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 2013  giugno 17 Lunedì calendario

Turchia, pugno duro di Erdogan contro i manifestanti

• Intanto però intorno a piazza Taksim continuano gli scontri. Solidarietà a Taksim, la piattaforma che raccoglie le 116 associazioni che difendono il parco, ha sfidato il governo Erdogan: «Riprenderemo piazza Taksim e riprenderemo Gezi Park». Ma la manifestazione convocata ieri non ha potuto avere luogo perché un cordone di agenti circondava tutta la zona di Taksim e di Gezi. E la folla che ha cercato di raggiungere Taksim è stata duramente respinta a colpi di lacrimogeni. Decine di ragazzi sono stati arrestati. Un giornalista turco del quotidiano Zaman, Abdullah Ayasun, è stato picchiato dalla polizia che gli ha spezzato un braccio. Si è combattuto in via Akaretler, nel quartiere di Besiktas, a Gazi, a Sisli, Kurtulus e Harbiye. Al di là del Bosforo i manifestanti hanno cercato di raggiungere la parte europea con i traghetti ma molti sono stati bloccati. Lacrimogeni e idranti anche ad Ankara dove la polizia ha impedito a migliaia di persone di rendere omaggio con un fiore al giovane manifestante, Ethem Sarisuluk, 26 anni, morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa nei giorni della rivolta. [Ricci Sargentini, Cds]

• Scrive Ansaldo su Rep: «Le immagini della repressione di Istanbul hanno fatto il giro del mondo. Cinque morti finora, centinaia di feriti, donne e bambini feriti sulle barelle, medici arrestati perché prestavano soccorsi, deputati picchiati, giornalisti minacciati e buttati a terra, lacrimogeni sparati in ristoranti e alberghi (al Divan è rimasta intossicata la leader dei Verdi tedeschi, Claudia Roth), l’uso di prodotti tossici, l’assalto al funerale di un manifestante ucciso ad Ankara. I social network hanno fatto un lavoro di informazione capillare, un fiume in piena che trabocca di fotografie scioccanti e di denunce sulla brutalità della polizia a Istanbul. Immagini di guerra nel cuore di una città che aspettava milioni di turisti, e che ora costano molto anche alla credibilità internazionale del primo ministro turco».