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 2013  settembre 05 Giovedì calendario

Si uccide in cella il mostro di Cleveland

• Si è suicidato in carcere Ariel Castro, il 53enne portoricano condannato all’ergastolo per aver sequestrato e violentato per dieci anni tre ragazze nella sia casa al numero 2207 di Seymour Avenue, a Claveland. Stringato il comunicato del penitenziario: «Si è impiccato con un lenzuolo, nonostante la sorveglianza alla quale era sottoposto: un agente passava nella sua cella ogni trenta minuti. È stato trovato martedì sera e non c’è stato niente da fare: è arrivato morto all’ospedale».

• «L’ultima apparizione di Castro, nel giorno della sentenza che lo condanna all’ergastolo, sta a metà tra la follia e l’orrore. Con la barba curata, occhialini rotondi, la testa dritta dopo essere apparso sempre rannicchiato su stesso parla con voce sicura: “Mi dispiace per quello che ho fatto, ma non è colpa mia: semplicemente non mi rendo conto. Sono un malato di sesso, sono come un alcolizzato”. Poi ancora, come a continuare la tortura: “Nella nostra casa c’era armonia, molti rapporti erano consenzienti”. I diari delle vittime invece raccontano di continue violenze, botte, catene e lucchetti, digiuni forzati, ricatti psicologici, procurati aborti sino alla nascita della figlia di Amanda, l’unica a salvarsi». [Vincenzi, Rep]