Rassegna, 30 agosto 2013
Depositate le motivazioni della sentenza sul processo Mediaset
• Ieri la Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza sul processo Mediaset. Sei capitoli, 208 pagine in tutto firmate dall’intero collegio giudicante e non solo dal presidente, come è consueto in cui si spiega perché il 2 agosto scorso sono stati respinti gli oltre 50 ricorsi di Berlusconi, ribadendo «la pacifica diretta riferibilità a Berlusconi della ideazione, creazione e sviluppo del sistema che consentiva la disponibilità di denaro separato da Fininvest ed occulto, non si collocano al di fuori dell’ambito di irrazionalità, illogicità, travisamento delle prove». (L. Fer, Cds)
• Secondo la Cassazione, Berlusconi è «l’ideatore del meccanismo del giro dei diritti tv» Mediaset «che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo», hanno dato «una motivazione solida e coerente», e la sua condanna per frode fiscale a 4 anni di reclusione e 10 milioni di euro di risarcimento all’Agenzia delle Entrate è «conforme alle plurime risultanze probatorie richiamate, riportate e valutate con adeguate argomentazioni del tutto immuni da vizi logico-giuridici». (ibidem)
• I legali di B. Franco Coppi, Niccolò Ghedini e Piero Longo dicono che la Cassazione con «una motivazione inesistente che altro non è se non un collage delle precedenti decisioni, non ha, con ogni evidenza, tenuto conto alcuno delle reali risultanze probatorie e delle conclamate violazioni del diritto di difendersi provando». (Buzzanca, Rep)