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 2013  marzo 21 Giovedì calendario

Grillo al Quirinale per le consultazioni

• Seconda giornata di consultazioni al Quirinale per cercare di formare un governo. Si parte alle 9.30 di mattina con Beppe Grillo e si chiude poco dopo le 19 con Pier Luigi Bersani. In mezzo Giorno Napolitano incontra la delegazione del Pdl. Grillo si presenta a bordo di una monovolume nera guidata dal fidato Walter Vezzoli (in gilet e camicia bianca). Il leader del M5S, accompagnato dai capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi, indugia col naso puntato sugli affreschi lungo le scale che conducono allo studio della Vetrata. Però al termine del colloquio con Giorgio Napolitano, Grillo sparisce dietro una porta e manda allo scoperto i suoi parlamentari che leggono un testo: 1) “Siamo il primo partito, abbiamo chiesto un incarico pieno, poi comunicheremo chi sarà la personalità indicata per guidare l’esecutivo”. Crimi elenca pure i 20 punti del programma, compreso il referendum sull’euro, mentre Lombardi rivendica per il M5S all’opposizione le presidenze delle commissioni di controllo (servizi segreti e vigilanza Rai). Niente domande. E Crimi, nella fretta, sbaglia strada ma viene ripreso dal cerimoniale col quale si è lamentato per la mancanza di segnale Gsm nello studio del presidente. Berlusconi e Grillo non si incrociano.  
• Roncone sul Cds racconta l’uscita di Beppe Grillo dal Quirinale, cercando di seminare i cronisti: «Il van nero, con Grillo seduto da solo sul sedile posteriore, cerca intanto di sfuggire all’impazzimento degli ingorghi. Per quattro volte, l’autista Vezzoli passa con il semaforo rosso. Quindi imbocca la corsia preferenziale di corso Rinascimento. E lo stesso fa all’inizio della via Aurelia. Quando l’autista decide di rispettare la segnaletica stradale, e rallenta, è possibile scorgere il comico impegnato in una appassionata telefonata con il cellulare (tra gli inseguitori c’è anche Massimo Giletti, con webcam sul casco). Grillo sta chiaramente dettando il comunicato che, quasi in contemporanea, viene pubblicato sul suo blog personale. Cercano di convincerlo a parlare, a fermarsi per una dichiarazione, per uno scatto. “A Grillo... e dai, na’ frase...”. Lui interrompe la telefonata, e si gira lentamente. A seguire il labiale, dietro il finestrino, s’intuisce una parolaccia di quelle che Grillo adora e con cui riempie le piazze. Ma che, francamente, comincia ad essere seccante riferire».