Rassegna, 25 giugno 2013
Crolla la borsa di Shanghai, paura nei mercati
• La Borsa di Shanghai ha subito il tracollo più pesante da tre anni: -5%. Spiega Rampini su Rep che «il problema cinese si chiama credit squeeze o credit crunch, la settimana scorsa si è rasentata la paralisi del mercato interbancario. Colpite da voci di crac e insolvenze di qualche istituto di credito, le banche hanno cominciato a diffidare le une delle altre. Il timore è che possa accadere un remake di quel che si verificò negli Stati Uniti all’epoca della bancarotta di Lehman Brothers. Nel caso cinese però almeno finora è stata una crisi pilotata dalla stessa banca centrale, che volutamente ha provocato una severa stretta creditizia per castigare gli eccessi speculativi e combattere la metastasi di un sistema bancario-ombra. Se l’operazione riesce, nell’intenzione dei governanti cinesi dovrebbe garantire un atterraggio morbido verso tassi di crescita più sostenibili (7% annuo di aumento del Pil invece del 10% di alcuni anni fa) e sgonfiare in modo quasi indolore le bolle speculative».