Rassegna, 28 giugno 2013
Ue, al via il summit su bilancio e disoccupazione
• «Siamo qui principalmente per combattere la disoccupazione giovanile», ha annunciato il presidente del Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue, il belga Herman Van Rompuy, dando il via alla due giorni del summit europeo. Le stime in Europa, che parlano di oltre 26 milioni di disoccupati con 5,6 milioni sotto i 25 anni, hanno reso il problema urgentissimo. Il premier britannico David Cameron ha però rallentato i lavori a Bruxelles, conclusi dopo l’una di notte, minacciando il veto all’accordo sul bilancio Ue 2014-2020 (leggi sotto). Il premier Enrico Letta ha poi confermato l’accordo. La cancelliera tedesca Angela Merkel si è detta «molto soddisfatta».
• Caizzi (Cds): «Senza il sì di Londra, nella notte, non sarebbe stato possibile varare nemmeno i già previsti 6 miliardi per la Garanzia per i giovani, che impone di offrire un lavoro o un corso di formazione entro quattro mesi dal termine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. All’Italia spetterebbero 400-600 milioni. L’importo è stato poi aumentato a 8-9 miliardi e dovrebbe essere concentrato nei primi due anni, invece che tra il 2014 e il 2020, per avere un impatto più rapido. Un ulteriore contributo all’occupazione dovrebbe arrivare dalla Bei con finanziamenti per le piccole e medie imprese. Ma i Paesi del Nord e quelli del Sud si sono divisi sul ruolo di questo istituto».
• Secondo Martini della Sta «grazie alla sua politica minimalista, un passo alla volta anche in Europa, Enrico Letta oggi si presenterà come uno dei leader più soddisfatti dall’esito nel summit comunitario. L’Italia – spingendo assieme ad altri Paesi ma con un ruolo di battistrada – ha ottenuto che in questo Consiglio si accelerasse al massimo l’iniziativa europea per l’occupazione giovanile, un fondo istituito nello scorso febbraio, inizialmente immaginato per il periodo 2014-2020 e che invece sarà concentrato nei primi due anni e non più spalmato su sette».