Rassegna, 20 settembre 2013
Berlusconi: restiamo al governo se rispetta i patti
• Il giorno dopo il videomessaggio che ha fatto tanto discutere, Silvio Berlusconi è arrivato a Roma per inaugurare la nuova sede di Forza Italia in piazza San Lorenzo in Lucina, 3.800 metri quadrati a pochi passi da Montecitorio. Per l’occasione il Cavaliere ha annunciato che d’ora in poi si tornerà dovunque alla vecchia denominazione. Il ritorno al simbolo di Forza Italia ha due ragioni: da un lato «il termine Pdl non comunicava alcuna emozione»; dall’altro, come ricorda un ministro, occorre recuperare «l’idea di un partito liberale di massa». Il governo non rischia di cadere per decisione del Pdl-Forza Italia. Però, avverte Berlusconi, «staremo in questo esecutivo finché manterrà i provvedimenti promessi e gli impegni assunti: l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, il non aumento dell’Iva e la riforma di Equitalia». [Fuccaro, Cds]
• Racconta Magri sulla Stampa che «l’inaugurazione si è celebrata in un clima tutt’altro che festoso. L’uomo è parso di umore tetro, e non per colpa degli arredi. Anzi, grandi complimenti alla Santanché per come gli ha curato l’immenso studio, talmente vasto che per attraversarlo farebbe comodo un monopattino: megascrivania presidenziale, due divani da sei posti, una quantità di poltrone, addirittura quattro colonne per dividere la piazza d’armi in due distinti ambienti. Ovunque, poster del Cavaliere in pose vagamente dannunziane».
• Frammenti di cronaca di Ceccarelli (Rep) da piazza San Lorenzo in Lucina: «Per il resto, non senza sgomento, si segnala: bacio onorevolessa Pelino, smorfia tesoriere Crimi, agitazione regista Gasparotti, piedoni sul parquet, omaggio di “Gigino ’a purpetta” (deputato Luigi Cesaro), primo piano bicchieri per brindisi, bacio Polverini, capigliatura Razzi, ex onorevole Pepe fa l’occhietto».
• «Berlusconi sfila per le stanze ripreso dalle telecamere che rimandano la processione all’esterno, in piazza, su un maxi schermo. Preannuncia per i prossimi giorni l’assemblea dei gruppi parlamentari per decidere la linea. E lancia il nuovo modello organizzativo di Forza Italia, molto più radicato sul territorio rispetto al Pdl: ogni deputato e senatore avrà un’area di riferimento. In serata chiama a rapporto i senatori siciliani in odor di fronda. C’è Giuseppe Castiglione che ha aperto il caso con le sue esternazioni». [Lopapa, Rep]