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 2013  ottobre 24 Giovedì calendario

I servizi segreti americani ascoltavano le telefonate della Merkel • Berlusconi rinviato a giudizio per aver dato 3 milioni a De Gregorio • Un diciannovenne italiano ucciso in Inghilterra • Dopo un anno e mezzo di coma muore Alberto Musy • Dopo 39 anni la Loren chiude un contenzioso col fisco italiano • Balotelli ha un tutor • Fare soldi affittando l’auto


Merkel I servizi segreti americani (Nsa) controllavano anche il cellulare di Angela Merkel. La notizia è stata diffusa dal portavoce della cancelleria, Steffan Seibert: «Il governo federale ha ottenuto informazioni secondo le quali il telefono portatile della Cancelliera potrebbe essere stato sorvegliato dai servizi americani». Alla luce di tutto questo, ha proseguito, Angela Merkel ha chiamato Obama affermando «chiaramente» che se ciò fosse accaduto «andrebbe disapprovato categoricamente e considerato totalmente inaccettabile». La Casa Bianca ha negato le accuse. Preoccupazione anche a Roma dove il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha chiesto chiarimenti al segretario di Stato americano, John Kerry, per accertare che non ci siano state violazioni delle comunicazioni provenienti dall’Italia. Il capo della diplomazia americana ha garantito il governo che l’obiettivo dell’amministrazione Obama «è trovare il giusto equilibrio tra protezione della sicurezza e privacy dei cittadini».

Berlusconi A Napoli Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio insieme a Valter Lavitola. Sono accusati di aver dato 3 milioni di euro all’ex senatore Sergio De Gregorio per passare dal centrosinistra al centrodestra. Questi, reo confesso, ha richiesto il patteggiamento: accolto, è stato condannato a 20 mesi di carcere. Per Berlusconi e Lavitola il processo inizierà l’11 febbraio. L’ex senatore ha più volte raccontato di aver ricevuto un milione di finanziamento per il suo movimento politico Italiani nel Mondo, e due in nero. Denaro che sarebbe provenuto direttamente da Berlusconi e che gli sarebbe stato consegnato a più riprese da Lavitola, tra il 2006 e il 2008. [Sull’argomento leggi anche il fatto del giorno]

Delitto Joele Leotta, 19 anni. Amico di tutti e sempre allegro, originario di Nibionno, in provincia di Lecco, interrotti al terzo anno gli studi all’istituto per odontotecnici “Gandhi” di Besana Brianza, da pochi giorni se n’era andato da casa sua per trasferirsi a Maidstone, nel Regno Unito. Aveva affittato una camera con l’amico Alex Galbiati di Molteno e s’era messo a fare il cameriere al Vesuvius, un ristorante di veri napoletani. Contento, aveva scritto su Facebook: «Qui va alla grande, mi sto facendo un sacco di amici italiani, è pieno di ragazze». Domenica notte, uscendo dal lavoro, si sono trovati davanti nove lituani ubriachi e male intenzionati. Salirono in casa e si chiusero dentro. Ma quelli li seguirono, sfondarono la porta a calci e li pestarono così tanto da ammazzare Joele e mandare Alex all’ospedale. Qualcuno dice di aver sentito gridare: «Vieni qui a rubarci il lavoro, italiano di merda». Altri hanno smentito.

Musy È morto intorno alle undici di sera di martedì Alberto Musy, il consigliere comunale torinese aggredito a colpi di pistola il 21 marzo 2012. L’aggressore, un uomo bardato di impermeabile e casco, gli sparò nell’androne di casa. Per il momento è indagato Francesco Furchì, arrestato il 30 gennaio, ma non è ancora chiaro il movente.

Loren Nel 1974 Sophia Loren presentò una dichiarazione «a reddito zero», cioè un 740 senza quantificazione dell’importo. Dal punto di vista normativo, non equivalente alla omessa dichiarazione. La Loren chiarì che «per i film ai quali stava lavorando erano previsti compensi, ma da erogarsi negli anni successivi al 1974, in quanto era stata concordata una retribuzione pari al 50% proveniente dai ricavi della distribuzione». La finanza calcolò l’imponibile per 920 milioni. Con un condono fiscale l’attrice versò 552 milioni, pari al 60% dei guadagni. Una percentuale più leggera rispetto al 70% che si sarebbe potuto applicare. Di qui un lungo contenzioso col fisco: l’erario iniziò a chiedere il 10% mancante. Ieri la sentenza: giusto applicare l’aliquota più leggera, perché quella al 70% sarebbe stata opportuna se l’attrice avesse omesso di dichiarare il reddito.

Colazione Il pubblicitario Maurice Saatchi va tutti i giorni a fare colazione accanto alla tomba della moglie, Josephine Hart (Battista, CdS).

Tutor Filippo Ferri, ex capo della squadra mobile di Firenze, dirigente di polizia implicato nel caso del G8 di Genova e figlio dell’ex ministro dei lavori pubblici (noto come il ministro dei 110 all’ora), è da tempo il responsabile della sicurezza del Milan. Tra i suoi compiti, in questi giorni, c’è quello di fare da tutor a Balotelli (Currò, Rep).

Car sharing Potrebbe diventare abituale anche da noi il car sharing fai-da-te: proprietari di auto mettono la loro macchina a disposizione di chi non ce l’ha, dietro pagamento di affitto. L’auto in condivisione all’estero è già realtà: c’è la tedesca Tamyca (abbreviazione diTake my car)che ha più di 3mila auto in gestione, la francese Buzzcar ha 65mila utenti e 7.500 auto. In America Relay-Rides, attivo in 49 stati, invoglia solo aprendo il sito con lo slogan: «Guadagna 100 dollari al mese affittando la tua auto!». Funziona così: Il potenziale cliente che non possiede un’auto s’iscrive alla piattaforma inserendo documenti d’identità e patente. Anche i proprietari, una volta iscritti, garantiscono standard di sicurezza impegnandosi a mantenere la vettura in buone condizioni. Una volta individuata l’auto si prenota on line o tramite un’app direttamente dallo smartphone. Si paga quanto si usa, risparmiando una media del 50% rispetto alle normali società di noleggio, e al termine si restituisce l’auto consegnando le chiavi al proprietario o in un posto comodo per entrambi (Scalise, Rep).

Macchina Ogni anno si spendono circa 3.500 euro per la macchina (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)