Fior da fiore, 17 settembre 2013
Sui razzi che hanno sparato le armi chimiche in Siria ci sono scritte russe • Tredici ingegneri hanno guidato le operazioni di raddrizzamento della Concordia • Un programma del governo per ridurre il cuneo fiscale • Attentato a Washington: un uomo uccide tredici persone • È libera Patrizia Reggiani, condannata per aver ucciso Maurizio Gucci
Sarin Nelle 41 pagine di rapporto degli ispettori dell’Onu sulle stragi chimiche in Siria c’è scritto che «dei sopravvissuti degli attacchi chimici intervistati, il 78 per cento dice di aver perso conoscenza, il 61 per cento ha avuto crisi respiratorie, il 42 per cento ha denunciato disturbi alla vista e il 22 per cento attacchi di vomito». Questo attacco chimico, che non è stato il primo, ha ucciso oltre 1.400 civili alla periferia di Damasco: il bombardamento è stato fatto col sarin, trovato sull’85 per cento delle vittime, ed è avvenuto di notte, quando la temperatura scende molto. Ciò ha moltiplicato l’efficienza del gas: mentre le temperature diurne, più alte, ne favoriscono la dispersione, col freddo il sarin è rimasto al suolo e addirittura è penetrato nei rifugi sotterranei dove si erano nascosti i civili. Quanto ai responsabili, il rapporto non chiama in causa nessuno, ma i dettagli portano ad Assad: per gli attacchi sono stati utilizzati missili terra-terra la cui traiettoria fa pensare che siano stati lanciati da zone controllate dalle truppe governative. Inoltre sui pezzi dei razzi recuperati nelle zone degli attacchi chimici sono incise scritte in cirillico: dovrebbe quindi trattarsi di alcune delle armi fornite dai russi al regime.
Ingegneri Roc, Remote operating container, è la sala dei bottoni da dove si comandavano le operazioni di raddrizzamento della Concordia, concluse questa mattina alle quattro. C’erano dentro tredici ingegneri (dodici uomini e una donna) coordinati dal comandante Nick Sloane, il quale ha già annunciato che, a lavoro finito, prenderà due anni sabbatici per andare a fare il giro del mondo con la famiglia. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Programma Il Programma di riforma che il governo vuole presentare a Bruxelles prevede la «riduzione del debito pubblico», che nel 2014 arriverà al 132,2% invece del 130% programmato, e la riforma fiscale, con lo spostamento delle tasse da «capitale e lavoro» a «consumi ed immobili». I reali margini di manovra per affrontare i nodi residui del 2013, l’Iva che aumenta di un punto a ottobre, la seconda rata dell’Imu, che scatta a dicembre, e il finanziamento delle missioni di pace, saranno chiari solo una volta messo a punto il nuovo quadro congiunturale. Oltre alla riduzione del cuneo fiscale, il governo dovrebbe stanziare almeno un miliardo per l’allentamento della manovra sui Comuni e altri 2 miliardi per consentire l’abbattimento della tassa sulla prima casa. Tra gli altri interventi fiscali c’è anche la revisione del regime delle esenzioni Iva, ma soprattutto la revisione della struttura delle aliquote dell’imposta sui consumi.
Washington/1 Aaron Alexis, 34 anni, nato a Brooklyn e cresciuto in Texas, contractor civile alla Marina di Washington, ieri alle 8 e 20 è entrato con un regolare pass nell’edificio 197 nel Navy Yard dove c’è la più grande base operativa della marina militare, a meno di venti minuti dalla Casa Bianca. Si è affacciato nella caffetteria centrale e ha aperto il fuoco: prima con un fucile d’assalto AR-15, poi con un revolver. Aveva anche una seconda pistola, ma l’ha tenuta per difesa personale. A terra sono rimasti 12 morti e molti feriti, alcuni gravi. Poi ha provato a scappare, ma è stato raggiunto dalle unità speciali della polizia che lo hanno ucciso. All’inizio si è parlato di un commando formato da tre uomini: uno «con un’uniforme kaki, un bianco tra i 30 e i 40 anni» è stato identificato e risulta estraneo all’agguato. Si cerca ora solo un afroamericano tra i 40 e i 50 anni con una divisa militare verde. Esclusa la pista internazionale, molto più probabile quella interna costituita da gruppi di estrema destra che odiano Washington e quello che rappresenta.
Washington/2 Secondo la televisione Nbc, Aaron Alexis, responsabile dell’attacco, era un ex militare della Marina, che lavorava da qualche tempo al Navy Yard come impiegato civile; secondo altri, invece, si è infiltrato usando i documenti di un marinaio di nome Rollie Chance, o approfittando della sua condizione di contractor delle forze armate. Aveva precedenti penali: era stato arrestato nel settembre del 2010 nella Tarrant County, proprio perché aveva sparato in pubblico. Ciononostante possedeva un permesso per portare armi.
Reggiani È uscita di carcere Patrizia Reggiani, vedova di Maurizio Gucci, condannata a ventisei anni di carcere per aver fatto ammazzare il suo ex marito. Tramite l’avvocato Danilo Buongiorno aveva chiesto di essere affidata ai servizi sociali in modo da scontare fuori dal carcere il residuo di pena di tre anni. Il giudice di sorveglianza, in attesa di decidere, ha disposto la sospensione della pena. Due anni fa non volle chiedere la semilibertà pur di non lavorare: «Non ho mai lavorato in vita mia, non inizierò certo adesso». Il suo avvocato ora le ha trovato un contatto con la Bozart, brand di bigiotteria di lusso, disponibile a farla lavorare come consulente di stile.
(a cura di Daria Egidi)