Fior da fiore, 4 settembre 2013
Obama trova l’accordo per l’attacco in Siria • Tutti a digiuno contro la guerra • L’Italia è l’unico paese del G7 ancora in recessione • In meno di un secolo i maschi europei hanno guadagnato più di 11 centimetri di altezza • Microsoft compra Nokia • Fermato il datore di lavoro della brasiliana strangolata a Gambara
Siria 1 Barack Obama si è incontrato con rappresentanti del Congresso ottenendo la promessa di un sì all’opzione militare. Lo hanno dichiarato apertamente i capi della maggioranza repubblicana, Boehner e Cantor, così come la democratica Nancy Pelosi. Il presidente, per la centesima volta, ha assicurato che si tratterà di un attacco «mirato e proporzionato» in quanto «questo non è l’Afghanistan». La Casa Bianca ha anche sostenuto che gli americani forniranno armi contro-carro ai ribelli, spedizioni promesse in passato e mai completate. L’intesa potrebbe aprire la via ad un voto «rapido» del Congresso anche se alcuni deputati democratici hanno proposto dei paletti per «contenere» l’intervento. Le manovre a Washington alla vigilia della partenza di Obama per il G20 a San Pietroburgo sono state seguite con apprensione all’Onu. Il segretario generale Ban Ki-moon ha da un lato denunciato il possibile uso delle armi chimiche («un oltraggioso crimine di guerra») ma nel contempo ha messo in guardia sul lanciare attacchi «perché potrebbe aggravare la situazione», «senza l’ok del Consiglio di sicurezza l’intervento sarebbe illegale» (Olimpio, Cds).
Siria 2 I numeri del conflitto in Siria: 110 mila morti, 2 milioni di profughi (circa il 10 per cento dell’intera popolazione), costretti a stabilirsi nei Paesi vicini e altri 4 milioni sfollati all’interno dei confini (ibidem). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Digiuno 1 L’appello di papa Francesco per una giornata mondiale di digiuno e preghiera contro la guerra in Siria ha già raccolto tante adesioni, dalla politica alla società civile. Dopo il ministro degli Esteri, Emma Bonino, altri tre esponenti dell’esecutivo confermano la propria partecipazione all’evento di sabato, che culminerà in una veglia in piazza San Pietro dalle 19 alle 23, presieduta dal Santo Padre. Fervente cattolico, il responsabile della Difesa, Mario Mauro, digiunerà per la pace: «Parteciperò certamente», ha assicurato. Come pure il collega Gianpiero D’Alia della Pubblica amministrazione e semplificazione. «Sono angosciato dalla sofferenza e devastazione che un ulteriore uso delle armi potrebbe portare a questo Paese martoriato», ha scritto su Facebook. «Digiunare e pregare sono gesti semplici che uniscono credenti e non credenti». Maurizio Lupi, titolare di Infrastrutture e Trasporti, si prepara spiegando che «il grido di Bergoglio ci coinvolge e responsabilizza tutti». Pier Ferdinando Casini si presenterà in piazza San Pietro per la veglia, mentre l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si raccoglierà in preghiera nel convento di Orvieto. Andrea Olivero di Scelta Civica dice che «da cittadino e da credente unisco la mia preghiera e il mio impegno fattivo per la pace in Siria e nel mondo». Si schiera con il Papa Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: «Basta azioni militari, sì a soluzioni politiche». Con Bergoglio anche il senatore Giuseppe Esposito, vicepresidente Copasir (G. Ca. Cds)
Digiuno 2 Umberto Veronesi che digiuna una volta a settimana perché, spiega, mangiando meno si è più protetti dalle malattie cardiovascolari e dal diabete (Salemi, Sta).
Recessione L’Ocse ha ribadito ieri che Italia è l’unico paese del G7 ancora in recessione con una previsione di calo del Prodotto dell’1,8% nel 2013. Dunque siamo ancora in affanno rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Giappone e Canada, (che nel 2013 dovrebbero registrare un Prodotto in aumento rispettivamente dello 0,7%, dello 0,3%, dell’1,5%, dell’1,7% dell’1,6% e del 2%) ma il capo economista dell’Ocse, Giancarlo Padoan, dice che «il miglioramento è in atto. Non ci siamo ancora, ma ci saremo presto. Le stime riportate nella nostra valutazione (-0,4% per il terzo trimestre e -0,3% per il quarto) appaiono ancora negative perché si tratta di raffronti su base annualizzata ma i numeri positivi stanno arrivando o pensiamo che arriveranno molto presto» (Tamburello, Cds)
Altezza In poco meno di un secolo gli uomini europei hanno guadagnato in media più di 11 centimetri di altezza. Lo dice una ricerca pubblicata sulla rivista «Oxford Economic Papers» e coordinata da Timothy Hatton, docente di Economia presso la University of Essex. Le donne sono state escluse dallo studio, a causa della mancanza di dati storici sulla statura che le riguardano, dovuta all’assenza di informazioni raccolte per gli uomini anche tramite il servizio militare.Gli studiosi hanno così analizzato i dati raccolti tra il 1970 e il 1980 riguardanti ragazzi di 21 anni provenienti da 15 diversi Stati europei: Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia (raggruppati nei Paesi del Nord); Austria, Belgio, Germania, Gran Bretagna e Irlanda (Centro), e Francia, Italia, Grecia, Portogallo e Spagna (Sud). In tutte e tre le regioni considerate - Nord, Centro e Sud dell’Europa – Hatton ha evidenziato la stessa tendenza all’aumento dell’altezza media di circa un centimetro ogni decennio (Arcovio, Sta).
Telefonini Microsoft lancia la sfida ad Apple e Samsung comprando per 5,44 miliardi di euro l’intero business di telefonini e smartphone Nokia, compreso il marchio Lumia (che pagherà 3,79 miliardi), la licenza dei brevetti, per 10 anni con l’opzione di estenderla per sempre (per 1,65 miliardi), oltre a inglobare i circa 32 mila dipendenti, incluso il Ceo Stephen Elop. E’ l’ultimo colpo di Steve Ballmer, 57 anni, dopo che il 23 agosto ha annunciato l’addio al timone di Microsoft entro i prossimi 12 mesi. La notizia ha fatto volare in Borsa il titolo Nokia, ieri in rialzo di oltre il 40% sul listino di Helsinki (+33,94% alla chiusura), mentre le azioni Microsoft perdevano circa il 6% a metà seduta a Wall Street.
Delitto Marilia Rodrigues Silva Martins, 29 anni. Brasiliana, bel viso incorniciato da lunghi capelli neri, lavorava alla Alpi aviation do Brasil che vende ultraleggeri a Gambara (Brescia) e ogni tanto, non avendo una casa, dormiva sul divano del suo ufficio. Trovata cadavere lì dentro, sul pavimento, la mattina di venerdì 30 settembre. L’autopsia rivelò che era incinta di quattro mesi e che era stata strangolata. L’assassino aveva cercato di far sparire le tracce simulando il suicidio e bruciando il cadavere: aveva coperto Marilia con alcuni fogli di giornale, aveva cercato di farle ingerire dell’acido muriatico (col risultato che il liquido aveva impregnato la carta impedendo alle fiamme di divampare) e infine aveva rotto un tubo della caldaia a metano sperando in un’esplosione. Ieri la polizia ha arrestato Claudio Grigoletto, 32 anni, datore di lavoro della hostess e suo amante, pilota d’aerei «sicuro e un po’ sbruffone» che amava raccontare balle come quella d’essere stato in missione in Afghanistan con gli F16. Costui, sposato con Jessica, due figlie piccole (era diventato papà per la seconda volta a luglio), avrebbe ammazzato la brasiliana perché era incinta. L’uomo nega tutto, anche di essere stato legato a Marilia da un rapporto sentimentale, ma a inchiodarlo c’è una serie di indizi: la sera del delitto è tornato a casa con due graffi sul collo e un taglio alla mano (l’avrebbe ferito Marilia, con le unghie, mentre lui le stringeva le mani attorno la collo); aveva detto di aver lasciato Gambara nel primo pomeriggio di giovedì 29 agosto (il delitto è avvenuto verso le 17) ma vari testimoni lo smentiscono e in più è stato lui a pagare il conto dell’albergo San Marco dove Marilia ha alloggiato dal 16 agosto fino al 29 (la ragazza se n’era andata dicendo che andava a vivere a Gambara con Claudio). A peggiorare la sua situazione c’è anche il fatto che, siccome la moglie sospettava tutto da un po’, aveva creato un falso account con il nome della segretaria: da quell’indirizzo si era mandato una serie di mail che servivano per sviare i sospetti di Jessica. Le mail fasulle avevano creato un fantomatico fidanzato di Marilia, Paolo. Ma i messaggi non erano bastati e Claudio aveva promesso alla moglie un incontro chiarificatore per lo scorso fine settimana: avrebbero incontrato Marilia e il padre di suo figlio. Quell’incontro era fasullo, e man mano che la data si avvicinava il pilota aveva cominciato a vacillare. Fino a giovedì quando, senza via d’uscita, ha ucciso l’amante (Petenzi e Bruno, Cds).
(a cura di Roberta Mercuri)