Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Mentre a Roma si discute sulla decadenza dal seggio senatoriale di Silvio Berlusconi, la Corte d’appello di Milano ha fissato al 19 ottobre la data in cui si svolgerà l’udienza per stabilire la congruità della pena accessoria sull’interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere. La Cassazione infatti, nella sentenza definitiva del primo agosto scorso, in cui il leader del Pdl è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale, aveva annullato la parte relativa alla pena accessoria stabilendo che il calcolo venisse rifatto e non dovesse superare i 3 anni invece dei 5 decisi dai giudici di secondo grado. La pubblica accusa verrà rappresentata dal vice procuratore generale Laura Bertolè Viale, le cui richieste potrebbero variare da un minimo di 12 mesi a un massimo di tre anni. [Colonnello, Sta]  

• Le conseguenze per Berlusconi, non sarebbero immediate perché la sentenza dovrebbe poi essere vagliata di nuovo dalla Cassazione e potrebbero volerci alcuni mesi. Una volta diventata definitiva, la condanna alle pene accessorie comporterebbe comunque la decadenza dal seggio senatoriale e soprattutto l’impossibilità per Berlusconi di essere eletto almeno per tutto il periodo stabilito dall’interdizione. [Sta]