Rassegna, 19 settembre 2013
Montecitorio, lite M5s-Boldrini sull’omofobia
• A Montecitorio ieri si è discusso e litigato sul tema omofobia. Quelli del Movimento 5 stella se la sono presa con Laura Boldrini, colpevole secondo loro di aver accettato la richiesta del Pd di rinviare la discussione. «Se non si sente in grado di rappresentare quest’aula in modo imparziale è meglio che lei si dimetta», ha detto in aula Cristian Iannuzzi alla presidente della Camera, che non ha replicato. Le è arrivata poi la solidarietà di tutti i gruppi di Montecitorio e di Napolitano, che ha rilasciato una nota in serata.
• Il problema sulle legge contro l’omofobia è che non si riesce a trovare l’accordo sull’aggravante della legge Mancino. Per capire: martedì il Comitato dei nove (la commissione ristretta della commissione giustizia) ha votato l’estensione della legge Mancino al reato di omofobia. E questo è un risultato che in Parlamento non si era mai raggiunto. Ma poi è stato il Pdl ad alzare le barriere sulla seconda parte della legge Mancino, ovvero quella che prevede l’aggravante fino alla metà della pena in caso di un reato compiuto per omofobia. Tante le obiezioni, quasi tutte da fronte dei cattolici. Le paure espresse sono tutte mirate a evitare che si possa fraintendere il reato di omofobia con una semplice affermazione contraria a un qualsiasi comportamento omosessuale. [Arachi, Cds]