21 aprile 2013
Grillo: «Un golpettino istituzionale»
• Beppe Grillo, a Roma, ha tenuto una conferenza stampa di oltre due ore per chiarire le sue dichiarazioni di «golpe» dopo l’elezione di Napolitano. Per la prima volta si è concesso alle domande dei giornalisti italiani. «Io non ho detto colpo di Stato, ho solo scritto colpo di Stato ma l’ho fatto tra virgolette... In effetti, colpo di Stato è una parola forte e poi non è nella nostra storia, non è come in Cile. Qui da noi è un golpettino istituzionale furbo che serve a salvare il culo a Bersani e Berlusconi per la vicenda Monte dei Paschi... Hanno rieletto Napolitano ma solo Chaves è stato presidente 14 anni». E ancora, a chi gli chiede se adesso, col governo delle grandi intese, c’è da aspettarsi un’altra piazza San Giovanni: «Vedremo, non so quale sarà il modulo comunicativo per questi mesi. Scendere in piazza? Se sarà necessario ci andremo…».
• «Non menatecela con questa storia dello streaming. Lo usiamo negli incontri istituzionali, quando parliamo delle nostre cose sono affari nostri» (Beppe Grillo). [Cuzzocrea, Rep]
• Alle 15 poi Grillo si è presentato in piazza Santi Apostoli, dove era stata organizzata all’ultimo la manifestazione dei grillini. Martirano (Cds): «Le telecamere lo assediano, la Digos tenta di fargli strada, i fan vogliono toccarlo e lui fa appena in tempo a salire sul tetto di un’utilitaria grigia (e lo fa con una certa agilità): alza le braccia e urla “Arrendetevi”. È un attimo. Poi se ne va (“La polizia lo ha consigliato di non rimanere”, azzarda Vito Crimi), anche perché già dalla mattina aveva capito che quella piazza troppo piccola, senza palco e senza servizio d’ordine, poteva diventare un problema: “Vado, faccio un saluto e poi vediamo”».
• Al corteo dei grillini slogan contro Napolitano e Berlusconi, coro per Rodotà, cartelli con su scritto Golpe (senza virgolette) mentre un solitario espone un foglio: «Pd idioti o complici». Andato via Grillo, alla testa rimangono i capigruppo Roberta Lombardi e Vito Crimi e una manciata di parlamentari guidati dal senatore Bartolomeo Pepe: «Stiamo cercando di capire con le forze dell’ordine: se è possibile faremo un corteo fino al Quirinale», comunica Crimi alla folla in attesa. Poi, però, la questura concede al massimo «una passeggiata» fino al Colosseo lungo via dei Fori Imperiali già piena di turisti grazie alla pedonalizzazione domenicale. Quando il corteo arriva davanti all’Arco di Costantino la delusione è grande tra i grillini che non sanno più cosa fare. Apprendono dal deputato Alessandro Di Battista che Grillo non verrà però alcuni insistono e chiedono di andare al Quirinale. Ma la Lombardi è inflessibile: «La manifestazione termina al Colosseo». E con tante scuse per l’iniziativa organizzata male, presentate dai parlamentari M5S, il corteo si scioglie. [Martirano, Cds]