Fior da fiore, 7 ottobre 2013
Iniziato lo smantellamento dell’arsenale chimico siriano • Letta fa arrabbiare Alfano • A Lampedusa riemergono altri cadaveri • L’Italia è il Paese dove ci sono più colf e badanti • Adesso gli studenti valutano i professori • Lo stalker ucciso dai carabinieri • Fare la fila fa stare meglio • Il Brasile cerca atleti tra gli indios dell’Amazzonia
Siria E’ iniziata la distruzione dell’arsenale chimico siriano. La consegna dell’inventario da parte di Assad si è conclusa il 21 settembre. Adesso l’Onu e gli esperti dell’Oiac, l’Organizzazione per l’interdizione delle armi chimiche, devono pensare allo smantellamento. Annuncia un ispettore: «Mezzi pesanti schiacceranno e distruggeranno ogive di missili, bombe chimiche, miscelatori e unità fisse o mobili di riempimento». L’intelligence russa e quella americana hanno diffuso la notizia che gran parte dell’arsenale chimico siriano è «inutilizzabile», e perciò i tempi di smaltimento saranno brevi: al massimo nove mesi per distruggere circa 1.000 tonnellate di armi chimiche, fra cui 300 tonnellate di gas mostarda, la sostanza vescicante che appestò le trincee della Prima guerra mondiale. Ad agevolare l’impresa è la rivelazione che il 75% dell’arsenale di Damasco è composto di precursori liquidi non pronti alla fabbricazioni di armi. In altre parole, gli agenti tossici sarebbero immagazzinati sotto forma di due prodotti chimici distinti, da mescolare solo al momento dell’impiego.
Letta Enrico Letta alle telecamere di Sky Tg24 ha detto che l’Italia ha voltato pagina «in modo definitivo» rispetto a Silvio Berlusconi: «Penso che si siano chiusi venti anni». Ha provocato, così, il fastidio di tutto il Pdl e di Alfano: «Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio». Il vicepremier ribadisce che «dentro questo governo noi stiamo per difendere le nostre idee e i nostri programmi in primo luogo su tasse e giustizia e difendiamo così tutti i cittadini, le imprese, le famiglie e i giovani. Così è stato e così continuerà ad es sere». [Sull’argomento leggi anche il fatto del giorno]
Migranti Intanto a Lampedusa si continuano a recuperare i cadaveri dei migranti: ieri 83, che per ora portano il totale dei morti a 194.
Lavoratori In Italia diminuiscono gli occupati nell’istruzione e nei servizi alle imprese (dalla pubblicità al marketing, dalla consulenza tecnica a quella manageriale, dalla ricerca e sviluppo alla gestione delle risorse umane), mentre crescono in misura considerevole quelli nei servizi per le famiglie, cioè nel lavoro domestico e nell’assistenza delle persone anziane. In Europa c’è in media un occupato nel settore dell’istruzione ogni 30 abitanti, mentre in Italia ce n’è uno ogni 41 abitanti. Ma dilaghiamo nei servizi alle famiglie a conferma di un welfare costoso ma inefficace: un occupato ogni 84 abitanti contro una media europea di 159. L’Italia è uno dei pochi Paesi europei in cui dal 2008 le professioni più qualificate, cioè quelle intellettuali e tecniche, sono diminuite, mentre continuano ad aumentare le occupazioni elementari. Tra gli intermedi scende la quota degli operai specializzati e qualificati, mentre aumenta quella delle occupazioni non manuali poco qualificate, come gli impiegati e gli addetti alle vendite e ai servizi personali (Mania, Rep).
Studenti Nelle università sono sempre più spesso tenute in considerazione le valutazioni dei professori da parte degli studenti. Per esempio alla Ca’ Foscari di Venezia sono stati premiati i tre docenti (su 500, compresi i ricercatori) più graditi per la chiarezza delle spiegazioni, la capacità di stimolare attenzione sulla disciplina, la disponibilità. Come riconoscimento otterranno 4.000 euro, cioè una mensilità di stipendio in più. A Padova, invece, attraverso i giudizi espressi con questionari online, gli studenti hanno provocato il mancato rinnovo di contratto a due docenti definiti «ritardatari, poco disponibili, spesso introvabili». A Genova il rettore Giacomo Deferrari ha agganciato gli scatti d’anzianità ai meriti: un terzo dell’aumento dello scatto nella busta paga dei docenti ora è legato alla loro produzione scientifica, un terzo alle capacità organizzative e un terzo alla didattica, valutata dagli studenti.
Delitto Angelo D’Imporzano, 57 anni. «Tranquillo e generoso», ex titolare di una piccola azienda di trasporti, la moglie Angela Tosi, 58 anni, tre anni fa lo lasciò dopo 25 anni di matrimonio e due figli. Da allora le faceva continue telefonate per chiederle di tornare insieme, ma nonostante ciò lei non l’aveva mai denunciato perché non era «un violento». Finché l’altro giorno intorno all’una e mezza di notte si presentò, con una pistola calibro 38 rubata, sotto casa della moglie. Vedendolo alterato, la donna non gli aprì ma si limitò ad affacciarsi da una finestra: litigarono, quello tirò fuori la pistola e fece fuoco, senza fare danni. Se ne andò, ma per tutto il resto della notte le spedì messaggi minacciosi: «Stai attenta perché ritorno». Alle 3, in effetti, si presentò di nuovo sotto casa della ex, ma appena sceso dall’Ape trovò ad aspettarlo i carabinieri. Cominciò ad allontanarsi a piedi, seguito dai militari che cercavano di convincerlo a calmarsi e lasciare la pistola. Lo seguirono fino a un muro di cinta di un capannone, nella zona industriale, dove lo accerchiarono: a questo punto D’Imporzano, dopo almeno un quarto d’ora di trattativa con i carabinieri, sparò tre proiettili contro due di loro che per tutta risposta lo uccisero. Intorno alle 4 di ieri mattina a La Spezia.
Fila/1 Uno studio scientifico rivela che ad aspettare disciplinatamente il proprio turno in fila si diventa più pazienti, si prendono le decisioni più giuste e si ricava maggiore gratificazione. La psicologa americana della University of Chicago School of Business, Ayelet Fishbach, ha condotto un esperimento con tre gruppi di volontari, offrendo ricompense in denaro di diversa entità, da ottenere attendendo tempi differenti. Nei test ha riscontrato che chi aspetta di più assegna maggior valore allo scopo dell’attesa, compie la scelta giusta in termini di vantaggio economico e ne trae più soddisfazione personale (Franceschini, Rep).
Fila/2 «La fila è nata in Inghilterra: si sarebbe sviluppata con la rivoluzione industriale, come effetto di una società più urbanizzata e ordinata. Ultimamente, però, forse come risvolto della globalizzazione, anche gli inglesi sembrano meno disposti a mettersi in coda: nel 2005 seimila persone hanno travolto le transenne all’apertura di un negozio dell’Ikea a Londra, nel 2007 tremila hanno fatto a botte per chi entrava per primo in un grande magazzino della capitale che prometteva sconti speciali e nel febbraio scorso è stata chiamata la polizia per arginare la folla all’ingresso di un concerto di Beyoncé a Manchester. Ma un recente sondaggio conferma che stare in coda è considerata dagli inglesi una delle proprie caratteristiche nazionali, insieme a ubriacarsi nei pub e parlare del tempo» (ibidem).
Arcieri La federazione brasiliana di tiro con l’arco, in vista delle prossime Olimpiadi, ha cercato in tutti i villaggi indios dell’Amazzonia i migliori arcieri da portare alle gare. Ne hanno selezionati 80 e da questi, dopo mesi di allenamento già iniziato, ne usciranno solo 3, che saranno destinati a rappresentare il Brasile nella sfida olimpica. I prescelti hanno tra 14 e 19 anni e, a detta degli organizzatori, possono uccidere un guacamayo (grosso pappagallo) da 100 metri di distanza. Con una simile procedura, sempre tra le tribù amazzoniche, si sceglieranno anche gli atleti che gareggeranno nel kayak (Manzo, Sta).
(a cura di Daria Egidi)