Rassegna, 19 settembre 2013
Videomessaggio di Berlusconi: «Rimango, decanza o no»
• Alle 18 è stato trasmesso l’attesissimo videomessaggio di Silvio Berlusconi. Sedici minuti che contengono un attacco durissimo ai magistrati, e al Pd dei quali sono «il braccio giudiziario» usato per eliminarlo. L’assicurazione che resterà in campo anche se gli voteranno la decadenza perché «si può far politica anche senza essere in Parlamento. Non è il seggio che fa un leader ma il consenso, il vostro consenso. Io sarò sempre al vostro fianco, decaduto o no», e assieme la chiamata alle armi rivolta al suo popolo, perché si «ribelli», scenda «in campo» e aderisca alla nuova Forza Italia che rappresenta «l’ultima chiamata prima della catastrofe». Nel suo discorso però Berlusconi non stacca la spina al governo Letta, ma il Pd dovrà accettare le «proposte dei nostri ministri per il rilancio economico e per fermare il bombardamento fiscale». [Di Caro, Cds]
• L’esordio del video è paterno: «Voglio parlarvi con la sincerità con cui ognuno di noi parla alle persone alle quali vuole bene quando bisogno prendere una decisione importante che riguarda la nostra famiglia». Stesso studio di cento interviste tv, libri sullo sfondo, due foto con figli e nipoti, secondo piano di Villa San Martino: non lo studio di Villa Macherio (ora della ex moglie) che fece da cornice alla vera «discesa in campo». [Lopapa, Rep]
• «“Scendi in campo anche tu”, ha detto. Ancora: “Diventa un missionario della libertà”, in un ribaltamento spettacolare dell’epitaffio di Bettino Craxi, per il quale “la mia libertà equivale alla mia vita”. Qui no, qui la libertà di Berlusconi equivale alla vita nostra, nientemeno, perché “Dio ha creato l’uomo e lo ha voluto libero”. La questione è questa, dunque. È una questione altissima, ben altro che politica: siamo ai confini del trascendente, alla mobilitazione dal malinteso senso messianico. Dobbiamo essere missionari per un’esplosione di sentimento, per uno scatto d’orgoglio non più rinviabile, perché l’ingiustizia sta travolgendo lui e pertanto sta travolgendo tutto». [Feltri Sta]
• Nel video, alla sinistra di Berlusconi, si intravede il libro azzurrino di parecchi anni fa, «L’Italia che ho in mente». [Feltri Sta]
• Il commento di Battista (Cds) sul videomessaggio: «Nel ’94 c’era un grande e continuo sorriso, bonario e rassicurante. Qui e ora Berlusconi non sorride mai. Mai. Nel ’94, quando fondava Forza Italia, la parola chiave era: miracolo. Quest’anno, quando rifonda Forza Italia, la parola chiave è: catastrofe. Nel ’94 non c’era quasi nemmeno un accenno alla magistratura, e il bersaglio era “la sinistra”. Qui la sinistra è solo la beneficiaria, per dir così, l’utilizzatrice finale, della magistratura indicata all’indignazione popolare come il Nemico, la Piovra. La Persecuzione. (…) Le mani si muovono freneticamente e nervosamente. Rimane solo la coreografia di successo, le foto di famiglia, la libreria con i volumi disposti più o meno nello stesso modo, le lampade di casa. Ma tutto il resto è cambiato».
• Come giudica il video di Berlusconi? «Non so se prenderlo come una serie di promesse o una serie di minacce. Ma se potessi fare una battuta direi che ci ha lasciato con il cerone in mano» (Pippo Civati a La Mattina della Stampa).