gli atleti gareggiassero alla pari. La distanza che oggi è ufficiale è da attribuirsi alla famiglia reale britannica. Il percorso di 42,195 chilometri fu utilizzato per la prima volta, e poi abbandonato fino al 1924, quando le Olimpiadi si tennero a Londra nel 1908. La famiglia reale chiese e ottenne che la maratona partisse di fronte alle porte del castello di Winsor e che terminasse sulla pista del White City Stadium, dove era stato collocato il palco reale dove sedeva re Edoardo VII.
• Le medaglie d’oro vennero assegnate per la prima volta alle Olimpiadi del 1904. Fino ad allora venivano consegnate ai vincitori coppe e altri trofei. Già nel 1912 l’oro puro venne rimpiazzato con argento sterling rivestito di sei grammi d’oro. Tocca ad ogni nazione ospite dei Giochi fabbricare le medaglie per gli atleti.
• Il vincitore dei 200 metri stile libero alle Olimpiadi parigine del 1900 ricevette come premio una statuetta equestre in bronzo.
• I portieri di calcio tendono a tuffarsi più a destra che a sinistra nel tentativo di parare un calcio di rigore. Secondo la teoria del premio Nobel per l’economia John Nash nota come “l’Equilibrio di Nash”, chi calcia il rigore dovrebbe tirare il 37% delle volte a sinistra, il 29% al centro e il 34% a destra; per chi para invece la strategia migliore sarebbe tuffarsi il 44% delle volte a sinistra, il 13% al centro e il 44% a destra. Se entrambi adottassero questa strategia ottimale sarebbero segnati l’80% dei rigori.
• La differenza dei record del nuoto tra uomini e donne nelle diverse discipline è costantemente di 3 secondi.
• Le norme riguardanti la simmetria di braccia e gambe nella rana sono oggi rigorose: perché lo stile sia considerato regolare queste devono infatti essere tenute sott’acqua e parte della testa deve sempre affiorare dall’acqua. Alle Olimpiadi di Melburne del 1956 parecchi ranisti coprirono lunghi tratti di vasca completamente sotto la superficie permettendo così una notevole riduzione della resistenza dell’acqua creata dall’attrito del continuo frangersi della superficie. Il nuotatore giapponese Masaru Furukawa gareggiò in ossequio alle regole dell’epoca e vinse i 200 metri percorrendo le tre prime vasche e buona parte dell’ultima interamente sott’acqua. In seguito le regole vennero cambiate.
• L’insolita punteggiatura del tennis proviene dalla Francia medievale dove è stato inventato l’antenato di questa disciplina. Game e set sono infatti decisi con il punteggi di 15, 30 e 40 e il sistema forse trae origine dai quarti d’ora battuti da un orologio posto a bordo campo. Quando un giocatore segnava un punto, si spostava la lancetta di un quarto d’ora. Probabilmente si passò da 45 a 40 minuti per permettere di usare i punteggi di 40, 50 e 60 e coprire così il “vantaggio”, la parità e il deuce.
• Molti termini del tennis derivano dal francese: deuce da “deux” (due), che significa che bisogna segnare altri due punti; “love” che sta per zero e che deriverebbe da “l’oeuf” (uovo, simbolo dello zero); forse la stessa parola tennis deriva da “tenez” (prendete), gridato all’avversario durante un servizio.
• Solo un quinto delle velocità di un giavellotto scagliato è dato dalla rincorsa del lanciatore: il resto è dato dalla velocità del braccio che lancia.
• Dal 1981 la Football Association, la lega calcistica inglese, modificò radicalmente il sistema di assegnazione dei punti passando dai 2 per la vittoria a 3 e mantenendo un punto per il pareggio. Questo ha fortemente spostato gli equilibri dei campionati verso quelle squadre votate alla vittoria piuttosto che al pareggio. Ai tempi dei 2 punti a vittoria si poteva vincere il campionato con 60 punti in 42 partite e questo faceva sì che una squadra che ipoteticamente pareggiasse tutte e 42 le partite giocate si trovasse nella prima metà della classifica. Oggi, con 3 punti a vittoria, alla squadra campione servirebbero oltre 90 punti in 38 partite e una squadra che otterrebbe tutte “ics” si troverebbe con i suoi 38 punti appena fuori dalla zona retrocessione.
• Così è andata la partita di calcio più bizzarra della storia: Nell’ultima partita del girone di qualificazione della Shell Caribbean Cup del 1994, le Barbados dovevano battere con almeno due gol di scarto Grenada per passare il turno. Gli organizzatori avevano introdotto una nuova regola per dare una differenza reti a quelle squadre che vincevano ai tempi supplementari segnando un “golden goal” poiché questi avrebbe messo fine alla partita e non si sarebbe potuto vincere con più di un goal di scarto; si decise così di assegnare al “golden goal” il valore di due reti. A sette minuti dal triplice fischio le Barbados vincevano solo 2-1 e capirono che era più proficuo segnare un autogol e provare a vincere ai supplementari grazie al “golden goal” doppio, e così segnarono nella propria porta a tre minuti dal novantesimo. Grenada si rese conto che se avesse realizzato un goal in una qualsiasi delle porte prima dello scadere dei minuti regolamentari si sarebbe qualificata per la differenza reti e iniziò ad attaccare la propria porta. Barbados si mobilitò in massa a difendere la porta di Grenada e portare così la partita ai supplementari. Alla fine, giunti ai supplementari, Barbados colse di sorpresa Grenada attaccando la porta degli avversari segnando il gol decisivo alla qualificazione.
• Nell’antica Grecia i velocisti che facevano falsa partenza venivano frustati dagli ufficiali di gara.
• Alcuni degli sport Cenerentola riconosciuti, come scacchi e bridge, non saranno mai ammessi alle Olimpiadi perché privi di una dimensione fisica.
• Il tiro alla fune è stato sport Olimpico dal 1900 al 1920 e la Gran Bretagna, ultima nazione a conquistare la medaglia d’oro, è al primo posto nel medagliere con due ori, due argenti e un bronzo.
• La disciplina del Triathlon si compone di una nuotata di 1,5 chilometri, di una pedalata in bicicletta di 40 chilometri e una corsa su strada di 10. Alcuni triatleti sono soprattutto velocisti, altri nuotatori o ciclisti nati, ma la quantità di tempo a disposizione per dare il meglio in una delle tre specialità è fortemente a favore dei ciclisti. Con le regole odierne il vincitore passa solo il 16,7% del suo tempo a nuotare, il 28,8% a correre e un incredibile 54,2% a pedalare. Vi è un evidente squilibrio in questa gara.
• I costumi in poliuretano idrorepellente banditi nel 2010 dalla Federazione Internazionale di Nuoto ma utilizzati per produrre record mondiali fino a qualche anno fa, riuscivano a ridurre l’attrito del nuotatore nell’acqua dell’8%. La resistenza che l’acqua oppone a un corpo umano in movimento al suo interno è circa 780 volte maggiore della resistenza dell’aria.
• I cinque sport previsti nel Pentathlon – tiro a segno, scherma, equitazione, nuoto e corsa – furono scelti in origine perché rappresentavano le abilità necessarie all’ideale soldato di cavalleria di fine Ottocento per sopravvivere dietro le linee nemiche.
• Le più lunghe battaglie degli atleti contro il caldo sono quelle dei maratoneti. I concorrenti fanno di tutto per mantenersi sempre idratati: se si aspetta di avere sete è troppo tardi. Ad Atene 2004 Paula Radcliffe, prima che iniziasse la corsa, indossò una giacca con le tasche piene di ghiaccio.
• Il corridore britannico Don Thompson vinse la medaglia d’oro nei 50 km di marcia alle Olimpiadi di Roma. Si preparò al clima caldo romano facendo ginnastica in bagno con 40 gradi usando condizionatori elettrici e pentole di acqua bollente per aumentare gradi e umidità. All’epoca gli atleti non avevano sponsor e Thomposon lavorava dalle 9 alle 17 in ufficio. Doveva alzarsi ogni mattina alle 4 per fare lunghe sessioni di allenamento e poi scappare a lavoro. Ma alle Olimpiadi di Roma le fatiche furono premiate. La temperatura durante la marcia superò i 30 gradi e i suoi avversari si afflosciarono uno dopo l’altro. Thompson finì in testa a metà percorso e non fu più superato vincendo con 17 secondi di vantaggio sul secondo in un tempo da record olimpico.
• Corridori bassi o magrolini fanno meno fatica a mantenersi freschi quando corrono in condizioni di grande calura.
• Alle Olimpiadi del 1932 un giudice di gara perse il conto delle piste che erano state percorse nei 3000 metri a ostacoli e fece segno agli atleti di fare un ulteriore giro. Il corridore che si trovava in seconda posizione alla fine dei 3000 metri concluse in terza posizione alla fine del giro in più.
• Una massa di 100 Kg pesa di più a latitudini alte che a latitudini basse e quindi occorre una forza maggiore per sollevarla sopra la testa. Un oggetto pesa circa lo 0,5% in più ai poli che all’equatore. Se si vuole battere un record, l’ideale sarebbe Città del Messico, che unisce caratteristiche favorevoli di altitudine e latitudine e fa sì che la gravità sia g=9,779 m/s2 mentre uno dei peggiori campi di atletica sarebbe Oslo o Helsinki, dove g=981,9 m/s2.
• In genere i velocisti espongono all’aria un’area frontale di circa 0,42 metri quadri con un coefficiente di resistenza di 1; questo fa sì che un velocista maschio di livello olimpionico che corre a 10 m/s in assenza di vento consumerà circa il 3% della sua energia per vincere la resistenza dell’aria.
• Tra gli sport olimpici il cui scopo è quello di segnare un goal dentro una porta, l’ordine di difficoltà crescente nel segnare un rigore in base alle dimensioni della porta e la distanza del dischetto è: hockey su prato, calcio, pallamano e pallanuoto.
• Un paracadutista del peso di 60 chilogrammi in caduta con braccia e gambe divaricate raggiunge la velocità terminale (chiamata così non perché il paracadute non si apre, ma perché è il risultato finale della caduta in un mezzo che oppone resistenza, in questo caso l’aria) di circa 50 m/s; supererebbe gli 80 m/s se cadesse a capofitto con la configurazione corporea più aerodinamica. La velocità terminale dipende dal peso dell’acrobata e decrementa rapidamente a soli 10 m/s all’apertura del paracadute.
• Il leggendario pilota dell’aviazione americana Joseph Kittinger, detentore per oltre 50 anni del record per il volo in caduta libera più lungo (prima che Felix Baumgartner realizzasse l’impresa di lanciarsi da 39 chilometri di altezza) è l’uomo che ha provato sul proprio corpo la forza centrifuga più alta: oltre 20G. Durante uno dei suoi spettacolari salti, il mancato funzionamento del paracadute lo ha fatto cadere a vite piatta a circa 120 giri al minuto.
• Nelle gare di fondo di oltre 800 metri è molto difficile correre ad altitudine elevata perché l’assorbimento dell’ossigeno da parte degli organismi non acclimatati diminuisce del 10-15%.
• Le Olimpiadi di Città del Messico del 1968 furono le prime in cui vennero utilizzati cronometri elettrici completamente automatici con precisione di 0,01 secondi. Da allora in poi nelle tabelle delle performance si distinsero quelle cronometrate a mano (che parevano sempre più veloci) da quelle cronometrare elettricamente.
• Nel 2002 si diffuse la preoccupata voce che gli euro belgi tendessero a cadere di “testa”, il lato in cui era raffigurato re Alberto II, per via della distribuzione del peso. Per fortuna non c’era nulla di cui preoccuparsi quando si lanciavano gli euro belgi all’inizio delle partite di calcio. Rendere un lato più pesante dell’altro non crea alcuna pre-tendenza di rilievo: la moneta continua a ruotare in aria attorno a un asse che passa per il suo baricentro, indipendentemente da quanto asimmetrica essa sia in termini di peso.
(a cura di Daniele Assorati)