Rassegna, 16 settembre 2013
Renzi: «Se si va al voto asfaltiamo il centrodestra»
• Davanti a duemila persone, dalla Festa del Pd di Milano Matteo Renzi ha lanciato un avvertimento al Pdl: «Al centrodestra non conviene andare alle elezioni, perché se si vota questa volta noi li asfaltiamo. È impossibile salvarlo, ma al centrodestra conviene restare dove sta. Al massimo farà dimettere i suoi ministri per riconfermali». Scrive Montanari su Rep: «Sembra passato un secolo da quando appena poco meno di un anno fa a Milano Renzi alle primarie fu staccato da Pierluigi Bersani di ben dieci punti e in città prese solo il 33,7 per cento. Questa volta c’è il pienone. Lui nonostante la sconfitta quel giorno lo ricorda come il più bello. “Mi è costato tantissimo fare quel discorso – ricorda – ma era giusto dirlo: io ho perso, voi avete vinto”. Mentre il più brutto fu “la gigantesca polemica costruita abilmente da Bersani che mi dipinse come l’espressione di una lobby dei finanziari dopo una cena”».
• «Non c’è sondaggio che oggi non indichi nel sindaco di Firenze il miglior candidato possibile alla premiership per conto del centrosinistra: vincerebbe contro Berlusconi e dunque, presumibilmente, contro chiunque altro. La sua forza, però, risiede soprattutto nell’alone di novità che lo circonda e nella distanza – addirittura nell’estraneità - che gli viene riconosciuta (a torto o a ragione) rispetto ai cosiddetti “soliti noti”. Che sarebbe di tutto questo, una volta che Renzi venisse eletto segretario del Pd? E che ne sarebbe, soprattutto, se il giovane sindaco di Firenze dovesse ritrovarsi inchiodato a quel ruolo per un tempo indefinito, in ragione della tenuta del governo di Enrico Letta?». [Geremicca, Sta]