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 2013  settembre 17 Martedì calendario

Il killer della Marina forse un contractor

• L’autore della strage si chiama Aaron Alexis, un uomo di colore 34 anni, di Forth Worth. Secondo alcune versioni è un contractor civile della Marina, riconosciuto grazie alle impronte digitali. L’Fbi non usa l’espressione «terrorismo» e il sindaco Vincent Gray ripete in continuazione che «non sappiamo ancora il movente». L’esame dei video a circuito porta mostra anche altri due possibili complici. Si tratta di uomini sui 40-50 anni, in divisa militare, i cui volti non vengono riconosciuti come dipendenti della Us Navy. [Molinari, Sta]

• Alexis aveva precedenti penali: era stato arrestato nel settembre del 2010 nella Tarrant County, proprio perché aveva sparato in pubblico. Eppure possedeva lo stesso un permesso per portare con sé armi. [Mastrolilli, Sta]

• Il Navy Yard è a 5 km dalla Casa Bianca e a 2 da Capitol Hill. Il centro di Washington passa in mano ai militari. Centinaia le pattuglie impiegate. Sospese le partenze dall’aeroporto Reagan, chiuse le scuole in prossimità del Navy Yard e Congresso obbligato a interrompere i lavori per due ore con deputati, senatori e staff che si chiudono negli uffici, o si allontanano in fretta. [Molinari, Sta]

• Il racconto personale dell’inviato di Rep Zucconi: «Noi washingtoniani abbiamo da tempo fatto il callo a sparatorie, driveby shooting, uccisioni con colpi esplosi da auto di passaggio, guerre fra bande e il morto ammazzato non fa quasi più notizia. Ma il “Navy Yard”, il compound che un tempo era un arsenale e un cantiere per la Marina e oggi è un centro di comando e controllo con tre mila e 500 civili e militari al lavoro, non è un parco pubblico o una stazione ferroviaria, aperti a tutti. È un ganglio nevralgico dell’apparato militare Usa, dove ammiragli, specialisti, tecnici controllano operazioni di unità e sottomarini sparsi negli oceani, e lavora il numero due della Navy, il Cno, il Chief of Naval Operations. Come l’ammiraglio, Boorda, che nel suo ufficio proprio qui si suicidò per la vergogna di uno scandalo di molestie sessuali attorno ai suoi piloti di Marina e di decorazioni fasulle. Un simbolo, quindi, come lo fu il Pentagono per i jihadisti di Osama Bin Laden, dentro una città fatta di simboli che sa di essere un obiettivo ghiotto per qualsiasi nemico esterno dell’America».