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 2013  novembre 01 Venerdì calendario

Per Air France Alitalia vale zero • Le spese della compagnia di bandiera italiana • Il ministro Cancellieri in aiuto dei Ligresti • Sono sotto sigillo tutte le armi chimiche siriane • Scontri a Roma tra polizia e manifestanti per il diritto alla casa • A Bari vietati gli sguardi di sfida • Gli Stati Uniti criticano la politica economica della Germania • Gli italiani che emigrano in Albania • Cosa c’è nella borsetta delle donne


Alitalia/1 Air France-Klm ieri ha portato a zero il valore del suo 25% in Alitalia ma non ha cambiato strategia: vuole acquisirla alle proprie condizioni, col minor dispendio possibile, senza accollarsi il debito che attualmente supera il miliardo. Per raggiungere questo scopo è molto probabile che entro il 14 novembre, se nulla dovesse cambiare, Af-Klm non sottoscriverà neppure l’aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia per la propria quota, diluendosi all’11% e lasciando al governo e alle banche la difficile decisione se entrare davvero nel capitale di una compagnia in grave difficoltà. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Alitalia/2 Alcune spese dell’Alitalia negli anni passati. La sede della Magliana, costata 250 miliardi di lire, dopo aver venduto per 90 miliardi quella dell’Eur. Le 60 sedi estere che si trovò il commissario Augusto Fantozzi nel 2008 rimaste aperte per anni, nonostante gli scali coperti dalla compagnia italiana si fossero ridotti a una quindicina: la sede di Heathrow aveva 300 dipendenti, ma Alitalia aveva dipendenti anche in Libia e in Senegal. Adirittura due sedi indiane: Mumbai e Delhi, più uffici Hong Kong, dove non arrivavano più da tempo nemmeno i cargo ma c’erano ancora 15 dipendenti e un conto da 1.200 dollari al giorno all’hotel Hyatt. Alitalia pagò, inoltre, per un anno intero 600 stanze negli hotel intorno a Malpensa destinate agli equipaggi che avrebbero dovuto fare base nello scalo varesino e rimaste ovviamente vuote. Capitolo sponsorizzazioni: il nome di Alitalia si vide su pettorali delle gare podistiche di Ostia, in stadi di pallavolo a Varese, sul giornalino dell’Eur. A pochi mesi dal tracollo fu sventata la sponsorizzazione di una mostra di abiti da sposa a Tokyo. Tra le spese, il doppio restiling della rivista di bordo, Ulisse 2000, famosa per le collaborazioni di alcune delle firme giornalistiche più note (e, forse, più pagate). Il primo assegnato a una società dell’ex collaboratrice dell’ex gran maestro della massoneria Armando Corona, compensata con 10mila euro al mese. Il secondo affidato a una ditta di cui era proprietario per metà l’attore Pino Insegno, che partecipò anche a uno spettacolo alla Sala Umberto di Roma con tanto di attori e attrici vestiti da piloti e hostess per festeggiare i 60 anni dell’Alitalia. Idea poi replicata a New York, stavolta senza Insegno, per i 50 anni del primo volo da Roma. Il tutto accadeva poche settimane prima che saltasse la vendita ad Air France (Rizzo, CdS).

Cancellieri Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia, compare nell’inchiesta di Torino sul caso Fonsai: non è indagata, ma si interessò al telefono della salute di Giulia Ligresti che in carcere aveva smesso di mangiare. Dopo dieci giorni dall’interessamento del ministro, la figlia di Salvatore Ligresti è andata agli arresti domiciliari. Quando era in carcere, il ministro si mise «a disposizione» della famiglia, così come risulta dalle intercettazioni telefoniche nelle mani dei magistrati. Il ministro della Giustizia è amica della famiglia Ligresti, mentre suo figlio Piergiorgio Peluso, ha lavorato per la Fonsai. Ha scritto il ministro: «Era mio dovere intervenire nel momento in cui sono venuta a conoscenza delle condizioni psicofisiche di Giulia Ligresti. Mi sono comportata nello stesso modo quando sono pervenute al mio ufficio segnalazioni, da chiunque inoltrate, che manifestassero preoccupazioni circa le condizioni psicofisiche di persone in stato di detenzione».

Siria L’Opac, l’Organizzazione internazionale per la proibizione della armi chimiche, ha annunciato di aver messo sotto «sigilli non violabili» mille tonnellate di agenti letali e 290 tonnellate di armamenti pronti all’uso e di aver reso inutilizzabili tutti gli impianti dichiarati dal regime siriano per la produzione e l’assemblaggio di armi chimiche. La distruzione completa avverrà probabilmente entro il 30 giugno 2014.

Scontri A Roma scontri tra movimenti di lotta per la casa e forze dell’ordine. Dopo il sit-in a Montecitorio, è partito un corteo dal quale, a un certo punto, si sono staccati circa 200 manifestanti che hanno tentato di forzare un blocco in via del Tritone. Alla fine ci sono stati 8 denunciati per manifestazione non autorizzata, 2 feriti (un poliziotto e un carabiniere) e 13 contusi (9 agenti e 4 militari dell’Arma).

Sguardi Michele Emiliano, sindaco di Bari, ha firmato un’ordinanza che recita: «Si fa divieto di sostare con atteggiamento di sfida, presidio o vendetta». È abitudine, infatti, che gli uomini restino a fissarsi per parecchio tempo, per vedere chi abbassa prima lo sguardo in segno di resa (Carrisi, CdS).

Germania Il Tesoro americano ha accusato, per la prima volta in modo esplicito, la Germania di attuare una politica economica troppo egoista che danneggia i suoi partner dell’Europa meridionale e soffoca l’economia globale: «La crescita anemica della domanda interna tedesca e la dipendenza di questo Paese dalle esportazioni hanno ostacolato il ribilanciamento delle economie proprio quando a diversi altri Paesi dell’eurozona era stato chiesto di contribuire all’aggiustamento frenando la loro domanda interna e comprimendo le importazioni. Il risultato di tutto ciò è stato una tendenza deflazionista prima dell’area dell’euro e poi dell’economia mondiale».

Albania Italiani che emigrano in Albania. Una ricerca Istat del 2012 registra 1.460 aziende con almeno un socio italiano. La stima si stringe a 600 se si considerano quelle operative. Sono 500 gli italiani residenti, 1.800 i permessi di soggiorno in corso (su una popolazione di 2,8 milioni). Quasi un migliaio, infine, i connazionali che studiano medicina all’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, gemellata con Roma Tor Vergata. In tutto, dunque, ci sono circa 3.000 italiani che sono andati a cercare lavoro e formazione in Albania (Berizzi, Rep).

Borsette I grandi magazzini John Lewis di Londra hanno calcolato che la borsetta di ogni donna vale circa 1.200 sterline, senza calcolare il contante. Innanzitutto c’è il prezzo della borsa stessa (249 sterline per la Ted Baker, la più venduta a Londra). Dentro ci sono: rossetto, profumo, crema per la pelle, una spazzola, un mascara, un fondotinta e un correttore, un borsellino, occhiali da solem una sciarpa, un paio di gianti, un piccolo ombrello, il telefonino, un mini tablet (Sabadin, Sta).

(a cura di Daria Egidi)