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 2013  ottobre 03 Giovedì calendario

Il giorno della fiducia • Quarantenni e disoccupati • In Italia la metà delle tangenti europee • Il miglior ospedale d’Italia è il San Raffaele di Milano • Maschi e femmine separati vanno meglio a scuola • In vendita la villa di Giuseppe Verdi • Un manager australiano ha comprato l’isola di Budelli


Fiducia Ieri è stata la giornata della fiducia al governo Letta. Quando Berlusconi è arrivato nei suoi uffici a Palazzo Madama, poco dopo le 9 del mattino, Verdini gli ha detto che i dissidenti non sarebbero stati più di 12. Dopo il discorso del presidente del Consiglio al Senato, Berlusconi ha incontrato i suoi: i sostenitori di Alfano non erano presenti. Fuori, il frondista Formigoni, parlando in sala stampa, annunciava che in 24 avevano già firmato un documento in dissenso da Berlusconi, pronti a fare gruppo da lì a qualche ora. Nell’assemblea del Pdl si è passati ai voti: in 34 erano per la sfiducia, ma almeno altri 27 avrebbero voluto uscire dall’aula per una «non fiducia» a Letta. Alla fine il Cavaliere ha rotto gli indugi: «I nostri elettori non capirebbero l’uscita, votiamo no». Brunetta è andato in mezzo ai giornalisti a dire che avrebbero votato per la sfiducia. Intorno a mezzogiorno, Denis Verdini ha fatto sapere al leader che si era sbagliato e che i dissidenti sarebbero stati il doppio rispetto alle sue previsioni, ma comunque lo ha invitato a resistere e votare no. Il capogruppo Schifani ha detto a Berlusconi di non voler pronunciare il discorso della sfiducia in aula ed era pronto perciò a dimettersi. In Senato, allora, ha preso la parola Berlusconi che ha concluso il suo discorso dicendo: «Abbiamo deciso, non senza interno travaglio, di esprimere un voto di fiducia». Letta incredulo, Alfano ha applaudito. Alla fine i voti sono stati questi: al Senato 235 sì, 70 no (nel Pdl soltanto 6 astenuti e un contrario su 91); alla Camera 435 voti a favore e 162 contrari. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Lavoro/1 Su poco più di tre milioni di senza lavoro in Italia, gli over 40 sono tra il milione e mezzo e il milione e novecentomila: la maggioranza. Circa 400mila sono quelli che hanno superato i 55 anni, tra questi 200mila sono dati per “spacciati”, senza alcuna chance di rientrare nel mercato del lavoro. Oltre il 60 per cento dei disoccupati in aumento tra un trimestre e l’altro, per colpa della recessione, fa parte della categoria di chi ha superato i 35 anni di età. Più della metà dei nuovi disoccupati tra il 2011 e il 2012 aveva tra i 30 e i 49 anni (Mania, Rep).

Lavoro/2 Il 65 per cento degli annunci di ricerca di personale (anche quelli di istituzioni pubbliche) fissa un limite anagrafico, nonostante ci siano regole europee contro la discriminazione anagrafica (ibidem).

Tangenti Dei 120 miliardi che la Commissione Ue stima siano sottratti ogni anno all’economia europea dalle tangenti, metà è italiana. A livello europeo il malcostume della bustarella colpisce più frequentemente nel settore dei corsi di formazione (28%). L’Italia cade soprattutto nelle gare truccate, in cui il vincitore è già deciso in partenza, circostanza verificata nel 63% delle violazioni delle regole. Il conflitto di interesse, cioè l’attribuzione a parenti o amici, è appena al 23% (Zatterin, Sta).

Ospedali Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari delle regioni, ha analizzato i 1.440 ospedali pubblici e convenzionati italiani in base a una quarantina di indicatori, dalla mortalità per infarto, a quella per gli interventi cardiochirurgici o per l’ictus, dal tasso di cesarei a quello delle operazioni di colecisti in laparoscopia. Tra i primi 10, 6 sono lombardi. Al primo posto il San Raffaele di Milano. Al di sotto del livello accetabile ci sono la Calabria, la Sicilia, il Lazio, il Molise, la Campania (Bocci e Tonacci, Rep).

Scuole Nella classifica britannica dei migliori istituti secondari privati, quelli dove gli studenti sono separati per sesso rappresentano 9 delle prime 10 scuole (7 femminili, 2 maschili). Anche nelle pubbliche, 8 dei primi 10 istituti sono mono-genere, 3 femminili e 5 maschili. I fautori dell’educazione separata sostengono che ragazzi e ragazze hanno stili e ritmi di apprendimento molto distanti tra loro. Di conseguenza, un insegnamento che li tratti come se fossero identici, utilizzando la stessa strategia didattica, va a svantaggio di entrambi. Nel mondo le scuole mono-genere, statali e private, sono più di 210mila con oltre 40 milioni di alunni. In Italia le uniche scuole di questo tipo sono quelle del Faes, un’associazione di genitori e insegnanti che si richiama ai principi educativi del fondatore dell’Opus Dei, Josemaría Escrivá: quattordici istituti in sette città, da Milano a Palermo, con circa 3mila alunni. La separazione sembra dare buoni frutti: nel 2012, secondo uno studio condotto dalla Fondazione Agnelli, il liceo classico Monforte è risultato il primo a Milano e il 19esimo nella classifica generale della Lombardia (Ricci Sargentini, CdS).

Verdi È in vendita Palazzo Orlandi a Busseto, dimora di Giuseppe Verdi. A 40 chilometri da Parma, è un edificio neoclassico costruito da Giuseppe Cavalli (pittore e architetto bussetano dell’epoca) su via Roma, corso principale del paese. Verdi lo acquistò nel 1845, per poi trasferirsi quattro anni dopo nel 1849 con Giuseppina Strepponi, la cantante lirica con cui convisse more uxorio (e che diventerà la sua seconda moglie). La relazione extraconiugale scandalizzò a tal punto i bussetani di allora che la coppia resistette solo due anni ai pettegolezzi dei cittadini che passavano davanti a casa fino a quando nel 1851 decise di andarsene in campagna a Villa Agata appena fuori dal paese. La casa venne venduta nel 1888 dalla Strepponi che ne destinò il ricavato a una pensione per i poveri di Busseto. Negli anni dei fasti, alcune sale del Palazzo furono decorate da una serie di oggetti d’epoca e autografi vari. E ancora oggi vi sono custoditi i cimeli del direttore d’orchestra Arturo Toscanini, per due volte ospite della famiglia Orlandi, nel 1913 e nel 1926. Ora i discendenti Orlandi sono in cerca di compratori anche perché l’edificio, che fino ad alcuni anni fa era aperto al pubblico come museo, è stato chiuso per i costi troppo alti di manutenzione (Jacchia, CdS).

Spiagge Michael Harte, amministratore delegato di Commonwealth Bank of Australia, ha acquistato per 2 milioni 945mila euro l’isola di Budelli in Sardegna. Dice che lascerà tutto com’è. Budelli, 160 ettari e 12 chilometri di coste, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago, sotto tutela integrale, ed è vietato costruirci. Anni addietro, quando era aperta ai turisti, la gentesi portava via come souvenir sacchetti di sabbia rosa presa dalle sue spiagge (Pinna, CdS).

(a cura di Daria Egidi)