Fior da fiore, 3 settembre 2013
Franceschini appoggia Renzi nella corsa per il Pd • Tutti i candidati e le correnti democratiche • I tagli del governo per coprire il decreto Imu • L’appello del Papa sulla Siria • Russia contro America su Assad • La lite Tosi-Marino • Ultime dal Festival di Venezia.
Rivera e Mazzola «Quando una squadra ha più talenti si cerca di utilizzarli tutti. Io soffro ancora perché Valcareggi in Messico nel ’68 non faceva mai giocare insieme Mazzola e Rivera» (la metafora usata da Dario Franceschini per annunciare che nella corsa alla segreteria del Pd appoggerà Matteo Renzi).
Vice Renzi, che aveva definito Franceschini «il vice-disastro» dopo la sua nomina a segretario del Pd, nel 2009. (Castelnuovo, Sta)
Candidati Candidati certi al momento per le primarie Pd: Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Gianni Pitella.
Brontolo «I renziani, i sempreverdi dalemiani, i bersaniani... Ma così diventa il congresso del Pd dei sette nani... Io ovviamente sarei Brontolo...» (Matteo Renzi alla Festa del Pd di Bologna, dove ha confermato la sua disponibilità a guidare il partito). (Smargiassi, Rep)
Tagli Per far quadrare i conti del decreto Imu e reperire i fondi per la Cig e gli esodati, il governo ha deciso di tagliare risorse destinate all’occupazione (250 milioni), alla lotta all’evasione (30 milioni), alla manutenzione ferroviaria (400 milioni), alle energie rinnovabili (300 milioni), alle forze dell’ordine (55 milioni). Sindacati e Confindustria l’hanno presa male e hanno siglato un documento congiunto con le priorità da tenere in conto nella Legge di stabilità per la crescita. È stato ribattezzato il “patto di Genova”, perché firmato in un albergo del Porto Antico, l’Nh Marina.
Costi Il decreto costa tre miliardi quest’anno, e mezzo miliardo dal prossimo. L’esborso più rivelante del 2013 è l’Imu. Cancellare la prima rata comporta un rimborso ai sindaci pari a 2,3 miliardi. (Conte, Rep)
Congo Intervistato da Barbera sulla Stampa, Mario Monti è durissimo sul taglio dell’Imu: «Sul piano economico la misura adottata rende il sistema fiscale meno equo e meno progressivo. Del resto, tra i Paesi che tassano le proprietà immobiliari, ve ne sono soltanto quattro che esentano la prima casa: Congo, Mongolia, Niger e Yemen».
Tweet Due i tweet inviati da papa Francesco ieri: «Mai più la guerra! Mai più la guerra!» e «Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace».
Digiuno Hanno fatto sapere che sabato prossimo parteciperanno alla giornata di digiuno per dire no alla guerra in Siria: il ministro degli Esteri Emma Bonino, Umberto Veronesi, don Luigi Ciotti, il Gran Muftì di Siria Hassoun, e poi la Comunità di Sant’Egidio, i Francescani di Assisi, Cl, Azione Cattolica, la Caritas. (Ansaldo, Rep)
Foto Gira molto sui social network una foto risalente al 2009 che ritrae John Kerry a tavola con Assad e le rispettive mogli. All’epoca Kerry era presidente della commissione Esteri del Senato Usa. (Sta)
Caos Assad che in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro ha minacciato: «Il mondo intero perderà il controllo della situazione. Caos ed estremismo si diffonderanno. Il Medio Oriente è una polveriera».
Nulla Il ministro degli Esteri Russo ha replicato alle accuse americane sull’uso dei gas in Russia: «La documentazione mostrata non è convincente. Non c’è nulla di specifico: coordinate geografiche, nomi, conferme che i test sui campioni sono stati condotti in maniera professionale. Questo non significa incoraggiare la cooperazione internazionale». Anche la Cina ha confermato il suo no a ogni ipotesi di attacco. L’Iran, a sorpresa, si propone come mediatore. (Mastrolilli, Sta)
Gas «Credo che al di là della retorica politica, il motivo del paragone Assad-Hitler sia dovuto all’uso dei gas, utilizzati in passato da Saddam. E per quanto riguarda Hitler, i gas evocano i campi di sterminio. Detto ciò, c’è da riflettere sul fatto che uccidere con bombe o fucili non è moralmente meno grave che utilizzare i gas» (lo scrittore Paul Auster a Monda su Rep).
Sassi Il caso del pullman dell’Hellas Verona colpito da sassi mentre ripartiva da Roma dopo la partita di domenica sera si è trasformato in uno scontro politico tra i sindaci delle due città. «Una vergogna, da noi non sarebbe successo», ha attaccato Flavio Tosi, che ha chiesto anche la testa del prefetto della Capitale. Gli ha risposto Ignazio Marino: «Condanno con forza la violenza, ma non bisogna colpevolizzare un’intera città. Un gruppo di violenti non rappresenta certo Roma».
Olimpico Secondo l’Anip polizia il 40 percento dei tremila operatori feriti negli stadi dal 2003 a oggi è stato aggredito all’Olimpico. (Frignani, Cds)
Venezia Cose viste ieri al Festival di Venezia: grandi applausi per il film fuori concorso Locke (secondo la Finos di Rep la pellicola migliore vista finora); il cast al completo di La mia classe (il film di Daniele Gaglianone) sul tappeto rosso: tutti immigrati veri tranne Valerio Mastandrea; Roberto Bolle che balla alla festa per i dieci anni di Vanity Fair; Daniel Radcliffe (Harry Potter, al Lido con Giovani Ribelli) che ha criticato la legge anti-gay in Russia: «Vorrei chiedere a Putin di proiettare il mio film nella Piazza Rossa con le Pussy Riot che suonano».