7 marzo 1995
Sequestrati a De Lorenzo beni per 1900 miliardi
• La cifra stabilita dalla Corte dei Conti nel sequestro conservativo di tutte le ricchezze di De Lorenzo è di 1900 miliardi, che servirebbero a risarcire il danno erariale provocato con l’affaire delle tangenti imposte alle ditte produttrici di medicinali. Questo non significa che da oggi l’ex ministro della Sanità è un poveraccio. Ciò che era suo continua ad esserlo, ma non può disporne: non può vendere una delle tante case che possiede, non può intestare ad altri i terreni di famiglia, non può fare operazioni con le quote societarie di cui è titolare, non può spendere i soldi della liquidazione né quelli degli ultimi stipendi. Tutto congelato. In attesa dell’eventuale confisca (o dissequestro) dei beni. Che sono tantissimi. Si va dalla casa in via Stazio con vista sul golfo, dove l’ex ministro trascorse gli arresti domiciliari prima di tornare in carcere, ad altri sei appartamenti, tutti sulla collina di Posillipo. Poi ci sono le ville capresi, una tutta sua e altre tre in comproprietà con alcuni parenti, e quattro uliveti ad Anacapri. Al patrimonio vanno aggiunte le eredità.