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 2013  ottobre 25 Venerdì calendario

È difficile per gli europei far finta di niente, visto che tra gli intercettati dei servizi americani c’è addirittura la Merkel, le cui conversazioni private giacciono registrate in qualche archivio informatico di Fort Meade, nel Maryland, dove ha sede l’ormai celebre National Security Agency

È difficile per gli europei far finta di niente, visto che tra gli intercettati dei servizi americani c’è addirittura la Merkel, le cui conversazioni private giacciono registrate in qualche archivio informatico di Fort Meade, nel Maryland, dove ha sede l’ormai celebre National Security Agency. L’altra sera Merkel ha telefonato direttamente a Obama (sarà stata intercettata anche questa conversazione?) e gli ha letteralmente dato una lavata di capo. Qualcosa come: «Egregio presidente, esigo spiegazioni immediate ed esaurienti, queste pratiche, se confermate, sono per me totalmente inaccettabili, le condanno nel modo più duro». Obama e anche il suo portavoce hanno risposto adoperando i verbi al presente e al futuro: «Non intercettiamo e non intercetteremo». Tutti hanno notato che manca la terza forma verbale: «non abbiamo intercettato».

Siccome sento dire che nelle medesime condizioni di Berlino si trovano altre capitali europee, non ci vorrebbe una qualche reazione unitaria della Ue?
Ieri era riunito a Bruxelles il Consiglio europeo e pare che qualcosa di unitario stia uscendo fuori. Herman van Rompuy ha detto che nella bozza di conclusioni del vertice c’è proprio un riferimento alla necessità di approvare la direttiva sulla protezione dati l’anno prossimo, «perché è importante ristabilire la fiducia». Martin Schulz, socialista, tedesco e presidente del Parlamento europeo, s’è messo sulla posizione di Hollande, «dobbiamo sospendere i negoziati sull’accordo per il libero scambio tra Stati Uniti ed Europa».  

Com’è possibile che gli americani non si siano resi conto di aver oltrepassato un limite...
La metà di tutti gli acquisti di armi nel mondo è fatta dagli americani. Di fatto, la difesa dell’Occidente è in mano Usa o direttamente o attraverso la Nato. Questo – lo dico per inciso – ci fa risparmiare anche un bel po’ di soldi. Ma ha instillato negli americani la certezza che su certe questioni hanno il diritto di fare come gli pare. Allo scandalo europeo, in questo momento, la stampa Usa risponde molto tepidamente. Gli americani hanno diviso i loro amici in tre gruppi. Primo gruppo: gli Stati Uniti. Secondo gruppo: i paesi dove si parla inglese (Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda). Terzo gruppo: tutti gli altri. Di questi altri ci si può fidare sì, ma solo fino a un certo punto. In particolare: l’attenzione tutta speciale riservata ai tedeschi era chiara fin da questa estate, quando si scoprì che le ambasciate di una quarantina di paesi teoricamente amici erano state imbottite di cimici, ma che i messaggi tedeschi intercettati ogni giorno erano 15 milioni contro, per esempio, i 4 milioni di messaggi italiani.  

• Cioè, per capirci, gli inglesi in questo stesso periodo di tempo non sono stati spiati?
Al contrario, gli inglesi hanno spiato insieme agli americani con un programma parallelo al Prism che si chiama Tempora e intervenendo direttamente sui cavi a fibre ottiche sottomarini che trasportano tutti i dati del pianeta. Tre di questi (SeaMeWe3, SeaMeWe4, Fea) hanno terminali anche in Italia, a Mazara del Vallo e a Palermo. Per inciso, le ricordo che la Sicilia è un grande bacino d’ascolto, a Niscemi c’è uno dei quattro antennoni del sistema Muos, autorizzato dopo parecchi patemi da Crocetta (gli altri stanno in Australia, in Virginia e alle Hawaii).  

Che senso ha farla tanto lunga con la nostra privacy, allora? Con le tecnologie disponibili, l’idea che ognuno di noi possa avere una sua intimità irraggiungibile per il prossimo mi pare sempre più peregrina.
Intanto, ogni volta che lei va su internet, qualunque cosa faccia, viene visto dai motori di ricerca i quali costruiscono rapidamente un suo profilo come consumatore o come elettore o come esteta o come amante. Avrà poi presente le decine di telecamere piazzate dappertutto: quanti assassini abbiamo preso grazie a questo? La contropartita è che se siamo passati in una certa strada, a una certa ora, qualcuno lo sa. Se prende un treno, un cervellone registra la sua data di partenza e di arrivo. Se telefona, la sua chiamata resta memorizzata in una cella. Eccetera eccetera. Per i professionisti dello spionaggio è una festa. La Merkel ha ragione, ma come si farà a spiegare a un software, che sorveglia un satellite o un cavo sottomarino, che tutti i cellulari del mondo sono intercettabili, memorizzabili e codificabili, tranne i seguenti (e tra i seguenti c’è evidentemente anche il cellulare della Merkel)?  

Obama che cosa ha intenzione di fare?
Pare che voglia rimuovere Keith Alexander, direttore della Nsa, e che sia pronto a mandar via anche un paio dei suoi vice.