24 giugno 2013
Ruby, Berlusconi condannato a sette anni
• Silvio Berlusconi è condannato a sette anni di carcere, uno in più di quanto chiesto dall’accusa, e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici nel primo grado di giudizio del processo Ruby, durato 27 mesi e 50 udienze. Secondo i tre giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano (tutte donne: Orsola De Cristofaro, Giulia Turri e Carmen D’Elia) nel 2010 l’allora 73enne presidente del consiglio ebbe rapporti sessuali a pagamento con Karima El Mahroug consapevole che la marocchina aveva 17 anni e, quando la ragazza fu portata in questura per essere identificata, al fine di evitare che raccontasse cosa accadeva ad Arcore nelle notti del bunga bunga, fece pressioni così forti da costringere i vertici di via Fatebenefratelli a rilasciarla affidandola alla consigliera regionale Nicole Minetti. Una vicenda che i giudici hanno scelto di stigmatizzare riformulando persino il reato di concussione: non più «induzione indebita», come suggerito dai pm secondo le nuove norme del governo Monti per portare la pena complessiva a 6 anni di reclusione, ma concussione per costrizione, ovvero la forma più grave del reato di concussione che ha fatto scattare la pena a sette anni in continuazione (cioè compresa la prostituzione minorile) e automaticamente la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
• Al momento della lettura della sentenza non sono presenti in aula né Berlusconi né la Boccassini.
• Sono stati poi trasmessi alla Procura gli atti su 32 testimoni (quasi tutti della difesa) perché proceda nei loro confronti per falsa testimonianza. Tra questi la giovane funzionaria di Polizia Giorgia Iafrate, di turno quella sera, che ha detto che alla fine la Fiorillo la autorizzò ad affidare Ruby. Trasmissione atti per i consiglieri diplomatici di Berlusconi, Valentino Valentini e Bruno Archi, oggi deputati, il secondo viceministro degli Esteri, che hanno parlato di un colloquio tra il Cavaliere e Mubarak in un pranzo ufficiale a Roma in cui il 19 maggio 2010 si sarebbe accennato a Ruby senza che l’ex rais capisse di cosa si parlasse. I pm si occuperanno di quanto detto anche dal presidente di Medusa Carlo Rossella, dalla senatrice del Pdl Mariarosaria Rossi, dalla parlamentare europea Pdl Licia Ronzulli, da quasi tutte le ragazze del bunga bunga (che dopo lo «scandalo» Berlusconi mantiene a 2.500 euro al mese), dal personale di servizio, dai cantanti e dai musicisti, tra cui Mario Apicella, che hanno testimoniato che a Villa San Martino si svolgevano solo cene eleganti, al più condite da spettacolini burlesque.
• I giudici non hanno creduto nemmeno alla testimonianza di Ruby resa al processo parallelo di cui si attende la sentenza per metà luglio. E hanno ordinato il sequestro dei beni e dei conti della giovane marocchina e del suo compagno Luca Risso.
• Berlusconi reagisce alla condanna con un comunicato fatto uscire in serata. Eccolo: «Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c’era davvero nessuna possibilità di condannarmi, e invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese». Questa, dice Berlusconi, «non è soltanto una pagina di malagiustizia, è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese». E infine: «Ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell’Italia un Paese davvero libero e giusto».