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 2013  agosto 29 Giovedì calendario

Quest’anno non pagheremo l’Imu sulla prima casa, cioè non paghereno né la rata che era stata congelata a giugno né la seconda rata di dicembre

Quest’anno non pagheremo l’Imu sulla prima casa, cioè non paghereno né la rata che era stata congelata a giugno né la seconda rata di dicembre. Non pagheremo nemmeno l’Imu agricola, sui capannoni eccetera, e non si pagherà l’Imu neanche sulle case costruite e rimaste invendute. Dall’anno prossimo, l’Imu sparirà del tutto e sarà sostituita da un’imposta unica casa-rifiuti (Tares), detta “Service Tax” e valutata tra l’altro sulla base della metratura di ciascun appartamento. La riscuoteranno direttamente i comuni, cosa che ha permesso a Enrico Letta di definirla “tassa federale”. Il Pdl esulta e dice di aver ottenuto una grande vittoria. Altri si chiedono se, a parte la mossa relativa a quest’anno, non sia in realtà stata mantenuta la stessa tassa di prima solo con un nome diverso.

Intanto mi pare che sul cielo politico stia rapidamente tornando il bel tempo.
Direi proprio di sì. Oltre a un tweet di Alfano e a varie dichiarazioni esultanti di esponenti del centro-destra, c’è questa dichiarazione di Berlusconi che fa capire tutto: «Una promessa realizzata, un punto cardinale pratico e simbolico, del programma che abbiamo voluto come scelta qualificante negli accordi che hanno portato alla formazione del governo di larghe intese. Il Popolo della Libertà ha rispettato il patto con i suoi elettori e il presidente Letta ha rispettato le intese con il PdL. Gli effetti positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini. La pressione fiscale si riduce di oltre 4 miliardi di euro. Soldi che rimangono e rimarranno nelle tasche degli italiani consentendoci di guardare con più fiducia al futuro». Brunetta e Schifani parlano addirittura di «governo Letta-Alfano», di «governo che fa sul serio», di «un bel giorno».  

• Le sberle di Borsa e la precipitosa marcia indietro di Berlusconi lunedì scorso, a cui si sono subito adeguati tutti. Ieri non ci sono state dichiarazioni della Santanché o di Verdini o di Capezzone?
No, tutti zitti.  

• Quindi il governo non cade.
Letta, in consiglio dei ministri, ha detto: «Il governo non ha più scadenza». Sull’altro fronte, c’è anche la notizia dei sei pareri pro-veritate recapitati alla Giunta per le elezioni di Palazzo Madama dai legali di Berlusconi. Si tratta di pareri firmati dai costituzionalisti Giovanni Guzzetta, Giorgio Spangher, Antonia Antonella Marandola, Roberto Nania, Gustavo Pansini, Nicolò Zanon, Beniamino Caravita e Giuseppe De Vergottini (gli ultimi tre hanno firmato lo stesso parere). Questi giuristi sostengono che la legge Severino, in base alla quale Berlusconi sarebbe dichiarato decaduto dalla carica di senatore, è costituzionalmente assai dubbia e chiedono che la Giunta sottoponga la questione alla Corte costituzionale, sospendendo per il momento la pratica Berlusconi. È la via indicata da Luciano Violante, con la quale ieri si sono detti d’accordo anche altri esponenti del Pd, tra cui Beppe Fioroni. Il Pd sta dando a Berlusconi quello che vuole, in modo da non mettere in pericolo il governo. È bene aver chiaro che non si tratta di queste grande concessioni. L’Imu sparisce quest’anno, ma torna l’anno prossimo con un altro nome. La sospensione (eventuale) dei lavori della Giunta avrà un effetto modesto sul destino giudiziario del Cavaliere: decadrà comunque quando l’Appello avrà definito la pena accessoria (interdizione dai pubblici uffici per 1-3 anni). Ai canti di vittoria del centro-destra il Pd non deve fare troppo caso.  

Quanto costa aver abolito l’Imu sulla prima casa?
 Due miliardi e quattrocento milioni. Il modo di recuperare questo denaro verrà stabilito con la legge di stabilità (15 ottobre). Siccome saranno pagati alle imprese altri dieci miliardi di crediti, si calcola che questo denaro genererà un gettito Iva da un miliardo. Poi entreranno soldi da una sanatoria relativa al contenzioso contabile sulle nuove slot (non si sa, per avere questi soldi subito, a quanto denaro l’Amministrazione rinuncerà) e infine ci sarà qualche taglio della spesa pubblica. La promessa è di non inventarsi nuove tasse. A Bruxelles il nostro governo ha già fatto sapere che il taglio dell’Imu non ci farà sfondare il tetto del 3%.  

Critiche?
Nel Pd ci sono parecchi mugugni, per via del fatto che Berlusconi può comunque cantare vittoria. La Cgil, pur ammettendo «primi atti, utili e importanti», denuncia che si lascino irrisolti «i temi della cassa integrazione e degli esodati». Angeletti della Uil nota criticamente che, mentre l’Imu viene abolita solo per il 2013, vengono invece aumentate le tasse sulla seconda casa e una serie di accise che nessuno toglierà mai. Monti, che l’Imu l’ha inventata (in una celebre conferenza stampa aveva profetizzato che chi l’avesse abolita avrebbe poi dovuto reintrodurla raddoppiata), ha criticato il cedimento a Berlusconi, sostenendo che ovunque la prima casa è tassata e che l’Imu doveva servire, casomai, ad alleggerire il peso del fisco sul lavoro. A proposito, il Consiglio dei ministri ha anche messo sul tavolo mezzo milione per la cassa integrazione in deroga e 700 milioni per gli esodati. La cedolare secca sugli affitti è stata abbassata dal 19 al 15%.