Rassegna, 9 settembre 2013
A Cernobbio, il forum Ambrosetti
• Ieri, a Villa d’Este di Cernobbio sul lago di Como, durante il Forum Ambrosetti, il premier Enrico Letta ha dichiarato: «Di fronte al terremoto [della crisi, ndr] le risposte tradizionali non bastano. Sono venuto a dire questo. Siamo qui per una svolta. Se siamo qui per la svolta, dobbiamo avere chiaro che stabilità e instabilità sono come il sole e la luna. L’instabilità costa. Ha costi drammatici per voi imprenditori. La stabilità paga. Non è un inno astratto. È qualcosa nell’interesse dei cittadini. Quello che voglio è un cambiamento generazionale e una svolta di genere. Siamo quasi tutti uomini qui dentro, ed è insopportabile». Per il capo del governo l’agenda è fitta. Mastrobuoni sulla Sta. «Anzitutto la Costituzione, che a dispetto dell’occupazione-lampo del tetto di Montecitorio da parte dei grillini “va cambiata” perché non prevalga la “conservazione”: perché il sistema bicamerale funziona male e i parlamentari sono troppi. Anche sul finanziamento pubblico dei partiti, Letta invita tutti a “fare presto” e a mantenere l’impegno “assunto con i cittadini entro l’autunno”. Sul rimborso dei crediti della Pa alle imprese «mi faccio garante io del fatto che ogni settimana si riesca a dire che cosa si è fatto in termini di cifre». Il premier Letta promette anche una riduzione della tasse sul lavoro perché chi «ha voglia di fare nel nostro paese deve essere aiutato dalla stato».
• Al Forum Ambrosetti è intervenuto anche Gianroberto Casaleggio: «La politica oggi è chiamata a un salto di livello, perché per la prima volta deve dare a Internet un’importanza fondamentale per la relazione con la società». Era accompagnato dal figlio Davide. Per Letta è stato un discorso «interessante», per Monti «interessante, anche se non sono fenomeni nuovi», per Brunetta «uno dei tanti, neanche il migliore».