19 luglio 2013
Tags : Corrado Mantoni
Biografia di Corrado Mantoni
Roma 2 agosto 1924 - 8 giugno 1999. Presentatore. Figlio di un assicuratore e giornalista e di una maestra, Corrado, di origine marchigiana, di se stesso era solito dire: «Il mio trionfo mi sorprende da cinquant’anni: sono fuori moda». • Dopo la maturità classica al Mamiani di Roma, Corrado si iscrisse a Giurisprudenza ma poco dopo lasciò gli studi per dedicarsi alla radio. Rita Celi su Repubblica: «Forse in pochi ricordano che fu proprio Corrado ad annunciare due eventi storici: la fine della seconda guerra mondiale e la fine della monarchia. Alla radio era entrato giovanissimo nel 1944, rinunciando da subito al cognome Mantoni. Chiamato a condurre le trasmissioni per le Forze Armate (Radio Naja) divenne la voce amica dei militari di ritorno dal fronte, inventando una nuova maniera di fare radio, coinvolgente e confidenziale. Ma la prima affermazione arriva nel 1949 con Oplà, un esperimento di intrattenimento che conduce con il fratello Riccardo. Un esperimento riuscito che, pochi anni dopo, i due fratelli trasformano nel primo varietà radiofonico di successo: Rosso e Nero». [Rita Celi, la Repubblica 8/6/1999] • Poi sempre con il fratello e sempre per la radio ideò la Corrida. • Nel 1949 sposa Luciana Guerra e da questo matrimonio nel ’53 Roberto (divorzieranno nel 1972) • Negli anni 60 il passaggio in tv: L’amico del giaguaro (1961), La prova del nove (1965), Canzonissima 1970-71, qui ha lanciato Raffaella Carrà. • Nel 1976 s’inventa Domenica in (1976-1978) per RaiUno, un programma di intrattenimento pomeridiano. • Il 18 luglio 1978 Corrado e la sua valletta Dora Morini sono coinvolti in un incidente stradale: «Corrado rimase ferito seriamente, per Dora ci furono mesi di coma, e poi una lunga e difficile riabilitazione motoria e vocale. Per Corrado, allora all’apice della carriera, l’incidente segnò un momento difficilissimo, ma non abbandonò la sua valletta. Le fu accanto anche economicamente, risarcì i danni oltre alle spese mediche necessarie al suo lentissimo recupero». • Fantastico 3 (1982-1983) è l’ultimo programma Rai di Corrado che passa a Mediaset con Il pranzo è servito e la versione tv della Corrida (dal 1986). Massimo Ceccherini: «Fu proprio Corrado a offrirmi il mio primo palcoscenico con una puntata di La corrida e lo ricordo in smoking, un vero signore, pieno di umanità». • Il 27 giugno del 1996, dopo 23 anni di convivenza, ha sposato in Campidoglio la compagna di sempre, Marina Donato, presente Silvio Berlusconi• Muore l’8 giugno 1999 nella clinica Villa Margherita di Roma dove era ricoverato da qualche settimana per un acutizzarsi del suo male, un tumore diagnosticato sei mesi prima. I funerali si sono svolti in forma privata. È sepolto nel Cimitero Flaminio di Roma. • Nel 1997 in un’intervista rilasciata ad Alain Elkann su La Stampa, del 26 ottobre, alla domanda se cinquantatré anni di carriera gli fossero sembrati un attimo fuggente, Corrado rispose: «La stessa vita è un attimo fuggente. Ma sto filosofeggiando. Ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza e non dirsi ’sono bravo’ a meno di non essere un Charlie Chaplin, un Roberto Rossellini, un Vittorio De Sica: pochi di noi possono lasciare un segno nella vita dello spettacolo come per esempio ha fatto Ettore Petrolini, che continua ad aleggiare su ciascuno di noi che conduciamo o scriviamo programmi. Penso che se dall’aldilà vedessi scritto ’Via Corrado Mantoni’, su una strada, mi verrebbe da ridere perché credo che, passato il mio momento, la gente se ne scorderà». • Nel 2004, la città di Roma gli ha intitolato una via nella zona della Bufalotta. • Rita Celi: «La sua ultima apparizione in tv è stato l’omaggio a lui, Mike Bongiorno e Raimondo Vianello, celebrato quest’inverno da Maurizio Costanzo e Enrico Mentana nel programma Tre Tenori. Tra le molte cose che il direttore di Canale 5 ha voluto ricordare subito dopo la scomparsa di Corrado, c’è in particolare un invito che oggi vuole onorare. “Tempo fa”, ricorda Costanzo, “mi disse: io sono più grande di te. Se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli”». • Umberto Eco ha scritto: «Lo sguardo attonito può vuol dire “non capisco” ma anche “capisco tutto e non me la fai”. Ciò che conta è che attraverso lo sguardo attonito il discente impari a trarsi d’impaccio. Corrado è l’Italia. E l’Italia lo ama». • Tifoso del Bologna.