Rassegna, 29 agosto 2013
L’abolizione dell’Imu riguarda la prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di particolare pregio (castelli, ville gentilizie, dimore storiche). Similmente non si pagherà sui terreni agricoli e sui manufatti ad uso agricolo. Si continuerà, invece, a pagare sulle seconde e terze case. Inoltre saranno esenti da imposta le case invendute. Un trattamento analogo avranno le abitazioni di edilizia popolare, gli immobili di edilizia sociale e quelli adibiti a società no profit. Una soluzione si è trovata per i capannoni industriali i quali, data la metratura, erano gravati da imposte di decine di migliaia di euro. Letta ha parlato di un «meccanismo di deducibilità». Si tratterebbe di una deducibilità del 50%. [Masci, Sta]
• L’Imu sulla prima casa produceva un gettito di circa 4 miliardi il quale, per l’anno in corso, sarà ripianato agendo su tre fattori: la continuazione della spending review, una tassazione sui giochi e un incremento di gettito Iva determinato dal pagamento dei debiti dello Stato che, nel 2013, arriveranno a 30 miliardi. In compenso tornerà parzialmente l’Irpef sulle case sfitte e sui redditi dominicali dei terreni non affittati. [Masci, Sta]