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 2013  settembre 12 Giovedì calendario

Confindustria: la recessione è finita

•  Secondo Confindustria «la recessione è finita», dallo scorso luglio le cose hanno cominciato a girare nel verso giusto e per il 2014 è ormai certo il ritorno al segno più. L’ultimo rapporto «Scenari economici» del Centro studi degli industriali segna, per il 2013, un Prodotto interno a -1,6 per cento. Dal terzo trimestre del 2013 però la tendenza si è invertita: siamo passati a un più 0,3 per cento, quanto basta per permetterci di raggiungere, nel 2014, una crescita dello 0,7 per cento (0,5 nel precedente rapporto). Previsioni che a vanno a rafforzare quell’idea di ripresa già annunciata dal governo, tanto che il  ministro dell’Economia Saccomanni ha commentato dicendo di non sentirsi più «come il gregario che tenta la fuga sullo Stelvio e il gruppo rimane dietro. Adesso alcuni, tra cui uno dei più importanti del gruppo, mi sta raggiungendo. È un fatto positivo».

• Commenta Di Vico sul Cds: «La ripresa fa discutere. Alcuni per definirla già usano il diminutivo (“ripresina”), altri hanno segnalato come si corra il rischio che sia jobless, senza lavoro aggiuntivo. Gli operatori, poi, non la vedono e quindi sono portati ad essere scettici. È chiaro che il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni nell’ostentare ottimismo sulla ripartenza ha operato con una logica da pedagogia delle aspettative. Siamo a settembre, le aziende hanno riaperto, alimentare il loro spirito di iniziativa e la voglia di investire non fa male. Il ministro in questa piccola crociata si è trovata a fianco l’amministratore delegato di una delle due grandi banche italiane, Federico Ghizzoni di Unicredit, che sul tasto della ripresa ha battuto un giorno sì e un giorno no. Più cauti i messaggi che vengono da Intesa, il lessico è più ricercato. Si parla di «stabilizzazione», di “crescita piatta”, insomma pare che siano meno convinti di Ghizzoni».