Rassegna, 13 settembre 2013
Amato alla Consulta, scoppiano le polemiche
• La nomina di Giuliano Amato alla Corte costituzionale ha scatenato feroci polemiche, soprattutto da parte del M5s e della Lega. Per esempio Matteo Salvini: «Il signor Napolitano, che non è il mio Presidente, ha appena nominato un volto nuovo, un giovane in gamba, come giudice della Corte Costituzionale. Giuliano Amato. Quello del prelievo dai conti correnti degli italiani. Quello dei 30 mila euro di pensione al mese». Il Grillino Riccardo Fraccaro, segretario di presidenza della Camera: «Napolitano nomina Giuliano Amato, ex tesoriere Craxi e pensionato d’oro, giudice della Corte costituzionale. Ad insaputa della Costituzione».
• Breda sul Cds spiega i motivi che hanno spinto Napolitano a scegliere Amato per la Consulta: «Certo, è suo amico da una vita, almeno da quando negli anni Settanta l’allora dirigente del Pci seguì da vicino il progetto per un’“alternativa socialista” in cui era al lavoro la nidiata di Antonio Giolitti: gente come Federico Coen, Giorgio Ruffolo e, appunto, lui. E certo, ne ha apprezzato la competenza economica con cui si mosse da ministro e la risolutezza dimostrata nelle stagioni di Palazzo Chigi, con il massiccio intervento da 93 mila miliardi per scongiurare una grave crisi finanziaria e avviare il risanamento dei conti pubblici, nel 1992. Ma è soprattutto allo studioso di Diritto pubblico che Giorgio Napolitano ha pensato, scegliendo Giuliano Amato come nuovo membro della Corte costituzionale».