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 2013  ottobre 10 Giovedì calendario

Appunti su Liala

Io Donna, sabato 14 aprile 2011
Ala «Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome» (Gabriele D’Annunzio).

Innamorato L’innamorato, il marchese Vittorio Centurione Scotto, precipitato con l’idrovolante nel 1926.

Liala Amalia Liana Negretti Odescalchi, bella, spregiudicata, aristocratica, sconvolta dalla morte dell’innamorato per il quale ha abbandonato il marchese Cambiase suo consorte, torna da lui e per dimenticare si mette a scrivere romanzi rosa, con lo pseudonimo di Liala. Sua convinzione: «Il mio miglior romanzo è la mia vita».

Amore «L’amore è un sogno che non si può non sognare e nemmeno sognare del tutto».

Esaurito Un giorno consegna un libro ad Arnoldo Mondadori dicendogli: «L’ho scritto per non impazzire». Lui le telegrafa venti giorni dopo la pubblicazione, sconvolto: «Il romanzo è esaurito».

Romanzi Liala, l’autore più letto in Italia, vendeva un milione di libri l’anno. Una macchina veniva impiegata ogni giorno e notte per stampare i suoi scritti. In tutto: 83 romanzi, 4 raccolte di novelle e 2 volumi di ricordi.

Lalla A un certo punto è costretta a resuscitare la sua eroina, Lalla Acquaviva, morta alla fine di Dormire e non sognare. Un avvocato torinese: «Lei ha fatto soffrire mia moglie, che aspetta un bambino…». L’editore, Angelo Rizzoli, col telegrafo: «Quattrocentomila donne piangono la morte di Lalla Acquaviva. Provveda».

Cavalli Capace di mandare avanti sette storie contemporaneamente, cercava i nomi dei personaggi nell’elenco del telefono o nell’opuscolo pubblicitario di un allevamento di cavalli da corsa: Antinisca, Morello, Fulgenzia, Pervinca.

Arcobaleno L’ultimo romanzo, Frantumi di arcobaleno, pubblicato a 88 anni compiuti.

Vergini Le sue protagoniste, tutte vergini fino al matrimonio: «meglio divorziare, casomai; ma non si capisce come un uomo possa sposare una donna che è già appartenuta ad altri».

Lavarsela «Liala? Conquista le analfabete e comunque insegna loro a lavarsela» (Aldo Busi).

Pasolini Il mondo è il suo o quello di Pier Paolo Pasolini? «Senza pensare di peccare d’immodestia, direi che per un quarto è di Pasolini, ma per tre quarti è ancora il mio».

Juventus Juventina, non perdeva una partita in tv, tanto che Giampiero Boniperti le inviò una tessera onoraria di un club di fedelissimi bianconeri.

Linfogranuloma Quella volta che chiese un consulto a un importante primario per sapere quale malattia uccide senza lasciare cattivi odori. Lui rispose: il linfogranuloma. E la giovane protagonista del suo romanzo morì di linfogranuloma.

Lamé Qualche istante prima di morire, Liala si fece aiutare a indossare un vestito di lamé.

Lucrezia Dell’Arti