28 giugno 2013
Tags : Breve biografia di Marta Russo • Marta Russo
Biografia di Marta Russo
Roma 13 aprile 1975 – Roma 13 maggio 1997. Studentessa univesitaria della Sapienza di Roma. Figlia da Donato, professore di educazione fisica al liceo e maestro di scherma, e Aureliana, una sorella, Tiziana, di tre anni più grande.
• Alle 11.42 del 9 maggio 1997, in un viale fra le facoltà di Scienze statistiche e Scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma, Marta Russo, di anni 22, studentessa del terzo anno di Giurisprudenza, si accascia al suolo davanti agli occhi dell’amica Jolanda Ricci che le camminava a fianco. È stata colpita da un proiettile che le è penetrato nella testa perforandole l’encefalo e lasciandole un buco piccolo piccolo all’altezza dell’orecchio. Marta viene trasportata d’urgenza al Policlinico Umberto I, nel piccolo reparto di neurochirurgia. Morirà alle 22 del 13 maggio 1997 dopo cinque giorni di coma. La famiglia deciderà di donare i suoi organi per salvare cinque vite. Sull’asfalto della Sapienza lascia macchie di sangue.
• Una ragazza tranquilla, educata, calma ed elegante, senza altri impegni che non fossero lo studio o la scherma. Abitava in via Cerreto di Spoleto, al Tuscolano, un grande amico, Andrea («con il quale poteva parlare per ore sul marciapiede sotto casa» dice un conoscente) e un fidanzato, Luca («la loro storia, che è iniziata da poco, è pulitissima» afferma un amico di Marta). Ha fatto le elementari alla Rodari e si è diplomata al liceo Cavour di Roma. Appassionata di scherma: già a 11 anni conquista il titolo regionale del Lazio a Frascati e nel 1985, vince a Roma il Gran premio Giovanissimi (il campionato italiano dei ragazzi) nella categoria bambine.
• Seppellita al Verano, nel Riquadro 85, cappella uno, primo piano, loculo 41 (Aurelia, la madre di Marta, vedendolo, sviene). Sulla parete di fronte tra le altre tombe, spicca quella di Alfredino Rampi, con una fotografia lo ritrae sorridente, con la maglietta bianca a righe blu.