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 2013  ottobre 11 Venerdì calendario

Appunti su Rosa Luxemburg

Io Donna, sabato 21 maggio 2011
Rosa «Ora è sparita anche la Rosa rossa, non si sa dov’è sepolta. Siccome ai poveri ha detto la verità / I ricchi l’hanno spedita nell’aldilà» (Bertold Brecht).

Cinciallegre «Eppure spero di morire sulla breccia; in una battaglia di strada o nel penitenziario. Ma il mio io più intimo appartiene più alle mie cinciallegre che ai “compagni”».

Morte Rosa e Karl Liebknecht, arrestati il 15 gennaio 1919 e portati all’Hotel Adlon, quartier generale dei Freikorps. Torturati e uccisi. Lei colpita alla nuca con il calcio di un fucile, finita con uno sparo in testa. Il suo corpo, buttato nel Landewehrkanal, un canale che corre parallelo al fiume Sprea.

Uccellini «È il primo, leggero fremito dell’imminente primavera - nonostante la neve e il gelo e la solitudine... noi crediamo che stia arrivando la primavera! E se, per impazienza, non dovessi sopravviverle, allora non dimenticatevi che sulla mia pietra tombale non dev’esserci inciso altro che il canto degli uccellini» (in carcere, nel 1916).

Vita Nata a Zamocz (Polonia) il 5 marzo del 1871, ultima di cinque figli, piccola di statura, vivace, a cinque anni sa leggere e scrivere, a quindici entra a far parte del movimento operaio rivoluzionario polacco, a diciotto è costretta a emigrare a Zurigo.

Letti Il padre, commerciante ebreo, così povero da essere costretto a impegnare i letti al Monte della Pietà.

Oche «Vorrei avere qualcuno che mi credesse quando dico che è solo per mezzo di incomprensioni ch’io mi trovo nel bel mezzo di questo vortice della storia umana, laddove in realtà io sono nata per guardare oltre le oche, nei campi» (lettera a Luise Kautsky).

Sanguinaria I compagni, che l’avevano soprannominata «Rosa la sanguinaria».

Leo Leo Jogiches, profugo e rivoluzionario lituano, conosciuto all’Università di Zurigo, suo compagno di vita per parecchi anni. Morto pochi giorni dopo Rosa, ucciso dai soldati mentre cercava di scovare gli assassini della Luxemburg.

Problemi «Sarei molto lieta se tu potessi dedicare almeno metà delle forze, dell’energia e della perseveranza che dimostri per i problemi del Pps ai nostri problemi» (lettera di Rosa a Leo).

Amore Rosa, che sognava una famiglia e voleva adottare un bambino. Leo, che credeva solo nel partito. Il loro amore, finito nel 1906.

Mulo «Ho una voglia maledetta di essere felice e sono pronta giorno dopo giorno a combattere per la mia “dose di felicità” con l’ostinazione di un mulo».

Aquile «Accade a volte alle aquile di scendere persino più in basso delle galline, ma mai alle galline di salire al livello delle aquile» (Lenin sulla Luxemburg).

Studi Rosa, che amava la natura e gli animali, non si separava mai dal suo gatto Mimi e si era messa a studiare le scienze naturali: in carcere, per distrarsi, leggeva la storia geologica della Germania e aveva classificato, nei suoi erbari, più di 250 piante.

Catene «Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene».

Lucrezia Dell’Arti