Rassegna, 25 giugno 2013
Mosca, la talpa Snowden svanisce nel nulla
• Edward Snowden doveva lasciare ieri la Russia per l’Ecuador ma ha fatto perdere le sue tracce. Anzi ci si chiede addirittura se sia mai veramente arrivato nella capitale russa, dato che nessuno l’ha visto. Probabilmente è nel Paese, come sostengono gli Stati Uniti sempre più irritati e si trova sotto la protezione dei servizi di sicurezza. O forse sta collaborando con il successore del Kgb, magari svelando segreti assai più rilevanti di quelli rivelati ai giornali nelle scorse settimane. L’ipotesi appare assai inquietante, tanto che Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che a sua volta è rifugiato da un anno nell’ambasciata ecuadoregna di Londra, si è affrettato a smentirla. Lui e gli avvocati della sua organizzazione dicono di aver prestato assistenza all’ex collaboratore della National Security Agency americana (Nsa). Il Cremlino continua a rispondere picche alle richieste americane, affermando di non avere alcuna notizia del fuggitivo, cosa che sembra per lo meno bizzarra. Sulla questione è intervenuto il presidente Obama: «Ricorreremo a tutte le vie legali per fermare Snowden». [Dragosei, Cds]
• In base agli accordi anti-terrorismo siglati con più Paesi dall’indomani dell’11 settembre, gli Stati Uniti possono chiedere di impedire il volo di un aereo di linea sul quale viaggia un individuo «molto pericoloso». Ciò significa che Washington ha contattato tutti i Paesi confinanti con la Russia ad esclusione forse di Bielorussia e Iran con cui i rapporti sono assai tesi - per bloccare fughe del ricercato attraverso i rispettivi spazi aerei. [Molinari, Sta]
• La Suddeutsche Zeitung, stando a documenti messi a disposizione di Snowden, rivela che i servizi segreti britannici spiavano «sistematicamente», con il programma Tempora, i dati Internet e telefonici che dalla Germania raggiungevano la Gran Bretagna e viceversa. I tedeschi non l’hanno presa bene. [Dragosei, Cds]