Rassegna, 28 giugno 2013
Obama in tour in Africa
• Barack Obama con tutta la famiglia al seguito ha iniziato ieri da Dakar la sua visita ufficiale in Africa. In sette giorni visiterà Senegal, Sudafrica e Tanzania. A quattro anni dalla sua visita prima visita da presidente americano in Ghana, molto è cambiato. «Gli slogan si sono arrugginiti. E l’Africa nel frattempo, quando non ha pensato ad alzarsi sulle proprie gambe, ha guardato altrove. La Cina è diventata un o il partner commerciale del continente che vanta la maggiore crescita economica del globo, e non è un caso che il neopresidente Xi Jinping, appena nominato a Pechino, al suo primo viaggio all’estero si sia precipitato a stringere mani e contratti in Africa. E il presidente con sangue keniano nelle vene? Arriva adesso, inseguito dai fantasmi di Putin e dell’hacker ventinovenne, consapevole di avere qualcosa da farsi perdonare. Per lui recita il mea culpa Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale, che al Wall Street Journal dice: “Francamente, questa regione è stata sottorappresentata nei nostri viaggi”. Regione? Un continente di un miliardo e 200 milioni di abitanti dove sta crescendo (per ammissione del Segretario di Stato John Kerry) il grosso della forza lavoro del futuro? Regione?». [Farina, Cds]
• Racconta comunque Rampini (Rep) che comunque «l’avvio della tournee è stato di buon auspicio: la capitale del Senegal, Dakar, ha accolto il presidente Obama con striscioni “Yes We Can!” e gigantografie che accoppiano la sua immagine e il ritratto di Martin Luther King che guidò la battaglia per i diritti civili in America. Obama, Michelle e le figlie hanno visitato l’isola di Goree Island, la Maison des Esclaves sulla costa Atlantica, da dove partivano le navi per trasportare schiavi nel Nordamerica».