19 settembre 2013
Tags : Aldo Grasso
Biografia di Aldo Grasso
• Sale Langhe (Cuneo) 10 aprile 1948. Giornalista. Il più importante critico televisivo italiano, dal 1990 al Corriere della Sera. Cura la Garzantina della televisione (1996, 2002, 2004, 2008). Altri libri: Storia della televisione italiana (Garzanti 1992), La tv del sommerso. Viaggio nell’Italia delle tv locali (Mondadori 2006). Italia alla Tv. La critica televisiva nelle pagine del Corriere della sera (Rizzoli 2010). Prima lezione sulla televisione (Laterza 2011). Invito alla televisione (La Scuola 2012). Insegna Storia della radio e della televisione all’Università Cattolica di Milano. Ha diretto le tre reti radiofoniche della Rai «nella breve stagione dei “professori”» (1993-1994). Molto seguìto è anche il suo forum multimediale sul sito del Corriere della Sera “TeleVisioni”.
• Con Claudio Sabelli Fioretti è il giornalista più citato di questo libro.
• «La mia vita funziona così: io lavoro con il televisore acceso, di tanto in tanto registro qualche programma e poi, quando decido quale recensire, mi siedo dinanzi e lo guardo con un taccuino. È una vita un po’ d’inferno, senza pause o festività. I film sono un lusso: non dovendoli recensire sono costretto, per ragioni di tempo, a non vederli. Ho cercato di darmi una disciplina. Non conosco personalmente chi fa la televisione. Conosciute dal vero, tutte le persone sono buone. Io giudico dei fantasmi. La critica televisiva è un genere come quello letterario o cinematografico. Ha regole precise. Per essere efficace deve avere una sua virulenza. Io sono una delle persone più odiate d’Italia. E lo so. No, non mi dispiace. Né mendico comprensione» (da un’intervista di Alain Elkann).
• Gli piacciono i telefilm («Sono una forma di intrattenimento intelligente»), non ama i talk («Rispecchiano un Paese annoiato, stanco, estenuato dalle stesse chiacchiere, dalle stesse facce tristi, dal passato che non passa mai»), adora Fiorello («È lo showman più completo che la televisione italiana abbia mai avuto») e scrive che Grillo è solo «un buffone che volle farsi Re». Ha l’hobby del vino: «Possiedo una piccola vigna, faccio il vino, sono un cultore del dolcetto di Dogliani. Voglio però chiarire una cosa: il mio vino non è in commercio, non lo si trova da nessuna parte; serve, appena appena, al consumo familiare e ai regali per gli amici. Non è in vendita, quindi ne posso parlare. È una specie di promessa fatta a mio padre, morto sognando di avere una sua vigna».
• Appassionato di ciclismo.
• Sposato con Anna Foà, una figlia, Benedetta (1987), che vive a New York e lavora per la Pixar come sceneggiatrice.
• Critiche Nel 2012, in diretta al Festival di Sanremo, Celentano lo definì «un deficiente che scrive idiozie sul Corriere della Sera». Per quella frase, nel 2015, il Tribunale di Milano ha condannato Celentano a pagare 30 mila euro di danni, più le spese legali (risarcimento che Grasso ha devoluto in beneficenza).