Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  agosto 12 Lunedì calendario

Biografia di Valeria Straneo

Alessandria 5 aprile 1976. Atleta. Maratoneta. Il 10 agosto 2013 ha conquistato l’argento nella maratona ai Mondiali di Mosca con il tempo di 2h25’58”.

• Ottava alle Olimpiadi di Londra 2012 nella maratona, con il tempo di 2h25’27’’. Nel 2013 ha corso a New York la mezza maratona in 1h13’57’’ e la stessa distanza in Sudafrica in 1h19’. Il 28 aprile 2013 ha vinto la Chia Laguna Half Marathon (a Chia in Sardegna), con il tempo di 1h13’50’’. Nello stesso anno ha conquistato l’oro nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo a Mersin, in Turchia, stabilendo il nuovo record della manifestazione in 1h11’00’’.

• Alta 160 centimetri, peso forma 44 chili. «Bionda, occhi azzurri, un brillantino sul naso, astemia, erre moscia. Tutto il contrario delle creature dell’altopiano africano». [Emanuela Audisio, la Repubblica 11/8/2013]

• «Il 14 maggio 2010 all’ospedale di Alessandria il dottor Spinoglio le ha asportato la milza. Valeria dalla nascita soffre di sferocitosi, malattia genetica ereditaria. L’hanno il padre, due sorelle e la sua bimba. Attacca la membrana dei globuli rossi e provoca anemia, dissenteria e stanchezza. Dopo una crisi emolitica, l’intervento è inevitabile. Per condurre una vita normale, mica per far l’atleta. La milza asportata, ingrossatasi a dismisura, è lunga 26 cm e pesa 1,8 kg. Con valori troppo al di sotto della norma, fino a 6.5 di emoglobina e a 20 di ematocrito. Con lo sport pensa di smettere. Poi, di colpo, la trasformazione. Con i valori che salgono, intorno a 16 e a 45-46: in alto, forse più del normale, ma – al di là di certi commenti cattivi – entro i parametri regolamentari. Anche se ciò non significa che la situazione non la aiuti ad andar forte. Valeria rinasce». [Andrea Buongiovanni, La Gazzetta dello Sport 11/8/2013]

• «Nella strana 42 km di Mosca con vista sul Cremlino le migliori si sono arrese una dopo l’altra. Straneo davanti sempre e dietro un gruppetto di otto rivali che si è sbriciolato per strada. Dopo 30 km sono rimaste in due: “Non me ne sono proprio accorta, a un certo punto mi giro e vedo solo la keniana, era keniana vero? Cioè la Kiplagat, la migliore. Ho capito come stavo messa solo all’ultimo. Non ne avevo più è logico che mi abbia superata, quella brava è lei”. Quella brava è la prima nella storia che riesce a vincere due maratone mondiali di fila, un risultato straordinario anche con i tempi alti registrati qui. La keniana ha chiuso in 2 ore 25’44”, Straneo in 2 ore 25’58”, colpa del caldo ma anche su questo tema l’azzurra spiazza: “Non l’ho sentito, certo poi ho capito che avevo un body marcio addosso. Vincere? Ma va, io non posso essere più felice”». [Giulia Zonca, La Stampa 11/8/2013]

• «Ricordo che quando ero malata pensavo alle storie degli sportivi capaci di rientrare, Janica Kostelic è stata un esempio. Io spero di esserlo per altri». [Giulia Zonca, La Stampa 11/8/2013]

• Laureata in Lingue e letteratura straniera, ha fatto la maestra d’asilo. Sposata con Manlio, due figli, Leonardo e Arianna, sette e sei anni.

• «Mi piace stare in giro con la famiglia. Poi adoro i vestiti tutti colorati di Desigual e leggere. Manlio mi ha regalato il kindle e ho appena divorato Il nome della rosa di Eco. Inoltre dovremmo mettere a posto il bagno e il terrazzo. È buffo che l’atletica sia diventata il mio lavoro». [Andrea Buongiovanni, La Gazzetta dello Sport 12/8/2013]