26 ottobre 2013
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Biografia di Alessandra Moretti
Vicenza 24 giugno 1973. Politico. Del Pd. Europarlamentare (2014-2015) ora candidata alla regione Veneto. Avvocato. Figlia di due insegnanti, papà marchigiano e sindacalista scolastico cigiellino. Nipote di un partigiano democristiano. Occhi smeraldini, paragonata a Carole Bouquet dei tempi d’oro. «Avere un aspetto piacevole nella vita agevola sempre, ma nella mia vita avrà influito sì e no il 10%» (a Vanity Fair). «Amazzone piddina» (Dagospia).
• Svolse l’attività di legale fino 2003 quando si candidò con i Ds alle comunali vicentine (non eletta). Nel 2007 si candidò per le Provinciali in una lista under 35 che sosteneva Giorgio Carollo, ex capo di Forza Italia nel Veneto (non eletta). Nel 2008 si mise in lista con Achille Variati, ex dc traslocato nel Pd e aspirante sindaco di Vicenza (eletti entrambi, Moretti divenne vicesindaco e assessore all’Istruzione). Poco dopo, l’incontro che decise la sua vita. Spedita da Vairati a Milano per un convegno di amministratori locali, fu notata dal Pd Filippo Penati, allora potente presidente della Provincia meneghina e fiduciario di Bersani. «Filippo della ragazza apprezzò le forme, l’improntitudine, la voglia di emergere. Avvertì il capo a Roma che aveva trovato una tipa tosta, buona anche per le comparsate in tv. Bersani si fidò» (Giancarlo Perna) [il Giornale 21/10/2013]. Bersani la nomina portavoce nella campagna elettorale 2013, le dà un seggio parlamentare e la manda in tv.
• Su Bersani: «È bello come Cary Grant». Su D’Alema: «Intelligentissimo e simpatico. Quando l’ultima vota ha parlato in tv per difendersi mi sono commossa». Su Renzi: «Costruito a tavolino e maschilista». Su Cuperlo: «Rappresenta l’idea di sinistra e di Paese che ho. È il più vicino alla mia storia politica, ma se dovesse vincere Renzi io un minuto dopo mi metterei a lavorare per lui».
• Moretti ruppe con Bersani il 18 aprile, quando questo ordinò di votare Franco Marini per il Quirinale e lei invece votò scheda bianca, contribuendo alla sua fine politica del capo (lui le tolse il saluto).
• «Bella è bella. Ma la sua personalità non piace. Dicono sia arrivista, impreparata, pasticciona. Le rimproverano – e qui scatta l’invidia – di essere sempre in tv a parlare in nome dell’intero Pd senza che nessuno – e qui c’è del vero – l’abbia autorizzata a farlo. Insomma, sgomita e strafà» (Perna).
• «Io, la Boschi, la Madia... Noi siamo politiche ladylike: brave, belle e intelligenti» (a Nino Luca).
• Quando svolgeva la professione di avvocato, aveva uno studio legale con un’amica di nome Alessandra Graci: «Bionda e bellissima, tra l’altro. C’era chi ci chiamava le “Charlie’s angels del foro”».
• Nel 2014 eletta eurodeputato 230mila preferenze alle europee.
• Il 15 gennaio 2015 dà le dimissioni dall’Europarlamento per candidarsi a governatore del Veneto (Non eletta). Davide Vecchi: «Sfoggia il dialetto, abbraccia le istanze autonomiste e giura di essere “la prima politica della storia a impegnarsi davvero per il territorio”. Garantisce: “Io non faccio promesse che non posso mantenere, piuttosto sto zitta”».
• «Se perdo la sfida a guidare la Regione rimango qui in Veneto, certo».
• «Sono una bravissima cantante, peraltro, insieme a tutte le altre cose che faccio splendidamente, cucino anche benissimo».
• Nell’estate 2013 Diva e Donna le attribuì un flirt con Massimo Giletti (foto al mare insieme). Lui negò, lei nicchiò. Separata da Tommaso, avvocato pure lui. Due figli: Guido (2006) e Margherita (2008): «È stata una scelta consapevole e sofferta che ho condiviso con il mio ex marito. Ci siamo fatti aiutare da una psicoterapeuta della famiglia per trovare le parole giuste per dirlo ai ragazzi. Bisogna capire che non si può gestire tutto da soli».
• «Non è male essere single a quarant’anni perché adesso so chi sono, cosa voglio. La vita e i dolori insegnano. Non mi sento sola, ho tanti amici, tanto lavoro da fare, e tanto da stare coi miei ragazzi».
• Dice di aver avuto in tutto cinque fidanzati: «Dai 15 anni in poi. Sono una bacchettona. Anzi, una suora fatta e finita».
• «Io vado dall’estetista ogni settimana: cosa faccio? Ogni cosa, le meches, la tinta...vado a correre. Accompagno i miei figli di corsa, loro in bici io di corsa».