6 novembre 2013
Tags : Federico Grom
Biografia di Federico Grom
Torino 1973. Imprenditore. Economista. Fondatore con Guido Martinetti (vedi) dell’omonima azienda di gelato (detengono entrambi il 45,24% delle quote della Spa).
• Azienda Grom, nata nel 2003, ha 65 punti vendita in tutto il mondo (di cui 56 in Italia, tre negli Stati Uniti, tre in Giappone e uno a Parigi), 600 dipendenti, un fatturato di 28,7 milioni di euro nel 2012 (con una perdita, la prima dal 2003, di 911 mila euro). Le materie prime, selezionatissime e prive di additivi, coloranti e conservanti, sono tutte mescolate nel laboratorio principale di Torino e le miscele liquide vengono poi distribuite tre volte a settimana nei vari punti vendita. «Agli inizi, compravano la frutta migliore dai contadini piemontesi. Poi, per controllare meglio la filiera, hanno acquistato i frutteti e li hanno chiamati Mura Mura» (Marisa Fumagalli). [Cds 22/6/2012] Nel 2011 Illy è entrato nell’azienda investendo 2,5 milioni di euro per sottoscrivere un aumento di capitale del 5%.
• «Il nostro non è un gelato artigianale, il termine artigianale non vuol dire necessariamente qualità. Che qualità c’è a tenere sotto il banco semilavorati industriali da mescolare con polvere e acqua? Dire artigianale dovrebbe significare che un prodotto è fatto alla perfezione, sia nel caso di una borsa di pelle che di un piatto di pasta» (a Stefania Rossini) [l’Espresso 8/7/2013].
• Vita Origini fiumane, il padre arrivò a Torino da profugo nel dopoguerra. Ha frequentato le elementari e medie alla Sacra Famiglia, il liceo scientifico al San Giuseppe, laurea in Economia e Commercio, una carriera da analista finanziario che sembrava avviata: «Intorno ai 14 anni, dopo aver visto il film Wall Street, sognavo di lavorare in Borsa» (a Niccolò Zancan) [Sta 26/9/2010]. Poi con l’enologo Guido Martinetti, conosciuto al liceo e diventato suo amico durante il servizio militare, decise di aprire un piccolo laboratorio di gelato a Torino. «“Voglio fare il gelato più buono del mondo” annuncia Guido, l’esperto di vini sofisticati, all’amico Federico, genietto dei numeri e della gestione d’impresa: l’incontro avviene all’alba del 2000 in un parcheggio torinese e la folgorazione di Guido deriva dalla lettura di un articolo di Carlin Petrini sulle eccellenze italiche, a cui manca solo il gelato» (Maria Luisa Agnese) [Cds 28/4/2012].
• «Per aprire la prima gelateria a Torino, in piazza Paleocapa, nel 2003, siamo partiti con un investimento di 32 mila 500 euro a testa. Io li avevo, Guido ha fatto un mutuo. Eravamo in ritardo con i lavori, Guido ha fatto il gelato fino alle sette di mattina. Abbiamo aperto alle 12. Piazzetta Paleocapa era piena di amici. Dopo un mese e mezzo ci siamo accorti che le cose stavano andando molto meglio del previsto» (a Niccolò Zancan).
• Nel 2012 ha scritto insieme a Martinetti il libro Grom. Storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori (Bompiani).
• Grom e Martinetti sono soprannominati anche i Dolce e Gabbana del gelato: «Chi ha messo in giro questa voce forse voleva farci un dispetto, ma invece ci ha gratificato perché D&B sono una coppia imprenditoriale straordinaria. La differenza è che il matrimonio tra me e Guido è bianco perché siamo entrambi irriducibilmente eterosessuali. Io, monogamo per costituzione, vivo da undici anni con la stessa donna. Lui, farfallone amoroso, non trova pace» (a Stefania Rossini, cit.).