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 2013  settembre 08 Domenica calendario

Berlusconi fa ricorso alla Corte europea • Centomila con papa Francesco a San Pietro per la veglia e il digiuno • Il Leone d’Oro della Mostra del Cinema di Venezia a un documentario italiano • Negli hotel tornano i turisti (stranieri) • I benefici del pisolino

 

Berlusconi Il ricorso di Silvio Berlusconi alla Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo, ampiamente annunciato dai suoi avvocati, arriva alla vigilia della seduta della giunta delle elezioni del Senato che, a partire da domani alle 15, affronterà l’iter per la decadenza da parlamentare dell’ex premier condannato a 4 anni per frode fiscale dalla Cassazione. Il Cavaliere si appella alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo non contro la sentenza della Cassazione ma, con mossa preventiva, contro l’esito che potrebbe avere l’iter della giunta delle elezioni. La difesa di Berlusconi contesta infatti la norma contenute nella legge anticorruzione Monti-Cancellieri-Severino (decade chi è condannato a pene superiori ai due anni) che nel suo caso ancora non è stata applicata. Per questo, commenta il senatore Felice Casson (Pd), «il ricorso ai sensi dell’articolo 34 della Convenzione è manifestamente irricevibile perché si riferisce a una decisione che ancora non è stata presa». Questo vuol dire, aggiunge Casson, che in caso di reale decadenza, «Berlusconi presenterà un nuovo ricorso». In trentatré pagine fitte fitte il ricorso di Berlusconi punta a smontare la legge Monti-Cancellieri-Severino votata anche dal suo partito nel 2012. Perché, argomenta il Cavaliere, «le norme sull’incandidabilità e sulla decadenza del parlamentare condannato ledono senza possibilità di alcun rimedio il diritto di Silvio Berlusconi, leader di uno dei maggiori partiti politici italiani, di continuare a rivestire la carica di senatore e ledono la legittima aspettativa degli elettori alla sua permanenza in carica...». Per cui, si legge ancora nel ricorso, «il ricorrente chiede alla Corte di dichiarare la responsabilità dello Stato italiano per la violazione dell’articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo perché l’applicazione delle norme», contenute nella legge anticorruzione, «è contraria al divieto di retroattività delle sanzioni penali». Poi, il Cavaliere condisce la sua denuncia con una affermazione di carattere generale: sostenendo che nella sua vicenda giudiziaria, «ci sono sufficienti elementi per affermare che gli obiettivi politici hanno prevalso sulle ragioni del diritto». (D. Mart. Cds)

Digiuno In piazza San Pietro centomila persone, cristiani, fedeli di altre religioni e non credenti come altri milioni (anche il premier Enrico Letta, a Cernobbio; Matteo Renzi no, per non essere «modaiolo») che ieri hanno aderito alla giornata planetaria di «digiuno e preghiera» proposta dal Pontefice. Nel monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, partecipa pure Benedetto XVI, informa monsignor Gänswein: «Il Papa emerito segue l’invito al digiuno e alla preghiera di papa Francesco» (Vecchi, Cds).

Venezia Il Leone d’Oro della Mostra del Cinema di Venezia n° 70 è andato a un documentario italiano: Sacro Gra di Gianfranco Rosi, ritratto del mondo degli emarginati che vivono intorno al Grande Raccordo Anulare di Roma. «Un gran bel compleanno per un festival 70enne dal cuore giovane, che non solo ha incoronato il nostro Paese dopo 15 anni (l’ultima volta fu nel 1998 con Così ridevano di Amelio) ma ha tolto di mezzo l’assurdo steccato tra cinema di finzione e di realtà. E così il documentario di Rosi, che già aveva fatto notizia per essere entrato nel concorso, alla fine è anche risultato il miglior film» (Manin, Cds).

Hotel 1 Dal boom economico le presenze degli italiani in albergo sono aumentate fino a mantenere un rapporto stabile tra italiani e stranieri di 55/45. Fino al sorpasso di quest’estate: 50,3% di turisti internazionali, 49,7% locali. Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca: «L’estate è stata trainata per la prima volta dagli stranieri. Nel trimestre appena chiuso la clientela italiana è scesa del 2,7%, mentre quella estera è salita del 4,7. La stagione si è chiusa con un saldo complessivo di +0,8%». Si sono aperti nuovi mercati. Russia, ma anche Ucraina, Polonia, Ungheria e Uzbekistan. Cina, Taiwan, Corea, Stati Uniti, Brasile e gli arabi (Serra, Cds).

Hotel 2 Grace Kelly e Ranieri di Monaco, soggiornarono all’Hassler di Roma durante il viaggio di nozze; Thomas Mann nelle stanze del Grand Hotel Des Bains scrisse La morte a Venezia; Jacqueline Kennedy si fece vedere a Capri con lo stilista Valentino; Hitchcock al Villa d’Este, sul lago di Como (ibidem).

Pisolino 1 Per alcuni scienziati greci la pennichella pomeridiana - mezz’ora, almeno tre volte alla settimana - riduce il rischio di infarto del 37%. Uno studio dell’Università di Berkeley sostiene che dormire un pochino permette al cervello di memorizzare più informazioni. Secondo Sara Mednick, autrice di Fai un pisolino, cambia la tua vita il riposo abbassa lo stress, rivitalizza la creatività e aumenta la resistenza. Fabio Cirignotta, direttore del reparto di Neurologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna : «Il momento migliore è tra le 2 e le 4 del pomeriggio. È proprio in quel momento che c’è un calo fisiologico della vigilanza». Sulla durata gli esperti si dividono. «Quella dipende dal soggetto», dice il direttore di Neurologia. In generale, un riposino di 10-20 minuti aiuta a mantenere alta la soglia di attenzione. Mezz’ora consente di affinare i sensi e migliorare la memoria. Un’ ora a occhi chiusi contribuisce ad essere più attenti. Novanta minuti danno una spinta alla creatività. Cirignotta: «Attenzione però a dormire troppo: potrebbero esserci conseguenze negative sul sonno notturno. Per questo consiglio di riposare al massimo trenta minuti. Bisogna evitare il letto e non mettersi il pigiama. È sufficiente sdraiarsi su un divano. Poi chiudere gli occhi per alcuni minuti. Quindi tornare alle attività di prima» (Leonard Berberi, Cds)

Pisolino 2 Winston Churchill, nel bel mezzo del conflitto mondiale, spariva per una decina di minuti tutti i giorni. Bill Clinton fece aspettare re Hussein di Giordania per quasi mezz’ora. Napoleone e Thomas Edison non ne potevano fare a meno. Salvador Dalì gli attribuiva addirittura il merito di alcuni dei suoi quadri. Mentre Giulio Andreotti diceva: «Se non lo faccio rendo poco la sera, sono intontito».

(a cura di Roberta Mercuri)